domenica 6 marzo 2016

Recensione: 'La moglie del califfo' di Renèe Ahdieh

Buona sera lettori, spero che si stata una domenica rilassante..Oggi effettivamente anche io me la sono presa di festa. Tuttavia ho ritenuto opportuno approfittare di questo tempo disponibile prima di uscire per lasciarvi il mio pensiero su 'La moglie del califfo' di Renèe Ahdieh.
Aspettatevi una reazione da vera fangirl, ho amato questo libro, dal worldbuilding alle descrizioni emotive dei personaggi. 



Al calar del sole sul regno di Khalid, spietato califfo diciottenne del Khorasan, la morte fa visita a una famiglia della zona.
Ogni notte, infatti, il giovane tiranno si unisce in matrimonio con una ragazza del luogo e poi la fa uccidere dopo aver consumato le nozze, prima che arrivi il nuovo giorno. Ecco perché tutti restano sorpresi quando la sedicenne Shahrzad si offre volontaria per andare in sposa a Khalid. In realtà, ha un astuto piano per spezzare quest’angosciosa catena di terrore, restando in vita e vendicando la morte della sua migliore amica e di tante altre fanciulle sacrificate ai capricci del califfo. La sua intelligenza e forza di volontà la porteranno a superare la notte, ma pian piano anche lei cadrà in trappola: finirà per innamorarsi proprio di Khalid, che in realtà è molto diverso da come appare ai suoi sudditi. E Shahrzad scoprirà anche che la tragica sorte delle ragazze non è stata voluta dal principe. Per lei ora è fondamentale svelare la vera ragione del loro assurdo sacrificio per interrompere una volta per tutte questo ciclo che sembra inarrestabile.



La moglie del califfo mi ha rapito. Crossover tra 'Le mille e una notte' e 'La bella e la Bestia', è un libro che lascia senza fiato. L'autrice si è preoccupata di curare tutto nei dettagli: dalle descrizione dei luoghi arabo/ persiani alle armi, alle tradizioni e ai costumi dei protagonisti.
Ho potuto immergermi nei giardini della reggia del califfo, annusare il profumo dei lillà e delle rose. 
Ho potuto osservare dal balcone, nascosta con Despina, l'ancella formosa di Tebe, i guerrieri lottare tra loro con archi e spade. Ho ascoltato incantata le storie di regine tradite, di figli abbandonati e di ladri rieducati.
Ho assistito ogni notte allo sfiorarsi di Khalid e Shahrzad, alla reticenza e diffidenza del califfo e alla forza e al coraggio della ragazza. 
Ho visto lei innamorarsi di un mostro. Ho notato la speranza riaffiorare in lui. 
In ogni momento di questo libro ero presente a 360 gradi, le emozioni sono palpabili, intense, non è facile tirarsene fuori. 
Sei certa di aver letto un buon libro quando, dopo averlo finito, senti la mancanza dei personaggi, dell'aria che vi respiri, dell'odore del curry e dei sapori del mercato. 
La forza di questo libro, oltre alle descrizioni di un ambiente che già da sè è affascinante, sono i personaggi e l'attenzione alle loro esigenze interiori.
Khalid è un califfo, un sovrano. Ha potere, ha un esercito ma è solo. E' salito al trono giovanissimo, ha perso l'amore della madre troppo presto sentendo urlare al tradimento. Paga lo scotto di essere un figlio ripudiato, tenuto distante. Una maledizione poi lo costringe ad essere un mostro: ogni giorno deve prendere una donna in moglie e poi ucciderla. Cento vite per una sola. Cento vite per una cecità involontaria. Un uomo tormentato, che ha perduto la gioia di vivere, che ha perduto il senso della vita. Un unico desiderio: essere un ragazzo normale.
Shahrzad è caparbia, testarda, avventata, forte e saccente. Probabilmente se non fosse mossa da solide intenzioni, una ragazza così farebbe girare un po' le scatole. In realtà, appare come la più idonea a convincersi della bontà di Khalid, della forza delle sue braccia, dell'ardore delle sue labbra. 
Il loro è un amore mentale prima di ogni cosa e quindi non può che far sognare.

L'Ira e l'Alba



'A quelle parole , lei si sciolse nell'ambra e nella verità. E con un bacio, si abbandonò.
Al ragazzo ch era un improbabile, assurdo gioco di opposti; il ragazzo che aveva ridotto la sua vita in cenere, per poi donarle un mondo diverso da qualsiasi altro avesse mai conosciuto.' 

Anche i personaggi secondari sono ben caratterizzati: Tariq è un personaggio intenso, duro, forte, leale e magari anche tendenzialmente cinico. Non appena sa ddella pazzia compiuta da Shahrzad si getta alle sue calcagna, disposta a tutto pur di salvarla. Anche a scatenare una guerra.





Despina ha una storia, è una giovane greca, proveniente da Tebe, innamorata del Capitano della Guardia, Jalal. Assegnata a Shahrzad come spia, pian piano le diventa amica e cerca di redaguirla e di darle consigli per farla rimanere a palazzo.

Jalal, capitano della Guardia, prende subito in simpatia la Califfa. Nel prologo, lo vediamo essere un caro amico di Khalid, nonchè suo cugino. E' coraggioso, leale, sipatico e impertinente. Ho adorato che stuzzicasse Khalid sul suo punto debole, sul suo sentimento nascente per Shazi. 



<<Sei al sicuro, Shahrzad al- Khayzuran. Non ti accadrà niente. Perchè ho saputo da fonti certe che qualsiasi tentativo di farti del maleverrà considerato cme un diretto attentato alla vita del re.>>
Shahrzad avvertì una stretta allo stomaco.
<<Hai capito adesso, viziata di una califfa?>> continuò Despina. Shahrzad guardò l'ancella da dietro la spalla, in un silenzio ostinato. 
Despina sospirò. <<Per lui conti quanto la sua stessa vita>>. 


Il libro ha una stile scorrevole e l'autrice ha facilitato i lettori con un glossario a fine storia. 
In questo modo, ci spiega cos'è un qamis o cosa significa joonam.
A questo proposito, poiché mi sono innamorata di questo libro e di questo ambiente, ho deciso di promuoverlo attraverso alcuni approfondimento dell'ambiente persiano /arabo e su alcuni elementi comparsi nel testo. La serie è una duologia, il secondo volume dal titolo 'The Rose & the Dagger', letteralmente 'La rosa e il pugnale' , dovrebbe uscire il 22 Maggio 2016. Sia la cover del primo che del secondo libro è bellissima, assolutamente affascinante e perfettamente in linea con i tipo di storia raccontata e che non l'ha quindi snaturata. Apprezzabile anche il cambio di titolo, l'iniziale 'La moglie bambina' sarebbe apparso terribilmente fuori luogo perché non coerente con il testo.  

                                               



Verdetto: ASSUEFATTO!



Spero che chi non ha ancora letto questo libro, si fiondi ad acquistarlo! Bacini, Cris

4 commenti:

  1. Mi sa che sono l'unica a cui non ispira quasi per niente ahahahhaha

    RispondiElimina
  2. Alla fine l'ho terminato e mi è piaciuto tanto *_*

    RispondiElimina
  3. Ciao! Anch'io ho amato questo libro *-* E' sicuramente il retelling migliore cin cui mi sia mai cimentata! Non vedo l'ora di leggere il seguito *-*

    RispondiElimina
  4. Ciao nuova follower! Ennesima bellissima recensione per questo libro, lo voglio sempre più ormai.

    RispondiElimina