Come sta andando la quarantena? Sto leggendo molto e sto cercando di smaltire alcune delle mie letture in arretrato, come l'ultimo volume della serie di Sarah J. Maas, La corte di ali e rovina.
Quando è uscito questo romanzo, sono piovute da ogni dove recensioni negative e avevo
molto timore che non piacesse nemmeno a me.
Non è un segreto che il mio rapporto con la Maas non sia stato proprio un colpo di fulmine, poiché la prima impressione con La corte di rose e spine non è stata delle migliori.
Avevo apprezzato l'impostazione e lo stile molto scorrevole, avevo amato le ultime cento pagine e il carattere di Feyre ma non l'avevo trovato indimenticabile.
Con Acomaf, entrando alla Corte dei Sogni, conoscendo meglio Rhys e i suoi amici, visitando Velaris, le cose erano radicalmente cambiate e il colpo di scena finale mi aveva sconvolto senza paragoni.
Leggere La corte di ali e rovina è stato emozionante: un'avventura fatta di politica, intrighi, famiglia, amicizia e amore. Nulla è mancato.
Feyre è alla corte di Tamlin, che ha venduto Prythian pur di riaverla, cercando di raccogliere informazioni sulla prossima mossa del re di Hybern, fingendo una devozione che non prova.
Lucien la tiene costantemente d'occhio, consapevole che la sua amica nasconde le sue vere intenzioni.
Quando finalmente svela il suo potere, fugge stanca e provata attraversando la Corte d'Autunno e quella d'Inverno e raggiunge la sua casa.
Non c'è tempo per ritrovare i suoi amici, Rhys e le sue sorelle che Hybern si prepara ad attaccare, per vanità, per orgoglio, per dimostrare che il Calderone nelle sue mani, può radere al suolo chi gli si oppone.
E' difficile raccontarvi anche solo parte della trama di questo romanzo perché qualsiasi cosa decidessi di svelarvi non sarebbe abbastanza.
Feyre si troverà ad affrontare mostri, battaglie, vecchi e nuovi rancori e dovrà combattere con la paura costante e viscerale di perdere tutto.
E' un romanzo costruito in due parti: una prima che si concentra sulla costruzione delle alleanze e della battaglia, la seconda nella quale infuria la guerra, in cui l'azione diventa estenuante e diverse vite vengono messe a rischio.
Ci sono state diverse scene che mi hanno fatto piangere, incentrate sulla famiglia e la sorellanza, sul valore dell'amicizia e sulla forza d'animo, sull'aiuto che viene offerto con forza e senza richiedere nulla in cambio.
Uno degli aspetti più belli del romanzo è la cura che l'autrice ha avuto nel delineare i personaggi, nel tenere a mente caratteri così diversi, talvolta scostanti, faticosi senza rovinare l'integrità del romanzo.
Nesta ed Elain assumono una certa rilevanza e i nuovi poteri con i quali sono state forgiate, consentono di approfondire quei tratti solo vagamente accennati.
Azriel, Mor e Cassian sono i paladini di questa battaglia, guerrieri pronti a sacrificarsi e morire per una causa superiore, amici pronti a rischiare per proteggersi a vicenda, sentimenti complicati, sottesi e confessioni da svelare.
Naturalmente questo romanzo non è esente da difetti, la Maas non riesce a osare, a mantenere le sue scelte, seppur sofferenti, e tende a compromettere la parte fantasy per far prevalere il romance, ma davanti alla quantità di emozioni che provato, non posso tirarmi indietro.
Non posso non amare questo libro, pregi e difetti compresi.
Verdetto: Dipendente (4.5)
Avete letto la serie di Sarah J Maas? Vi è piaciuta?
Bacini, Cris