Bene, evidentemente , essendo lunedì, così doveva andare.
However, prima di riprendere a pieno il mood da studente universitario perchè gli esami si avvicinano, volevo recensire per voi la prime lettura dell'anno 'Il dominio del fuoco' di Sabaa Tahir.
Ebbene, ricominciamo da capo e andiamo con ordine.
C'è stato un tempo in cui la sua terra era ricca di arte e di cultura. Laia non può ricordarsene, eppure ha sentito spesso i racconti su come fosse la vita prima che l'Impero trasformasse il mondo in un luogo grigio e dominato dalla tirannia, dove la scrittura è proibita e in cui una parola di troppo può significare la morte. Laia lo sa fin troppo bene, perché i suoi genitori sono caduti vittima di quel regime oppressivo. Da allora, lei ha imparato a tenere segreto l’amore per i libri, a non protestare, a non lamentarsi. Ma la sua esistenza cambia quando suo fratello Darin viene arrestato con l’accusa di tradimento. Per lui, Laia è disposta a tutto, anche a chiedere aiuto ai ribelli, che le propongono un accordo molto pericoloso: libereranno Darin, se lei diventerà una spia infiltrata nell'Accademia, la scuola in cui vengono formati i guerrieri dell'Impero… Da quattordici anni, Elias non conosce una realtà diversa da quella dell'Accademia. Quattordici anni di addestramento durissimo, durante i quali si è distinto per forza, coraggio e abilità. Elias è la promessa su cui l'Impero ripone le proprie speranze. Tuttavia, più aumenta la fiducia degli ufficiali nei suoi confronti, più lui vacilla, divorato dai dubbi. Vuole davvero diventare l'ingranaggio di un meccanismo spietato e senza scrupoli? Il giorno in cui conoscerà Laila, Elias troverà la risposta. E il suo destino sarà segnato.
Questo libro è fantastico. L'ho adorato dalla prima all'ultima pagina.
Sabaa Tahir ha saputo creare un mondo particolare, un world building sapientemente costruito dove nulla è mai lasciato al caso. Ogni azione, ogni reazione seguono un filo logico, un'armonia che conduce alla fine.
L'impero è governato dai Marziali, un popolo di guerrieri che ha conquistato e sottomesso i Dotti, i precedenti detentori del potere, i quali avevano fondato il proprio regno sulla cultura e sui libri, sul sapere e la conoscenza. I Dotti sono ridotti in schiavitù, costretti all'analfabetismo e pochi sono i membri che possono definirsi liberi. Molti infatti si sono aggregati alla Resistenza il cui scopo è quello di combattere e vincere le condizioni precarie in cui sono costretti a vivere. Diverse sono le incursioni notturne, molti vengono uccisi senza una ragione valida, con la semplice accusa di sedizione. Ma la realtà è che nel quartiere dei Dotti anche leggere un libro è un reato punibile con la morte.
Laia lo sa bene. Dopo aver perso i propri genitori, il Tenente e la Leonessa, a capo della Resistenza e sua sorella Lis, morta a soli dodici anni, Laia e suo fratello Darin vivono con i nonni. Una notte, i suoi nonni vengono brutalmente uccisi davanti ai suoi occhi e suo fratello catturato per essere interrogato e condotto in prigione.
Laia fugge ma decisa a non abbandonare suo fratello ma a liberarlo a qualsiasi condizione, si consegna alla Resistenza e decide di diventare una loro spia e di compiere una missione impossibile. Laia diventa una schiava, al servizio della più temibile delle Maschere, la Comandante. Una donna crudele, senza cuore, con un gusto per il sadismo e una cattiveria senza pari.
Figlio di questo demonio è Elias Veturius, la più intelligente e forte delle Maschere a Rupenera.
Elias desidera unicamente la libertà e ha intenzione di disertare appena dopo il diploma. La crudeltà e la spietatezza delle Maschere non gli appartengono. Cresciuto fra le storie, i miti e le leggende dei tribali, è deciso a non sposare i principi della roccaforte pur di salvaguardare la propria anima dall'oscurità. Gli Auguri, esseri speciali con poteri sovrannaturali, tuttavia hanno altri piani per lui, il suo destino è molto più grande di ciò che desidera ma se riuscirà a sopportarlo otterrà la libertà del corpo e dell'anima.
La gens Taia sta per estinguersi, è necessario un nuovo imperatore, gli Auguri allora danno il via alle Selezioni. Quattro prove durissime per provare la lealtà, l'astuzia, il coraggio e la forza di ciascun Aspirante.
La storia si muove lungo due fili paralleli, lungo le vicissitudini di Laia agli ordini della Comandante e di Elias e dei suoi compagni durante le Selezioni. Non mancano i momenti romance, ma nell'architettura del romanzo non sono mai sgradevoli, discordanti o inopportuni. Anche il doppio triangolo amoroso ha un suo perchè.
Il romanzo può essere classificato come un historical fantasy, l'ambientazione ricorda infatti la dominazione dei popoli barbari a opera dell'Impero Romano. Lo stesso abbigliamento composto da tunica e calzari appare quasi come una rievocazione delle atmosfere greco romane. La condizione di Laia, i suoi ceppi da schiava, gli stessi metodi di tortura hanno il sapore vago della brutalità romana. L'addestramento delle maschere e la roccaforte di Rupenera mi ricordano invece Sparta, la sua compostezza e la prepotenza verso i più deboli, la sopravvivenza imposta.
Oltre al world building, descritto in maniera minuziosa e colmo di dettagli, la vera forza di questo romanzo sono i personaggi:
Elias, primo fra tutti. Bello, forte, coraggioso, leale, un personaggio complesso, un eterno guerriero, prima in lotta con se stesso e poi contro la cattiveria e la crudeltà. Un ragazzo capace di dimostrare pietà, di provare senso di colpa. Un vero campione. Un uomo di cui innamorarsi, dagli occhi ''di una sfumatura decisa, come il cuore denso di una nube temporalesca''.
Laia.
Laia è un'eroina particolare. E' onesta, inizia questa avventura senza pretese, sa di non essere forte o coraggiosa, ammette di esse una vigliacca. Sa che l'unica cosa che deve fare è impegnarsi per salvare suo fratello. Ma poi, cresce, soffre e a mio parere vince. Diventa indipendente e grazie alla caparbietà e all'amore si spinge dove non avrebbe mai creduto possibile. Si spinge lì dove solo il coraggio può condurre.
Infine, la magnifica e splendida Helene. La migliore amica di Elias, l'unica guerriera che abbia mai resistito all'addestramento. Una Maschera di forza e bellezza. L'amore vince tutte le sue reticenze, l'amore salva Elias, l'amore sacrifica se stessa. Coraggiosa, forte, fermamente fiduciosa. La migliore eroina femminile mai scritta. La guerriera indomita. L'Averla Sanguinaria.
Lo stile della Tahir è incalzante, poche pagine e vieni rapito in un mondo senza pretese. I colpi di scena catturano il lettore e il doppio PoV con cui viene narrata la storia non fa che avvicinare il lettore ai personaggi. Tutti è costruito con sapiente maestria, tutto fila secondo un masterplan, in cui la suspense la fa da padrona. Un libro da leggere a pieno.
Il lettore potrà solo ,alla fine, sentirsi senza difese e bisognoso di averne ancora.
Verdetto: ASSUEFATTO!
Questo è come mi sento io dopo aver letto questo libro.
Il sequel è ancora infinitamente lontano. Il 20 agosto, capite?
Leggetelo e soffriamo insieme l'astinenza dalla Tahir.
Bacini, Cris
Carinossimo post Cris e bella recensione! L'ultima gif esprime perfettamente i sentimenti provati alla fine della lettura xD
RispondiEliminaCiao! Odioso il post che si cancella, capisco il tuo nervoso ç.ç
RispondiEliminaQuesto libro ce l'ho da tantissimo in lista e non vedo l'ora di leggerlo! Hai scritto una bellissima recensione *-*
An ember in the ashes è stato qualcosa di straordinario. Decisamente il libro più strepitoso e perfetto che io abbia letto nel 2015!!!
RispondiEliminaAGOSTO E' TROPPO LONTANO.
Helloooo OuO
RispondiEliminaMa che bella recensione!
Io ho adorato questo libro, davvero. L’ho amato con tutta me stessa. Dei protagonisti fantastici, soprattutto Elias che è adorabile, una trama avvincente coronata da una scrittura scorrevole e appassionante. Bello, bello, bello.
Il finale leggermente sotto tono rispetto al libro, ma poco importa, in fondo.
Sono rimasta particolarmente affascinata dal mondo delle maschere, bisogna dirlo ^^
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Rainy