giovedì 28 novembre 2019

Jolabokaflod 2.0

Buongiorno lettori! 
Vi ricordate del meraviglioso scambio natalizio dello scorso anno? Ebbene, è tornato e porta con sè una nuova aiutante di Babbo Natale, la mia cara amica Airals World.



Per chi non conoscesse lo Jolabokaflod, è il periodo dell'anno, di solito tra Settembre e Novembre, in cui le case editrici islandesi pubblicano migliaia di titoli che la popolazione acquista in occasione del Natale. 
Questi libri, scambiati la vigilia di Natale, sono gli accompagnatori silenziosi della notte che trascorre leggendo accanto al camino e mangiando cioccolata. 
Mi è sembrato tutto così magico, un momento di aggregazione e di gioia portato attraverso i romanzi. L’anno scorso è stato davvero bellissimo, seppur con qualche dramma risolto in extremis! Supportata dalla mia amica Ilaria di Airals World abbiamo deciso di riproporlo anche quest’anno, con qualche regola più severa. 

Come funziona?

Coloro che decideranno di partecipare saranno accoppiati a due a due, riceveranno una lista di tre titoli tra i quali scegliere il dono da fare al proprio partner di Natale. 
Se desiderate, potete accompagnare il pacchetto con un cioccolatino o un dolce a vostra scelta. 

Regole per partecipare: 

- Commentate uno tra il post mio e di Ilaria per confermare la vostra partecipazione
- Compilate il form google qui sotto per indicare l'indirizzo di spedizione e i tre titoli desiderati come regali di Natale
(Preciso, a seguito di quanto accaduto l’anno scorso che le persone che forniscono indirizzi incompleti non saranno accoppiati ad altri. E’ il vostro scambio di Natale e non tocca a me reperirvi per farvi ottenere il regalo)

Sono facoltative, anzi, più che regole, sono attestazioni di stima e affetto: 
-Seguire il blog mio e di Ilaria come lettori fissi
-Seguire le nostre pagine Instagram 
- Condividere su Instagram e Facebook l'evento così che possano partecipare tante altre persone!

Quanto tempo dura?


Le iscrizioni aprono oggi e terminano l'8 dicembre. Il 10 dicembre riceverete una mail con l'indirizzo e i titoli desiderati dal partecipanti. Potrete utilizzare come metodo di spedizione Amazon, Book Depository oppure semplice piego di libri ordinario. 

Non mi resta che augurarvi buona fortuna e buon divertimento! 
Cris


mercoledì 27 novembre 2019

Recensione 'Piccole donne'| Piccole donne sul piccolo e grande schermo

Bentrovati lettori, perdonate il ritardo nella pubblicazione di questo post ma non sono stata capace di liberarmi prima.
Oggi parliamo di Piccole Donne, un capolavoro tra i classici della letteratura, a cui la Oscar Vault ha anche donato una nuova veste grafica. 


Divenuta subito un classico, la storia di Jo, Meg, Amy e Beth ha avvinto intere generazioni. Questo volume presenta il ciclo completo dei quattro romanzi.

Piccole donne è un storia che mi ha sempre scaldato il cuore. 
Una famiglia unita, quattro sorelle dal carattere diverso e a tratti incompatibile, disposte per affetto ad essere sempre una il sostegno delle altre. 
Meg, dolce e remissiva, la sorella maggiore, il punto di riferimento per tutte. 
Jo, testarda e impulsiva, generosa e intelligente, la sorella in cui tutti almeno una volta nella vita si sono immedesimati. 
Beth, dolce e ingenua, la sorella più amata. 
Amy, vivace e superba, la sorella creativa, la più folle e determinata. 
Ciascuna di loro ha conquistato lettera dopo lettera un posto nel mio cuore, ma è soprattutto il loro rapporto che mi ha conquistata. 
La meravigliosa sensazione di aver un'alleata con la quale condividere tutte le tue emozioni, la tua intera esistenza.
In questo bellissimo ciclo, la vita delle ragazze si intreccia e le conduce da giovani fino alla vita adulta.
Sono particolarmente legata a questa storia perché il chiasso, i litigi, l'affetto e l'amore familiare mi hanno sempre ricordato la mia famiglia. 
Sono stata fortunata e lo è chiunque abbia la fortuna di poter dire di avere una sorella o un fratello con cui condividere tutto ciò che la vita ci porrà davanti.


Piccole donne è un libro bellissimo e l'hanno sempre saputo anche i produttori cinematografici che ggià nel 1918, quando ancora il cinema non aveva suono, rappresentarono la storia masterpiece di Louisa Alcott.
Il film segnò il debutto di Conrad Nagel, che sarebbe diventato una grande star del cinema muto, che interpretava il ruolo di Laurie Lawrence.
Nonostante non sia una delle trasposizione più famose, ha il pregio di avere un'ambientazione quasi originale perché il film fu girato in parte proprio a casa dell'autrice, a Conrad, in Massachusetts. 

Nel 1933, Piccole Donne tornò sul piccolo schermo con la regia di George Cukor. 
Il film, in bianco e nero, accorpò Piccole donne e Piccole donne crescono, creando una vera e propria pellicola di formazione che, a cavallo tra i ruggenti anni '20 e gli anni '30, voleva lanciare una nuova idea di donna, coraggiosa, ribelle e indipendente come Jo, intepretata da Katherine Hepburn. 
Fu un successo: vinse l’Oscar per la Migliore sceneggiatura non originale ed ebbe altre candidature, tra cui quella per l’interpretazione della Hepburn.


La trasposizione del 1949, come le precedenti, rispetta lo stile e la storia della Alcott, ma viene ricordata soprattutto per l'interpretazione di AMy a cura di Elizabeth Taylor. 
La donna, una vera diva, garantì al film un successo nazionale. 
A differenza del film precedente, in questa pellicola, il registra ha preferito concentrarsi sulle relazioni personali tra i protagonisti piuttosto che sulla psicologia e quindi sulla natura 'formativa' del romanzo. 

A distanza di dieci anni,tra il 1978 e il 1988, vennero pubblicate una nuova serie TV di Piccole Donne per Universal e una serie animata, arrivata in Italia con il titolo 'Una per tutte, tutte per una', la cui sigla è cantata dalla sempreverde Cristina D'avena.
La serie TV ha vinto ben due Emmy e la serie animata, prodotta in Giappone, ha avuto il pregio di saper avvicinare le bambine di tutto il mondo ad un romanzo leggendario, fissando in modo iconico la storia di Jo e delle sue sorelle e conferendogli leggerezza, pur senza dimenticare di approfondire le vicissitudini della famiglia March. 


La versione del 1994 arrivò per volere di una grande icona degli anni'90, Winona Ryder, che desiderò per sé il ruolo di Jo.
Nonostante il cast pregevole, la critica riscontrò nel film una eccessiva leggerezza poichè concentrata sulle dinamiche relazionali più che a quelle sociali. Il film si concentra sul matrimonio di Laurie, sulla contrapposizione di Jo e Amy e sulla identificazione del pubblico femminile nell'una o nell'altra. Manca la contestualizzazione delle ragazze che devono imparare a contemperare la loro natura con gli insegnamenti materni, le regole sociali, le aspirazioni e i sogni. 

Ultima, ma non per importanza, è la nuova pellicola del 2019, in Italia nei primi mesi del 2020. 
Non vi meraviglierà sapere che non ho dubbi che diventerà il mio preferito. 
Nel cast, ci sono due delle mie attrici preferite: Emma Watson che interpreterà Meg e Meryl Streep che sarà zia March.
Sono sicura che questa nuova trasposizione metterà in evidenza tutte le sfumature dell'essere donna, il carattere e lo spirito che governa le sorelle March.


Spero che questo viaggio nel cinema vi sia piaciuto e vi invito a leggere tutti i post delle amiche che mi hanno fatto partecipare a questa bellissima iniziativa. 
Classici come questi sono la culla della nostra esistenza. 


Buona serata a tutti, un abbraccio
Cris










WWW Wedsneday #66

Che mercoledì è senza l'aggiornamento delle letture? 
In queste settimane la rubrica è stata assente sul blog ma presente su instagram, non dimenticate che sono presente anche lì, quindi se non volete perdervi nulla, seguitemi!

                             What are you currently reading? Che cosa stai leggendo?


Come vi dicevo ieri, il libro è molto lungo e leggerlo in ebook è tosta ma mi piace molto e sono curiosa di capire dove andrà a parare la storia. 

               What did you recently finish reading? Cosa hai appena finito di leggere?


Ho terminato questa settimana in poco meno di due giorni il seguito de Il re malvagio, Queen of Nothing, perché non riuscivo ad aspettare u altro anno prima della traduzione italiana. 
L'ho amato anche se ci sono diversi difetti che non l'hanno reso il finale che mi aspettavo.

What do you think you’ll read next? Cosa pensi leggerai in seguito?


Aspetterò l'arrivo di The Winner's Kiss rileggendo il primo e anticipandomi con il secondo!
Sono sicura che sarà una lettura pazzesca. 

Quali sono le vostre letture? Avete dei programmi? una TBR da rispettare?
Scrivetemelo nei commenti o lasciatemi i link!

Un abbraccio, Cris




martedì 26 novembre 2019

The End of the Year Book Tag 2019

Buongiorno lettori, oggi post più frivolo e riassuntivo delle letture di questo fine 2019, visto che ormai siamo quasi a dicembre. 

Ci sono libri che hai iniziato e che devi finire?
Purtroppo sì. Da quando ho aperto il blog, le letture si sono accavallate e non sempre riesco a portare a termine i libri che, spinta dalla curiosità e dal senso di colpa, comincio. 
Esempi sono il terzo libro della serie della Ferrante, Storia di chi fugge e chi resta, e Fahrenheit 451. 



Hai un romanzo autunnale che ti serve da transizione per la fine dell'anno?
In realtà, no. Alcuni libri mi ricordano dei momenti o delle stagioni, ma non li seguo spesso. 
Più che altro, ho in lettura Il priorato dell'albero delle arance che sia per la mole che per il tempo che mi sta prendendo, penso sarà il libro che mi accompagnerà fino all'inizio di dicembre. 



C'è una nuova uscita che stai aspettando?
Ho letto Queen of Nothing appena uscito e Finale in anteprima, che erano due uscite che aspettavo strenuamente e sto leggendo Il priorato dell'albero delle arance che, ad essere onesti, penso sia l'ultima grande uscita dell'anno. 
Mi arriverà entro metà dicembre l'ultimo della serie The Winner's Curse e lo attendo per concludere una delle serie più belle di sempre.


Ci sono tre libri che vuoi leggere prima della fine dell'anno? 
Il progetto è molto ambizioso: vorrei fare una maratona della serie della Rutokski considerando che il primo è una rilettura e mettermi in pari con il nuovo libro di Sabaa Tahir, Un assassino alle porte. 

C'è un libro che pensi ti scioccherà al punto tale da diventare uno dei tuoi preferiti dell'anno?
Non ne ho la certezza ma punto su Il priorato dell'albero delle arance, a breve saprete!

Hai già iniziato a fare piani per il 2020? 
Sono una schiappa a seguire le mie TBR ma ammetto che finora non ho preso nessun impegno se non quello con me stessa di non farmi investire solo dalle nuove uscite e anzi, di leggere i libri accumulati nella libreria negli anni. 
Vorrei che il 2020 fosse l'anno delle letture consapevoli, in qualche modo, vorrei cercare di snellire i non letti e nel caso, donargli anche una nuova casa. 

Il tag finisce qui ma se avete voglia di riproporlo o di rispondere alle domande, io sarei molto felice!
Un abbraccio, Cris







lunedì 25 novembre 2019

Recensione: 'Tutta la neve del cielo' di Angela Contini

Buon lunedì lettori, ieri è stata una giornata uggiosa e ne ho approfittato per rilassarmi e dedicarmi al blog e alle recensioni in arretrato. 
In particolare, mi premeva parlarvi del libro di una scrittrice italiana che apprezzo molto. Sto parlando di Tutta le neve del cielo di Angela Contini ,il nuovo appuntamento con il Vermont e con la cittadina di Pretty Creek.


Patrick Morgan ha un chiodo fisso: le donne. Le ama, le insegue e loro, di solito, si fanno raggiungere senza problemi. Fino a che non compare di nuovo lei, Julia Williams, ex compagna di liceo e ora caporedattore della rivista «Talking», per la quale Patrick lavora. I due condividono un passato burrascoso. Non sono rimasti in buoni rapporti dopo aver trascorso una notte insieme. E mentre lei si vendica umiliandolo in tutti i modi immaginabili, Patrick si accorge di desiderare la donna che Julia è diventata. Fino al punto da escogitare l’impossibile per averla. Ma è davvero l’unica cosa che gli interessa o le sue intenzioni sono mosse da un sentimento più tenero? E, soprattutto, Julia capirà che è il momento di sotterrare l’ascia di guerra?
Il suo cuore è protetto da un muro, per evitare complicazioni sentimentali che potrebbero ferirla ancora. Ma forse adesso c’è qualcuno disposto a tutto pur di provare ad abbattere quella parete e farle tornare la voglia di rischiare...

Angela Contini e il Vermont sono una garanzia. 
Quando torno nella mia amata Pretty Creek,so di poterne trarre infinito giovamento immaginando questa deliziosa cittadina in legno e il meraviglioso lago come sfondo.
Dalla prima storia ne abbiamo fatto di strada e con il prossimo libro, diremo addio a una delle serie romance più deliziose e romantiche di sempre. 
Protagonista di questa storia è il più scapestrato dei fratelli Morgan, che abbiamo conosciuto grazie alla rossa e pungente Mackenzie, Patrick. 
Patrick è un asso nel suo lavoro, scrive meravigliosamente e sa parlare al cuore del lettore e questo lo dimostrano gli stralci delle sue produzioni che ci offre l'autrice. 
E' una frana nei rapporti personali, si accontenta di divertirsi in giro, senza alcuna cura per la sua pessima reputazione come gli ricorda il suo nuovo capo, Julia. 
Julia era innamorata di Patrick al liceo e dopo averla invitata al ballo e aver trascorso la notte insieme, scopre una verità scomoda. Patrick l'ha solo presa in giro. 
L'effetto farfalla è inevitabile e la Julia di oggi è longilinea, eterea, crudele, una donna perfetta e un capo odioso. E' la dannazione di Patrick, costretto a subire le sue vessazioni. 
Patrick se lo merita, è stato superficiale e stupido ma sono passati ormai anni e l'attrazione mentale e fisica che i due ragazzi provano si fa sempre più forte.
Il rapporto tra Julia e Patrick è stato spassoso e divertente: dialoghi quasi erotici alternati a buffe scenette vendicative e alterchi irritanti. 
Con questi due, di sicuro non c'è da annoiarsi!
L'aspetto romantico c'è, ma la vera forza di questo romanzo è la capacità dei due ragazzi di mantenere intatti i loro caratteri e le loro peculiarità anche nell'amore. 
Ho riso tanto e ho adorato il finale. 
Una storia deliziosa che sa come divertire e far emozionare. 

Verdetto: Dipendente

Attendo con ansia di leggere la storia di Keith, l'ultimo fratello Morgan , e forse il più sfortunato. Ho letto qualche estratto e credo che insieme a Charlie, ne vedremo delle belle. 
Grazie all'autrice per la fiducia e alla Newton come sempre per la copia ebook in anteprima. 

Un abbraccio, Cris


venerdì 15 novembre 2019

Recensione: 'L'ultimo bacio' di Bianca Marconero | Esclusiva segnalibro

Buongiorno lettori, sono molto emozionata. Esce oggi uno dei romanzi più belli del 2019, L'ultimo bacio di Bianca Marconero. 
Insieme a me, tante preziose amiche vi condurranno nella storia di Alex e Alice e vi presenteranno i sei segnalibri che abbiamo fatto realizzare per voi da due abili grafiche,Denise Aronica e Clarissa di Words of Books. 
Siete curiosi?




Premessa doverosa: se non avete letto Le nostre prime sette volte, di cui trovate la recensione sul blog, sconsiglio di leggere questa recensione. 



«È una contraddizione in termini, Alice. Un bacio tra di noi non potrà mai essere l’ultimo».

Alex e Alice non lavorano più insieme. Dopo l’ultimo licenziamento, le loro strade si sono divise.
Sono trascorsi nove mesi e Alice tenta di tenere insieme i pezzi della sua vita, si barcamena tra mille lavori e cerca di andare avanti. Ma pensa ancora ad Alessandro.
Sono trascorsi nove mesi e Alessandro ha preso le redini del progetto internazionale del Gruppo Francalanza Visconti, dirige la nuova sede di Parigi e ha una relazione stabile con Carlotta, una ricca ereditiera indicata da tutti come la sua compagna ideale. Ma pensa sempre ad Alice.
Sono trascorsi nove mesi e tutto è pronto per il matrimonio di Emilia e Fosco, la location è stata scelta, gli inviti mandati e la chiesa addobbata.
Sono trascorsi nove mesi e per Alex e Alice, entrambi testimoni degli sposi, è venuto il momento di rivedersi.
Nella cornice da sogno di un antico monastero sul lago di Como, tra balli mancati e un duello di sguardi, si delinea un accordo imprevisto: scambiarsi un ultimo bacio e poi ognuno andrà per la sua strada.
Ma un bacio tra due persone che si vogliono ancora, nonostante proclamino di non volersi affatto, non potrà mai essere l’ultimo.
Soprattutto se il destino trama e li porta a lavorare per l’ennesima volta uno accanto all’altra nella città più romantica del mondo.
Ma è davvero possibile capirsi, quando il passato minaccia di tornare? E come si può trovare il perdono quando emerge un segreto in grado di separarli per sempre?

Tra una salita sulla butte di Montmartre una passeggiata ai giardini del Lussemburgo, tra serate all’Opéra Garnier e shopping sulla rive gauche, Alex e Alice avranno la loro occasione per scoprire il vero significato dell’ultimo bacio.

Quanto tempo è necessario per comprendere che l'amore fa paura ma è la nostra unica salvezza?
A volte, mesi, altre volte, anni. Quattro, per la precisione. 
Quattro anni in cui Alex e Alice, tra inganni e battibecchi, hanno preferito raccontarsi bugie e tormentare i loro cuori piuttosto che ammettere una verità semplice, sotto gli occhi di tutti. 
Alessandro, dopo l'ennesima incomprensione, non sa più nulla di Alice: dove vive, cosa fa, chi frequenta eppure solo sentire il suo nome riesce a mettere sottosopra il suo cuore. 
Lunghi mesi sono passati e Alex si è arreso alla prospettiva di un futuro che tutti credono già scritto: ricco, dannatamente bello, con un carriera promettente, destinato a sposare la sua amica di sempre ed ereditiera, Carlotta. 
La verità è che Alessandro ha perso il senso delle cose, la misura delle sue aspettative, accontentandosi di annientare il dolore e la sofferenza in qualcosa di sicuro, piacevole, in cui i desideri dell'anima non sono contemplati. 

Di notte non ci sono spettatori. Finché sono l'unico a conoscere l'abisso della mia nostalgia, il compromesso è accettabile. 

Il matrimonio di Fosco ed Emilia è il punto di snodo, la svolta, perché quando Alessandro vede, litiga, balla e bacia Alice, tutto il mondo sembra riacquistare colore. 
La lontananza forzata, i sentimenti repressi e qualche bicchierino di troppo spingono Alice e Alex a scambiarsi un bacio, l'ultimo, l'addio che non si sono mai detti.
In quel bacio che alimenta il desiderio, la passione, il bisogno, quel bacio in cui annegano i loro cuori in astinenza, si raccontano l'ennesima bugia. 

Da vicino le bugie non reggono. Il respiro di Alice mi ricorda quanto ho desiderato sentirmelo sulla pelle. Questa è una distanza che non perdona. Mi torna in mente com'era non toccarla mia e sentirmela comunque addosso. 

La vita ha altri piani e quando una fortunata coincidenza riporta le loro vite su strade parallele, gli scontri saranno inevitabili. Ancora. E anche l'amore lo sarà.
Alice non si aspetta che Alessandro abbia imparato la lezione, che non sia più disposto a nascondere i suoi sentimenti e l'irruenza, l'impulsività, il vortice emotivo in cui sarà trascinata, le faranno riconoscere la magia di due cuori che battono all'unisono. 
Questo romanzo ha un focus essenziale: la fiducia. 

Innamorarsi è come dare una pistola carica in mano a qualcuno. Devi solo sperare che non scelga di sparare. 

L'amore si fonda sulla fiducia, sulla consapevolezza con la quale offri a qualcuno tutto ciò che hai , sulla speranza di aver scelto la persona giusta a cui cedere il tuo cuore. 
Il problema della fiducia è la sua natura di miracolo evanescente e Alex ha sbagliato così tante volte che i dubbi di Alice saranno difficili da scardinare. 
Il risultato è un rapporto fragile, delicato come un fiore che cresce tra le pieghe di una terra finora rimasta arida. 
Non voglio aggiungere altro, è necessario che arriviate a questa storia, godendovi ogni singola emozione: gioia, sofferenza, ansia e tristezza.
Affronterete un viaggio emotivo che varrà ogni singola parola, che vi farà sospirare per ogni scena e amerete la vulnerabilità, il mettersi a nudo di Alex e la tenerezza e la dolcezza di Alice.

Ci sono troppe cose che potevamo essere e non siamo stati. Siamo un incompiuto ingombrante. 

Voglio che siate a pronti a questa meravigliosa descrizione che l'autrice fa dell'amore. 
Fosco e Emilia non sono relegati a mere comparse, aspetto che ho amato profondamente. 
Nonostante la storia sia incentrata su Alex e Alice, Bianca è stata capace di dare uno spazio anche a due personaggi che mi hanno preso il cuore tempo fa, regalando ai suoi lettori una delle scene più belle ed emozionanti del romanzo. 

Fosco ed Emilia stanno ballando. Ma non sono sulla pista. Sono qui dietro, protetti dall'ombra. Lui le ha appoggiato la fronte sulla sua e qualunque cosa le abbia detto deve essere stata quella giusta, perché lei lo ha abbracciato. Ho visto Emilia stringerlo in punta di piedi. Ho visto Fosco piegarsi per accoglierla tutta. Vorrei sapere qual è la parola che ti fa ottenere un abbraccio come quello. Vorrei aver avuto un abbraccio che assomigliasse a quello, una volta sola nella mia vita. 

L'autrice non si fa scappare l'occasione e ci regala anche un piccolo cameo di Brando e del senatore Altavilla, segno che dalla serie Fucking non è ancora uscita. E nemmeno noi, che ci troveremo a sorridere guardando lo scanzonato frontman di cui abbiamo amato pregi e difetti. 
Non plus ultra e sorpresa del romanzo è stata Carlotta. In questa storia dovrebbe vestire i panni dell'antagonista, ma non è stato così. Ho avvertito piuttosto una incapacità naturale di amare e di credere nell'amore, colpa anche di una famiglia pronta a tutto per il prestigio e il potere. Ho rivisto nella sua vita, in un certo qual modo, qualcosa di Agnese prima che scoprisse l'amore vero, prima di Brando e Jacopo. 
Ammetto che non mi dispiacerebbe leggere ancora di lei, Alex la descrive come un faro abbagliante, perfetta e in grado di rendere oro ciò che tocca. Esistono poche persone così al mondo; il problema è che,essendo state a lungo luce di riferimento, hanno dimenticato quanto sia importante avere qualcosa di fisso in cui rifugiarsi. 
Un ultimo commento sull'epilogo: non poteva esserci più dolcezza ed emozione di così. 
Ho pianto di gioia ed è stato incredibile e intenso. 

Il contrasto è la massima espressione dell'amore. La necessità di una lite è la gemella separata alla nascita della voglia di fare pace. Il conflitto non è la negazione dell'armonia, è la ricerca disperata dell'armonia. 

                                                          Verdetto: Assuefatto!

Ed ora, veniamo alla sorpresa che io e Asia abbiamo elaborato un mesetto fa.
Dopo aver scandagliato in lungo e largo le opere di Bianca, abbiamo pensato che fosse giunto il momento di fare qualcosa di diverso.
Una sorta di riconoscimento della effettiva popolarità di questa meravigliosa autrice. 
Così, insieme alle altre preziose Bianca's Ultras, abbiamo scelto delle citazioni da usare per creare dei segnalibri. 
Ogni blogger vi presenterà un segnalibro creato dalle sapienti mani di Denise Aronica e Clarissa di Words of books che potrete stampare e utilizzare.
Voglio ringraziarle pubblicamente perché nonostante il lavoro, gli impegni personali e il blog, sono state perfette nel realizzare quanto avevo chiesto loro e con tempi strettissimi. 
La mia gratitudine è vera e sincera, non so davvero come avrei fatto senza di voi. Siete state speciali! 

Ed ora, passiamo al mio segnalibro. Qualcuno aveva dubbi che io scegliessi una citazione a tema Albion? Ovviamente no! 
Clarissa mi ha proposto due versioni diverse della stessa frase e non sapendo proprio quale scegliere, ho pensato di lasciare a voi la possibilità di scaricare quello che preferite.
Se l'idea vi ha stuzzicato, passate a vedere anche quelli delle altre perché sono meravigliosi!
We found wonderland in books Il libro sulla finestra Ikigai - di libri e altre passioni La lettrice sulle nuvole Cronache di lettrici accanite




giovedì 14 novembre 2019

Blogtour 'Le ricamatrici della regina' | Royal Wedding



Se avete una predilezione per la famiglia reale inglese, se amate le serie tv storiche come Victoria e The Crown, l'argomento di cui parleremo oggi vi farà impazzire. 
Sul blog, partendo dalla regina Elisabetta, passando per l'icona di stile Lady D e arrivando alle meravigliose duchesse Kate e Meghan, racconteremo vezzi e regole del Royal Wedding. 


Il 20 settembre 1947 nella sfarzosa Abbazia di Westminister a Londra ebbe luogo il matrimonio tra la regina Elisabetta II e il duca di Edimburgo Filippo. 
Il primo incontro avvenne proprio ad un altro matrimonio, quello della principessa Marina di Grecia e Danimarca con il principe Giorgio, duca di Kent.
Le vite dei due giovani non potrebbero che essere più diverse: Lilibet cresce nel palazzo reale e inconsapevolmente a causa di una tragedia, diventa diretta discendente al trono mentre Filippo affronta una tragedia dopo l'altra: l'esilio, l'abbandono del padre, la morte della sorella in un incidente aereo e il decesso del suo ricco tutore per un cancro alle ossa. 
Quando la regina Elisabetta e Filippo si rincontrano, hanno appena tredici e diciotto anni, ma scocca quella scintilla che per anni ha fatto sognare il popolo inglese e quello internazionale. 
La regina ha raccontato nella sua biografia ufficiale che iniziarono a darsi appuntamento nella sala da tè di un l’hotel e ad ogni appuntamento le portava un meraviglioso bouquet di rose e gelsomini.
Il re Giorgio VI non era molto felice della scelta della sua giovane figlia, ma quando alla fine da la sua benedizione all'unione, Filippo si mette in gionocchio regalando a Elisabetta un anello speciale, realizzato con le pietre preziose smontata dalla tiara della madre Alice. 
Per amore, tiene il solo cognome della madre, sposando Elisabetta con un tight prestato da un amico e le calze bucate. 
Sarà il re Giorgio VI a nominarlo duca di Edimburgo, conte di Merioneth e barone Greenwich la notte prima delle nozze. 
Il matrimonio della regina Elisabetta e del principe consorte Filippo contava duemila invitati, otto damigelle e due paggetti, numerosi sovrani stranieri ed è stata trasmessa alla radio con un pubblico di oltre 200 milioni di persone.
L'abito della regina, in satin proveniente dalla Scozia e composto da oltre diecimila perle e cristalli, è stato disegnato da Sir Norman Hartnell, il quale si ispirò alla Primavera di Botticelli, simbolo della primavera in fiore. Poiché la seconda guerra mondiale si era conclusa da soli due anni e il Paese ne stava ancora pagando lo scotto, Elisabetta decise di pagarsi l'abito da sé con il proprio appannaggio reale. Una scelta sicuramente interessante e innovativa per l'epoca! 
Per il bouquet, la scelta cadde su orchidee e bianche e del mirto, una tradizione che si deve alla regina Vittoria. La torta, alta nove piani, venne rinominata 'The 10.000 Mile Cake'. 
Il matrimonio di Elisabetta e Filippo è stato il realizzarsi di una favola. Insieme per settantadue anni, periodo che lo rende di diritto il matrimonio più longevo della storia, quattro figli e diversi nipoti e pronipoti. Tutto rose e fiori? No, a quanto pare sia Filippo che Elisabetta hanno avuto vari flirt e relazioni extraconiugali nel '56, crisi superata brillantemente e tanti anni ancora l'uno accanto all'altra. Per sempre. 


Meno fortunato è stato il matrimonio tra Diana Spencer e il principe Carlo. 

I due si conobbero quando il principe Carlo usciva con la sorella di lei, lady Sarah McCorquodale. Trai due finì presto e Carlo cominciò a corteggiare Lady D. Si incontrarono sempre più spesso fino alla conferma del fidanzamento avvenuto nel 1981, il quale fu festeggiato con un ricevimento a Buckingham Palace con 1500 invitati. 
I due giovani reali si sposarono a St. Paul, invece che all'Abbazia di Westminster perchè la cattedrale aveva più posti a sedere e garantiva una processione più lunga per le vie di Londra. Il loro era considerato dai media 'il matrimonio del secolo' e non a caso fu seguito alla TV da oltre 750 000 000 di persone. In realtà, Diana scoprì con una telefonata tre giorni prima delle nozze che il suo promesso sposo amava un'altra, Camilla Parker Bowles. 
Diana affermò che il suo fu un matrimonio "affollato" e dopo oltre 10 anni dalla fine 'effettiva' della favola, chiese e ottenne il divorzio. 
Diana e Carlo, nel giorno del loro sì, incarnavano però la coppia perfetta: lei, vestita di un abito dal valore di oltre novemila sterline e con uno strascico di 7.6 metri, divenne un'icona di stile anche per gli anni a venire; lui, nell'alta uniforme della marina inglese, appariva adorante. Curiosità sulla cerimonia: sia Diana che Carlo sbagliarono a pronunciare le formule, lei pronunciò in ordine sbagliato il nome del principe, lui le offrì 'tutti i beni' e non ' tutto il suo bene'. Che fosse un presagio? 
Diana, morta giovane, vittima di una gabbia dorata in cui l'aveva costretta un matrimonio senza amore e a causa del quale visse triste e solitaria per anni. 
L'unica gioia furono William e Harry. 


A proposito del primogenito di casa Windsor, William e Kate rappresentano il mio matrimonio da favola e l'unico che ho seguito in diretta pedissequamente. 

I due aspiranti al trono si sono incontrati all'Università St. Andrews in Scozia nel 2001 dove erano studenti, ma all'inizio sembrano essere solo amici e compagni, tanto da dividere l'appartamento con altri due colleghi.
Il loro rapporto sembra cambiare quando vengono avvistati insieme sulle montagne svizzere per una vacanza romantica e inizia una relazione che dura ben tre anni, dal 2004 al 2007. 
Dopo una breve separazione, dovuta soprattutto alla voglia di Kate di ufficializzare il loro rapporto, tornano insieme e dopo quattro anni, incluso un anno di convivenza (adoro!), arriva la notizia del fidanzamento. 
William si dichiara alla sua ragazza nel 2010 con un gesto molto romantico, donandole l'anello che era stato di Lady Diana durante una vacanza in Kenya.
Si sposano il 29 aprile 2011 nell'Abbazia di Westminster e percorrono un lungo tratto di strada, acclamati da ogni cittadino venuto ad assistere al momento del sì reale. 
E' la favola del principe che sposa una ragazza comune, il sogno di tutte le bambine: diventare delle principesse. A questo proposito, bisogna fare una premessa: prima delle nozze, la regina Elisabetta II ha nominato il nipote duca di Cambridge, Kate come sua consorte assume il titolo di Duchessa di Cambridge ma non di principessa perchè non lo è dalla nascita. 
Stesso non si può dire per i tre bellissimi figli della coppia: George, Charlotte e Luis che, in quanto eredi diretti al trono, sono considerati a tutti gli effetti principi e principessa. 
Tornando al matrimonio, il bouquet della sposa è stato realizzato con profumati giacinti e mughetti, il fiore principale era lo Sweet William, anche conosciuto come il garofano dei poeti mentre per la torta, opera della celebre cake-designer Fiona Cairns, la decorazione era composta da glassa, crema e 900 fiori di zucchero di 17 tipi diversi.
Nel giorno delle sue nozze Kate ha voluto essere tradizionalista e indossare qualcosa di prestato, di antico e qualcosa di blu. Il vestito, firmato Alexander McQueen, era adornato da pizzi antichi e aveva uno strascico di 2.7 metri. Glii orecchini regalati da mamma Carole e papà Micheal Middleton erano nuovi, e la tiara che reggeva il velo era un prestito della Regina Elisabetta, che l'aveva ricevuta in dono da sua madre per il suo diciottesimo compleanno.Tra le pieghe dello strascico poi, è stato cucito un fiocchetto
blu.
Unica stranezza? Per una scelta dello sposo, William non ha ricevuto alcuna fede, che è stata realizzata in oro per la sola Kate. 
Sin da subito, Kate si è dimostrata essere per stile e per comportamento la perfetta futura regina. Mai una parola fuori posto, dedita all'educazione dei figli senza l'intralcio dell'etichetta di corte e icona di moda - anche low cost -. 
La loro favola d'amore ci ha fatto sognare ma è lei che vediamo con la corona come futura erede del trono più importante di sempre. 

Se le nozze di Kate e William sono state in linea con la tradizione, fatta eccezione per la passione maniacale dei media per il sedere della sorella di Kate, Pippa Middleton, a far parlare di sè, come sua abitudine, ci ha pensato Harry. 


Secondogenito di Carlo e Diana, dall'indole ribelle e che ha creato non pochi problemi alla cara nonna, Harry ha senza dubbio sposato una donna fuori dagli schemi. 
Americana, figlia di genitori separati, attrice, divorziata dal produttore cinematografico Trevor Engelson, Meghan si allontana completamente dalla sposa ideale.
Gli sposi si sono conosciuti durante un appuntamento al buio organizzato a Londra nel luglio 2016 da un’amica comune, Violet von Westenholz, amica d’infanzia di Harry. Qualche settimana dopo lui la invitò in Botswana, si accamparono sotto le stelle e iniziarono la loro storia, seppur a distanza volando dalla Gran Bretagna a Toronto, dove erano in corso le riprese di Suits, serie TV in cui recitava Meghan e che dopo il matrimonio non ha più continuato. Tra i due è stato subito colpo di fulmine!
Il matrimonio si è svolto il 19 maggio 2018 nel castello di Windsor e Meghan ha percorso da sola un tratto della navata, prima di giungere dal suo promesso al braccio del principe Carlo. 
Il vestito di Meghan, firmato Givenchy, era molto semplice: bianco puro in cady di seta con una scollatura a barca che lascia scoperte le spalle, delle maniche lunghe a 3/4, un corpetto super clean, un punto vita ben segnato dalla linea a clessidra e un velo in tulle, lungo 5 metri, lievemente ricamato lungo i bordi con fiori ricamati a mano in fili di seta e organza che rappresentano tutti i 53 paesi del Commonwealth.
Harry ha ricevuto il giorno prima delle nozze il titolo di Duca del Sussex e di conseguenza, Meghan è diventata come sua consorte Duchessa del Sussex. L'anno scorso, dopo una gestazione molto lunga, ha dato alla luce il bellissimo Archie. 


Spero che queste storie da favola e matrimoni reali vi abbiano fatto sognare e ricordate che alla fine, in ognuna di noi si nasconde una principessa. 

Un abbraccio, 
Cris



lunedì 4 novembre 2019

Review Party: 'La verità è che non ti odio abbastanza' di Felicia Kingsley

Buongiorno lettori, finalmente dopo una lunga attesa esce in libreria il nuovo libro di Felicia Kingsley, una delle mie autrici romance italiane preferite!


Lexi è una principessa, non delle favole, ma dell’Upper East Side. La sua vita perfetta da facoltosa ereditiera di un impero finanziario scorre tra feste esclusive e shopping sfrenato nel quartiere più lussuoso di New York. A ventisette anni ha già la certezza di un futuro luminoso, di aver vinto la partita, almeno finché un affascinante sconosciuto non le cambia le carte. Il principe azzurro? No, è Eric Chambers, detective di punta dell’FBI, che sta indagando su una truffa miliardaria in cui è coinvolta la famiglia Sloan, venuto a spodestarla dal suo trono. Tanto attraente quanto ruvido e poco disponibile, Eric la reputa viziata e superficiale, e la tratta con distacco e indifferenza. Tra i due è subito guerra. Con tutti i suoi beni confiscati, Lexi si ritrova in mezzo a una strada da un giorno all’altro, ma lei non ha nessuna intenzione di rimanerci. Anzi! Se Eric le ha tolto tutto, dovrà essere lui ad aiutarla e Lexi non accetterà un no come risposta, almeno finché non sarà riuscita a riabilitare il nome della sua famiglia, anche perché lei sarebbe una preziosa risorsa per le indagini. Riusciranno l’ereditiera che cuoce i toast usando il ferro da stiro e l’integerrimo detective di Brooklyn a collaborare senza scannarsi? O senza… innamorarsi?


Quest'autrice rappresenta per me una continua sorpresa ed è evidente come, libro dopo libro, riesca a maturare uno stile sempre più identificativo della sua personalità. 
In La verità è che non ti odio abbastanza la presenza del romance è un elemento importante ma che passa quasi in sottofondo rispetto alla crescita e all'evoluzione del personaggio di Lexi. 
Abituata ad essere accolta come una regina in tutti i grandi salotti della bella NY, con tre carte di credito dai fondi illimitati e una cabina armadio con il bar incluso, Lexi si vede privata di tutto ingiustamente. 
Tuttavia, mostra una tempra morale invidiabile, un forte spirito di autoconservazione e una capacità di adattamento che rendono questo romanzo bello perchè verosimile.
Lexi sembra avere una nuvoletta grigia sopra di sè e tutto ciò che poteva andare storto, si realizza come nelle più funeree previsioni: gli amici e il fidanzato prendono le distanze, nessuno vuole assumerla ed è costretta a vivere in una sorta di sgabuzzino. 
Nonostante tutto, a tenderle la mano c'è Eric Chambers, l'agente FBI che sembra colpevole delle sue disgrazie. 
Giorno dopo giorno, con attenzioni sottile, tipiche della quotidianità, il loro rapporto si cementifica. 
Complici e attratti l'uno dall'altra, la loro sembra una favola d'amore già scritta dal destino. 
I piani che riserva il futuro sono incerti e prima di poter dichiarare lieto il finale, i due protagonisti dovranno risolvere il caso di Lexi e imparare a scendere a compromessi. 
Ho amato Lexi sin da subito, mi facevano sorridere le abitudini stravaganti che aveva da miliardaria e come abbia provato a rimanerci ancorata anche dopo la disfatta. 
E' coraggiosa, è impavida , è intelligente. 
Ha tutto ciò che una protagonista dovrebbe avere. 
Mi piace che non si sia fatta scoraggiare dalle difficoltà, che abbia lottato strenuamente, che sia stata furba e intraprendente quando era necessario. 
Il suo carattere, vivace e spumeggiante, ha dato brio alla storia e ha smussato i lati più rigidi della sua controparte maschile. 

Nel momento in cui sei entrata nella mia vita mi hai fatto capire cosa vuol dire essere vivo. Il tuo viso è sempre davanti ai miei occhi, la tua voce è sempre nelle mie orecchie, il tuo nome è sempre sulle mie labbra. Inizia tutto con te e finisce tutto con te. E se questo non è amore, non so cosa sia l'amore. 

Eric è un uomo categorico, tutto d'un pezzo, ma con un cuore grande.
Ho apprezzato che rappresentasse per Lexi un'occasione per crescere, per migliorare e per tornare a sorridere.
Leggere come i due diventano amici e poi amanti è emozionante. 
E' come vedere due persone prendersi le misure a vicenda prima di cadere preda di un amore immenso e disperato. 

Ce l'ho davanti il mio fuoco. Lo sguardo di Eric brucia. Una scossa mi percorre quando il suo palmo accarezza la mia guancia rovente. Lui abbassa la testa e il suo viso è a un soffio dal mio, con i nostri nasi che si sfiorano. 
Fronte contro fronte, perfino il suo respiro non so più se è il mio o il suo, ma so che ho bisogno di sentire il sapore delle sue labbra. 

Lo stile è impeccabile come sempre: scorrevole, lineare, dai dialoghi mai banali e divertenti. 
Più di una volta, infatti, mi sono trovata a ridere come una scema leggendo certi battibecchi.
La cosa principale è che mi sono sentita completamente travolta dal libro, ero nella storia in ogni singolo momento, ho provato il disagio di Lexi e poi ho trovato la sua positività tra le pagine, ho capito quando l'amore era sbocciato e con il loro lieto fine ho concluso il libro con occhi sognanti.
E' un romanzo che fa bene al cuore, non posso che consigliarlo a pieni voti. 

Verdetto: Assuefatto!

Fatemi sapere se vi interessa leggere questo nuovo romanzo e cosa vi aspettate dall'autrice!
Bacini, 
Cris