venerdì 14 aprile 2023

Recensione: 'Tutto quello che odio di te' di Valentina Vanzini

Buongiorno lettori, finalmente è arrivato il fine settimana! Non sapete quanto lo attendevo, soprattutto perché sono stati giorni un po' complicati. Comunque ho atteso qualche settimana prima di parlarvi del nuovo romanzo di Valentina Vanzini, un'autrice che ho apprezzato molto in Come vendicarsi dell'ex ma che in questo nuovo lavoro non mi ha convinto a pieno. 


Bellissima, ricca e spregiudicata: Sasha Harris è il tipo di ragazza dalla quale Drew Smith, giovane e rampante avvocato londinese, sa di dovere stare alla larga. Soprattutto perché è lui il nuovo fidanzato di sua madre. La sconfinata ambizione l’ha spinto a scendere a compromessi, accettando di diventare l’amante di una donna bella, potente e molto più grande di lui. Tutto dovrebbe essere semplice, soprattutto perché Astrid, erede di un impero milionario dopo il suicidio del marito, è pronta ad aiutare Drew a diventare socio nello studio legale più famoso ed esclusivo di Londra. Ma il destino ha in serbo altre cose per lui, e così Drew si ritrova a dover lottare contro l’attrazione, sempre più forte, per Sasha, iniziando un gioco pericoloso per entrambi. Mentre un segreto oscuro e terribile finirà per mettere in pericolo anche la loro stessa vita.

Quando Virginia di Altre Voci Edizioni mi ha proposto il romanzo di Valentina Vanzini, ho accettato con piacere perché ho letto l'autrice in un'altra occasione e avevo apprezzato sia la trama che lo stile narrativo. Mi piace davvero come scrive l'autrice. 

Tuttavia, stavolta, la mia sorpresa è stata in negativo perchè nonostante la scorrevolezza del romanzo e la sua godibilità, ne sono rimasta piuttosto perplessa. La scrittrice aveva previsto che la sua storia sarebbe stata fuori dalla sua zona di comfort, ma non credo l'abbia gestita al meglio delle sue possibilità. 

Il primo aspetto che non mi ha convinto è stata la storia d'amore. Gran parte del romanzo si fonda su una mera attrazione fisica, non basta una scena di fragilità o una cena con una bella famiglia (ma comunque disfunzionale) per creare i presupposti di un amore reale. Allo stesso modo, non possono bastare due settimane di sesso e relax che vengono raccontate ma non mostrate. I lettori non sono presenti sulla scena e ad eccezione della passione tra i due, non ho visto molto altro.

L'aspetto spicy non mi ha creato alcun problema, anzi, è stato piacevole, sensuale, ben scritto. Tuttavia anche qui c'è stata una scena - posta tra l'altro all'inizio del romanzo - che mi ha creato non poco fastidio. Oltre la forza con cui si è svolta, i protagonisti non erano pienamente lucidi e le premesse per ciò che accade successivamente non sono abbastanza valide. Non mi pare che ci fosse un consenso effettivo. E' quindi una situazione borderline, dove il confine con la violenza è molto sottile. 

Vi è poi un problema di risoluzione dei conflitti. Nel romanzo, l'autrice inserisce due situazioni conflittuali piuttosto profonde e radicate. Una è quella di Drew, diviso tra le umili origini e il suo desiderio di rivalsa e l'altra riguarda Sasha e la sua dipendenza da droghe. Drew vive una litigata molto forte con suo padre, ma non c'è alcun chiarimento. Tutto viene parzialmente posto sotto il tappeto all'occorrenza. Per quanto riguarda Sasha, invece, dopo la spiegazione del mistero che la riguarda, non c'è nessun riferimento a un suo percorso di recupero, sia psicologico che fisico. 

A fine lettura, ho avuto proprio la sensazione che fosse stata messa troppa carne al fuoco, senza avere una piena contezza della coerenza della narrazione. Credo che in gran parte questo problema sia da attribuire alla scelta di porre come unico narratore Drew, che durante la storia si pone in modi così diversi da risultare decisamente inaffidabile. Non ho potuto empatizzare con lui, anzi, spesso mi sono trovata a voler entrare nel libro per tirargli due ceffoni. Ha dentro di sè più lati positivi che negativi ed in costante lotta con se stesso, passando però da un eccesso all'altro. 

Sasha, invece, mi ha fatto molta tenerezza. Ha vissuto una vita difficile, determinando l'insorgenza di traumi molto profondi, mai risolti nè ben tratti nella narrazione. 

Sembrerebbe a questo punto che io voglia demolire questo libro, ma non è così. Ho scritto una recensione molto approfondita perché apprezzo il lavoro fatto dall'autrice e dalla casa editrice e vorrei che le motivazioni dietro il mio giudizio fossero sempre ben chiare e comprensibili. 

Una volta spiegato il perchè questo libro per me non ha funzionato, passo a dirvi i suoi pregi. 

Innanzitutto, questo romanzo è scritto davvero benissimo. L'autrice ha un modo veramente elegante e scorrevole di usare le parole. Ho iniziato e finito il libro in meno di dodici ore. Le descrizioni sono vivide, il romanzo non ha pause, il linguaggio pur colorito non è scurrile o volgare. Inoltre, visto che è narrato da un uomo, credo che Valentina Vanzini sia stata eccellente nel trasportarci nella mente e nell'atteggiamento di un maschio medio. 

Anche la parte mistery è un punto interessante e a favore, sebbene abbia riscontrato anche in questo caso una trattazione frettolosa e superficiale. Ho capito subito chi fosse il colpevole, probabilmente questo è da attribuire al mio amore per i gialli. 

In definitiva, è un romanzo discreto, ma Valentina può e sa fare decisamente di più. 

Verdetto: Stuzzicante


Ringrazio ancora una volta Virginia, Altre Voci Edizioni e Valentina Vanzini per la fiducia riposta in me e per la copia in cambio di un'onesta recensione. 
Bisou, 
Cris


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