venerdì 21 aprile 2023
Recensione: 'Lady Smoke' di Laura Sebastian
giovedì 20 aprile 2023
Review Party: 'Una virtù crudele' di Emily Thiede
Buon pomeriggio lettori, oggi vi parlo di una recente uscita Mondadori che all'estero ha spopolato. Sto parlando di Una virtù crudele di Emily Thiede.
La trama mi ha ispirato sin da subito sebbene non avessi ben capito il sistema magico alla base di questo fantasy. Tuttavia la Thiede scrive molto bene e tutto si fa chiaro man mano che la storia procede.
La protagonista è Alessa, una ragazza giovanissima che da quando ha visto sorger ei suoi poteri, ha dovuto lasciare dietro famiglia, amici e ogni forma di affetto per il bene di Sanseverio, una delle Isole Benedette dalla Dea. Alessa è una Lumera, colei che dovrà proteggere l'isola dai demoni, con l'aiuto di un Dorgale, un compagno amplificatore.
Peccato che dopo tre mariti e altrettanti funerali, la gente abbia ormai perso fiducia in lei, creando un clima teso e avverso alla ragazza che anela a niente più che un po' di affetto. E' necessario trovare qualcuno che si occupi della sua sicurezza.
Dante è l'ideale: è solo, senza ricchezza o senza famiglia. La guardia ideale se non fosse per la lingua tagliente e un'attrazione che rischia di causare più guai di quanti se ne possano contare.
Alessa è una buona protagonista, è giovane ma intelligente, responsabile e per la gran parte del tempo giuidiziosa, ma non sorprenderà nessuno sapere che un personaggio come Dante ha fatto la differenza con la sua sfacciataggine e il suo fascino.
Il world building è interessante, l'autrice si è ispirata all'Italia, quindi è facile immaginarsi queste isole piene di voci, suoni e colori. Fuori da SanSeverio però c'è molto altro ed è su questo che spero l'autrice punti nel prossimo romanzo, così da rendere l'ambientazione maggiormente approfondita e ricca.
Ho davvero apprezzato i dialoghi e le interazioni tra i personaggi, mi sono divertita ed emozionata.
Secondo me, è un libro da non perdere.
Verdetto: Dipendente
venerdì 14 aprile 2023
Recensione: 'Tutto quello che odio di te' di Valentina Vanzini
Buongiorno lettori, finalmente è arrivato il fine settimana! Non sapete quanto lo attendevo, soprattutto perché sono stati giorni un po' complicati. Comunque ho atteso qualche settimana prima di parlarvi del nuovo romanzo di Valentina Vanzini, un'autrice che ho apprezzato molto in Come vendicarsi dell'ex ma che in questo nuovo lavoro non mi ha convinto a pieno.
Quando Virginia di Altre Voci Edizioni mi ha proposto il romanzo di Valentina Vanzini, ho accettato con piacere perché ho letto l'autrice in un'altra occasione e avevo apprezzato sia la trama che lo stile narrativo. Mi piace davvero come scrive l'autrice.
Tuttavia, stavolta, la mia sorpresa è stata in negativo perchè nonostante la scorrevolezza del romanzo e la sua godibilità, ne sono rimasta piuttosto perplessa. La scrittrice aveva previsto che la sua storia sarebbe stata fuori dalla sua zona di comfort, ma non credo l'abbia gestita al meglio delle sue possibilità.
Il primo aspetto che non mi ha convinto è stata la storia d'amore. Gran parte del romanzo si fonda su una mera attrazione fisica, non basta una scena di fragilità o una cena con una bella famiglia (ma comunque disfunzionale) per creare i presupposti di un amore reale. Allo stesso modo, non possono bastare due settimane di sesso e relax che vengono raccontate ma non mostrate. I lettori non sono presenti sulla scena e ad eccezione della passione tra i due, non ho visto molto altro.
L'aspetto spicy non mi ha creato alcun problema, anzi, è stato piacevole, sensuale, ben scritto. Tuttavia anche qui c'è stata una scena - posta tra l'altro all'inizio del romanzo - che mi ha creato non poco fastidio. Oltre la forza con cui si è svolta, i protagonisti non erano pienamente lucidi e le premesse per ciò che accade successivamente non sono abbastanza valide. Non mi pare che ci fosse un consenso effettivo. E' quindi una situazione borderline, dove il confine con la violenza è molto sottile.
Vi è poi un problema di risoluzione dei conflitti. Nel romanzo, l'autrice inserisce due situazioni conflittuali piuttosto profonde e radicate. Una è quella di Drew, diviso tra le umili origini e il suo desiderio di rivalsa e l'altra riguarda Sasha e la sua dipendenza da droghe. Drew vive una litigata molto forte con suo padre, ma non c'è alcun chiarimento. Tutto viene parzialmente posto sotto il tappeto all'occorrenza. Per quanto riguarda Sasha, invece, dopo la spiegazione del mistero che la riguarda, non c'è nessun riferimento a un suo percorso di recupero, sia psicologico che fisico.
A fine lettura, ho avuto proprio la sensazione che fosse stata messa troppa carne al fuoco, senza avere una piena contezza della coerenza della narrazione. Credo che in gran parte questo problema sia da attribuire alla scelta di porre come unico narratore Drew, che durante la storia si pone in modi così diversi da risultare decisamente inaffidabile. Non ho potuto empatizzare con lui, anzi, spesso mi sono trovata a voler entrare nel libro per tirargli due ceffoni. Ha dentro di sè più lati positivi che negativi ed in costante lotta con se stesso, passando però da un eccesso all'altro.
Sasha, invece, mi ha fatto molta tenerezza. Ha vissuto una vita difficile, determinando l'insorgenza di traumi molto profondi, mai risolti nè ben tratti nella narrazione.
Sembrerebbe a questo punto che io voglia demolire questo libro, ma non è così. Ho scritto una recensione molto approfondita perché apprezzo il lavoro fatto dall'autrice e dalla casa editrice e vorrei che le motivazioni dietro il mio giudizio fossero sempre ben chiare e comprensibili.
Una volta spiegato il perchè questo libro per me non ha funzionato, passo a dirvi i suoi pregi.
Innanzitutto, questo romanzo è scritto davvero benissimo. L'autrice ha un modo veramente elegante e scorrevole di usare le parole. Ho iniziato e finito il libro in meno di dodici ore. Le descrizioni sono vivide, il romanzo non ha pause, il linguaggio pur colorito non è scurrile o volgare. Inoltre, visto che è narrato da un uomo, credo che Valentina Vanzini sia stata eccellente nel trasportarci nella mente e nell'atteggiamento di un maschio medio.
Anche la parte mistery è un punto interessante e a favore, sebbene abbia riscontrato anche in questo caso una trattazione frettolosa e superficiale. Ho capito subito chi fosse il colpevole, probabilmente questo è da attribuire al mio amore per i gialli.
In definitiva, è un romanzo discreto, ma Valentina può e sa fare decisamente di più.
Verdetto: Stuzzicante
martedì 11 aprile 2023
Review Party: 'La ragazza che cadde in fondo al mare' di Axie Oh
giovedì 6 aprile 2023
Review Party: 'La custode di parole' di Alaric e Jennifer Twice
Buongiorno lettori, ancora una volta è in arrivo la recensione di un'uscita freschissima targata Mondadori. Diventato un fenomeno in terra francese, La custode di parole è una storia sull'amore per i libri che potrebbe fare al caso vostro. Venite a leggere la mia opinione!
«Non ho mai visto nessuno amare le parole come te. E quando dico "amare"' parlo di vero amore. Tu parli ai libri. Ma è ora che tu scopra il mondo fuori dalle pagine, che lo guardi con i tuoi occhi. Parti all'avventura. Il mondo ti aspetta a braccia aperte. Ma per questo dovrai spiccare il volo, assumerti dei rischi. Staccati da ciò che ti trattiene. Trova la tua strada, non solo quella che vogliono scrivere per te.»
Il grandissimo problema di questo libro è lo stile di scrittura. È un romanzo che nasce da Wattpad e sebbene tale piattaforma non mi sia mai parsa un deterrente, devo riconoscere in questo libro una mancanza totale di editing.
Il libro, infatti, è eccessivamente prolisso, caratterizzato da un linguaggio forzatamente forbito che alla lunga annoia e stanca. Inoltre, le descrizioni sono fortissime sebbene a volte non raccontino nulla di essenziale alla trama.
La trama, invece, è abbastanza piacevole. La protagonista, Anya, è una giovane pasticcera che ama la famiglia e si dedica interamente a loro. Trascorre le notti tra le pagine di libro fantastici e ricco di avventure. È durante un evento di lavoro che proprio le parole che tanto ama la porteranno ad affrontare un viaggio essenziale per salvare il mondo.
Le responsabilità che gravano su di lei sono tante, ma questo non giustifica il come si pone rispetto alla sfida che l'aspetta.
Mi è parso che gli autori volessero scrivere di una ventenne, ma si sono trovati tra le mani l'atteggiamento di una quindicenne. Anya è dolce e ingenua, ma soprattutto spesso manca di carattere. Porge l'altra guancia anche quando altri personaggi si pongono con supponenza o antipatia.
Anche gli altri personaggi non sono ben caratterizzati, con il risultato di rendere il libro non memorabile. Aspetto che mi dispiace non poco perchè la trama mi è parsa più solida del resto.
In definitiva, un giudizio decisamente tiepido per un romanzo a tratti dimenticabile.
mercoledì 5 aprile 2023
Review Tour: 'Poster girl' di Veronica Roth
Buongiorno lettori, come state? Oggi vi parlo di un distopico recentemente uscito per la Mondadori, Poster girl, di Veronica Roth, che torna finalmente alla ribalta grazie a una prosa asciutta e riflessioni importanti.