mercoledì 31 marzo 2021

Review Party: Il rintocco di Neal Shusterman

Buongiorno lettori, Il rintocco è l'ultimo volume di una serie che ha saputo stupirmi sin dal primo istante e quando ho sfogliato l'ultima pagina, ho salutato definitivamente dei cari amici. 
Siete pronti a vivere l'ultima avventura di Citra e Rowan?


Da tre anni Citra e Rowan sono scomparsi: da quando cioè la falce Goddard ha assunto il potere e il Thunderhead si è chiuso in un silenzio che solo Greyson Tolliver riesce a infrangere. La città-isola di Endura, il “cuore pulsante” della Compagnia delle falci, è perduta, affondata per sempre nelle acque dell’oceano, e con lei le Grandi falci. Davvero sembra che ormai nulla possa impedire il dominio assoluto di Goddard, nominato Suprema Roncola della MidMerica. E, mentre gli echi della Grande Risonanza scuotono ancora il cuore della Terra, la domanda è una sola: c’è ancora qualcuno in grado di fermare il tiranno? Gli unici a saperlo sono la Tonalità, il Rintocco e il Tuono.

Questo libro può essere descritto come un nodo che, via via che le pagine scorrono, si allenta fino a sciogliersi e regalare una trama lineare e semplicemente geniale. 
Avevamo lasciato Citra e Rowan in una situazione precaria, erano stati rinchiusi nella camera blindata da Madame Curie per proteggerli dall'affondamento di Enduria. 
Sono trascorsi cinque anni e maestro Goddard ha ormai preso il potere: è diventato Suprema Roncola del MidAmerica, ponendo sotto il suo diretto controllo anche le autonome province dell'Est e dell'Ovest. 
La sua sete di autorità e di gloria ha ormai pervaso molte delle falci del nuovo ordine e la situazione è tragica, soprattutto in assenza di limiti. 
Nel frattempo, Greyson è diventato una celebrità presso i tonisti perché l'unico in grado di conferire con il Thunderhead. Viene chiamato Il Rintocco ed è adorato come un vero profeta.
La gente è spaesata ora che l'intelligenza artificiale li ha abbandonati, manca il confronto sicuro e rasserenante con quell'essere tecnologico eppure docile, paterno che li guidava.
In questo clima di incertezza e di pericolo, si snoda una trama molto complessa, fatta di eventi quasi slegati tra loro. 
La storia alterna tre filoni narrativi: la sorte di Citra, quella di Rowan e le vicende del Rintocco. 
Se la giovane Madame Anastasia sarà in grave pericolo e dovrà imparare a nascondersi e a capire di chi fidarsi, Rowan finirà presto nelle mani dei suoi aguzzini. Greyson invece appare l'elemento di contrasto, quasi di fastidio della storia. Cosa c'entrano i suoi collaboratori o un artista senza ispirazione venuto a chiedere udienza?
In realtà, ogni passaggio sarà essenziale per comprendere la fine della storia e le vere intenzioni del Thunderhead.
Rispetto ai primi due libri, Il Rintocco si presenta come un romanzo corale; oltre i personaggi, non manca la volontà del Thunderhead. Questa nube astratta che conduce i fili di un piano geniale e sorprendente. 
Oltre ai volti noti, torna anche Maestro Faraday. Il suo contributo è minimo, ma utile e necessario. 
Anche se l'autore si è preso diversi capitoli per alternare i punti di vista, la sensazione è di un appiattimento dei protagonisti. Ormai conosciamo pregi e debolezze e dunque, Shusterman si butta anima e corpo nel costruire un sotto testo che arriva in modo totalmente inaspettato.


Devo ammettere che questa umanità dei ragazzi mi è piuttosto mancata, Citra e Rowan sono meravigliosi e mi sono affezionata a loro, quindi avrei sperato in un concreto approfondimento dei loro caratteri e sentimenti. 
Credo comunque che la soluzione adottata dall'autore sia stata la migliore possibile, nel rispetto del messaggio di fondo della storia, ovvero che la condizione umana è ineluttabile. 
Il destino della Compagnia delle Falci, di Citra e Rowan e di tutti gli altri è appeso a un filo labile e le ultime pagine sono da brivido. Ho avuto paura che potesse accadere il peggio. 

Credo che Falce sia un distopico unico nel suo genere in cui l'ordine viene sovvertito per riportare l'uguaglianza e la giustizia, usando una tecnica narrativa che non è per tutti. 
Nonostante la scorrevolezza dello stile dell'autore, la narrazione a più fili potrebbe infastidire alcuni. Ebbene, andate avanti, non fermatevi e scoprirete un finale di serie che vi lascerà senza parole. 

Verdetto: Dipendente ( 4.5 cuoricini)

Spero che la recensione vi sia piaciuta, non dimenticate di passare anche dalle mie colleghe e soprattutto correte a comprare questa trilogia!






lunedì 29 marzo 2021

Review Party: 'Rovina e ascesa' di Leigh Bardugo


Buon lunedì lettori, è tempo di grandi libri e finali sorprendenti. Domani in tutte le librerie arriverà 'Rovina e ascesa', ultimo volume della Grishaverse di Leigh Bardugo. Come terminerà l'avventura di Alina? 


L’Oscuro ha ormai esteso il suo dominio su Ravka grazie al suo esercito di creature mostruose. Per completare i suoi piani, gli manca solo avere nuovamente al suo fianco Alina, la sua Evocaluce.

La giovane Grisha, anche se indebolita e costretta ad accettare la protezione dell’Apparat e di fanatici che la venerano come una Santa, non ha perso però le speranze: non tutto è perduto, sempre che un certo principe, sfacciato e fuorilegge, sia sopravvissuto, e che lei riesca a trovare la leggendaria creatura alata di Morozova, la chiave per liberare l’unico potere in grado di sconfiggere l’Oscuro e distruggere la Faglia. Per riuscirci, la potente Grisha dovrà tessere nuove alleanze e mettere da parte le vecchie rivalità. Nel farlo, verrà a conoscenza di alcuni segreti del passato dell’Oscuro che getteranno finalmente luce sulla natura del legame che li unisce e del potere che l’uomo esercita su di lei.

Con una nuova guerra alle porte, Alina si avvia verso il compimento del proprio destino, consapevole che opporsi all’ondata di crescente oscurità che lambisce il suo paese potrebbe costarle proprio quel futuro per cui combatte da sempre.

Dopo il cruento attacco dell'Oscuro, Alina si trova sottoterra, alla mercé dell'Apparat che sfrutta il suo potere per chiamare a sé milioni di fedeli. 
La verità è che la ragazza è debilitata e stare lontana dal sole, dalla terra non fa che renderla impotente mentre l'Oscuro e le sue creature hanno ormai conquistato l'intero Paese e le da la caccia. Se il suo nemico gioca a carte scoperte, il principe Nikolai è invece sparito e senza il suo maggiore alleato, la guerra di cui Alina è l'emblema si fa sempre più tragica e impossibile da combattere. 
Con uno stratagemma, però, Alina, Mal e i pochi Grisha che sono sopravvissuti al massacro del Piccolo Palazzo riescono a tornare in superficie, pronti a cercare l'ultimo amplificatore di Morozova, l'uccello di fuoco. 
Questo romanzo è stato un'autentica sorpresa: di volta in volta, la Bardugo con una serie di espedienti narrativi ha inserito nella storia colpi di scena, rivelazioni e dolorose verità. 
La sofferenza colpisce tutti i personaggi: Alina, la cui stabilità mentale e fisica è aggrappato a un filo sottile. Mal, ormai votato a martire, disposto a morire per la ragazza che ama. 
Nikolai, principe in disgrazia, punito nel modo peggiore possibile, lasciandolo a vivere le sue stesse ombre.
Genya, un tempo dea della bellezza in terra, deturpata, reietta, 'rovinata'.
Zoya, Tamar, Tolya, Nadia, costretti a convivere ogni volta con la morte dei propri compagni. 
E' un finale difficile, intenso, quasi doloroso ma, sfogliata l'ultima pagina, ti chiedi se ci fosse davvero un'altra soluzione. 
Ho difficoltà a pensare che con Rovina e ascesa sia davvero finita, che non potrò più leggere di questi personaggi perché, a prescindere dalla trama, il vero merito di questa storia sono le emozioni e il profondo legame che ho creato sin dal primo istante con i personaggi. 


Alina, la mia piccola guerriera, ha dato prova in ogni racconto, ma in quest'ultimo più di altri, della sua grande forza d'animo, della sua bontà e del suo altruismo. 
Ha rinunciato a tanto, forse troppo, per salvare gli indifesi, per portare giustizia, per essere davvero quella luce a lungo attesa. 
Mal mi ha commosso in più occasioni: in quella ragazza con cui è cresciuto ha sempre visto del potenziale, senza forzature, senza magie, ma davanti alla Santa, di fronte alla Grisha più potente di Ravka si inchina e ne diventa protettore e arma. Non gli importa del suo cuore nè della sua vita purché la sua Alina raggiunga l'obiettivo e sia felice. 
Cosa, più di questo, è l'amore?
Nikolai mi ha sorpreso in Assedio e tempesta, ma qui pone le basi per conquistare il mio cuore di lettrice. Si fa carico del peso impossibile della sua gente, si fa coraggio quando le sue paure lo rendono incredibilmente fragile e, nonostante tutto, resta in piedi con un sorriso affascinante. 

L'Oscuro è sempre stato un personaggio affascinante, ha un carisma che trasuda dai suoi dialoghi, dalle scene in cui compare, persino il finale che a lui è stato riservato è veramente scritto con maestria. Rispetto ai primi due volumi, finalmente sappiamo qualcosa di più della sua storia, della sua crescita, dei suoi desideri. Finalmente vediamo in lui anche umanità e insicurezza. 
Per me questo libro è stato tutto ciò che si poteva chiedere, e anche di più. 
Ho versato lacrime, ho provato amore, affetto, tenerezza, gioia e per me un libro che riesce a darmi così tanto, può solo essere un libro che resterà nel cuore. 
Una serie che, a prescindere dal tempo, saprà conquistarmi ancora, ancora e ancora. 

Verdetto: Assuefatto

Non dimenticate di passare anche dalle altre ragazze, vi posso assicurare che su questo libro ci sarà tanto da dire!
Un bacio, 
Cris








martedì 16 marzo 2021

Review Party: 'Aurora burning' di Jay Krostoff e Amie Kaufman

 Buon pomeriggio lettori, come state? Oggi esce in tutte le librerie Aurora Burning, seguito di Aurora Rising, uno dei pochi sci-fi che mi aveva conquistato in tutta la mia vita da lettrice. Il seguito sarà stato all'altezza? Scopriamolo. 


I nostri eroi sono tornati. (Più o meno). Ci sono due notizie, una buona e una cattiva. Quella cattiva è che una forza oscura e antica sta per essere liberata nella galassia minacciando la sopravvivenza di ogni razza senziente che vive al suo interno. Qual è la buona? Ty e gli altri membri della Squadra 312 sono pronti a intervenire nuovamente per salvare la situazione. Tutto bene, se non fosse che incappano in una serie di tante piccole distrazioni che minacciano di distoglierli dalla missione, tipo il branco di gremp che li sta inseguendo per catturarli e accaparrarsi così la taglia messa sulla loro testa. O il gruppo di agenti AIG con inquietanti fiori argento per pupille pronti a tutto pur di mettere le mani su Auri. O, ancora, la sorella di Kal, ricomparsa dopo una lunga assenza, che non pare esattamente felice di rivedere il fratellino e che per di più ha un esercito syldrathi dalla sua. 

Con metà della galassia sulle sue tracce, la Squadra 312 non si è mai sentita così tanto desiderata. Quando Ty e i suoi scoprono che l' Hadfield è stata recuperata, per loro è tempo di uscire allo scoperto. Duecento anni prima, la nave-colonia era svanita, lasciando Auri come unica sopravvissuta. E ora nella scatola nera del vascello potrebbero essere contenute informazioni fondamentali per la salvezza di tutti. Ma il tempo è tiranno e, se Auri non sarà in grado di imparare a gestire in fretta il suo potere, la squadra e tutti i suoi sostenitori rischieranno seriamente di ritrovarsi più morti del Grande Ultrasauro di Abraaxis IV.

 Preparatevi a leggere di rivelazioni scioccanti, colpi in banca impossibili, doni misteriosi, e un'epica battaglia finale che segnerà il destino degli eroi più improbabili (e indimenticabili) di tutta la Legione Aurora, e forse dell'intera galassia.

 Ritrovare la squadra 312 è stato un balsamo per l'umore. La cosa principale che avevo amato di Aurora rising era stata la coralità, un insieme di personaggi diversi e accattivanti a cui il lettore non può fare a meno di affezionarsi, quanto meno per tutte le peripezie che sono costretti ad affrontare. 

Aurora Burning riprende la storia da dove l'avevamo lasciata: dopo aver assistito alla morte di Cat, il loro pilota, per mano del Ra'shaam, un'arma di distruzione di massa, Ty e la sua truppa dovranno reagire al dolore e salvare Aurora, il Grilletto, e ritrovare l'Arma in grado di eliminare questa terribile minaccia. 

Sono ricercati dall'intera galassia, sono senza fondi e in parte, senza speranze ma non mollano e anzi, affrontano l'ignoto con una consapevolezza: sono una squadra. Se nel primo volume eravamo stati calati dal narratore nella conoscenza dei personaggi, in questo secondo libro si celebra l'armonia, l'equilibrio e l'amicizia. 

Grazie al PoV alternato e al racconto di vita dei singoli personaggi, la squadra 312 assume i contorni di una famiglia. Si proteggono a vicenda, si prendono in giro, si incoraggiano e soprattutto non mollano. La missione affidatagli non è semplice e considerando che ciascuno di loro era stato considerato una forma di 'Scarto', tutto ciò che hanno raggiunto è sicuramente notevole. 

Ho una predilezione particolare per i gemelli Jones: Ty è un leader nato, anche nell'incertezza la sua prima preoccupazione sono i compagni; Scarlet, invece, con il carattere sfacciato e sensuale è sicuramente quella che ha dato vita ai siparietti più comici e irriverenti del libro, alleggerendo anche le situazioni più drammatiche. 



Passando alla trama, devo dire che non mi aspettavo nulla di ciò che ho letto: i ragazzi sono costretti volta per volta a cambiare strategia, a improvvisarsi e a ricreare i propri obiettivi in base a ciò che si trovano di fronte e non è mai banale o scontato. Mi ha tenuto con il fiato sospeso per tutto il tempo, mi ha fatto sorridere e, come già avvenuto nel primo libro, sono stata travolta dalla sorpresa per il finale. 

C'è spazio anche per i sentimenti: la coppia Kal - Aurora alla quale non ero particolarmente devota è ormai salpata e in alcuni momenti, non ho potuto fare a meno di trovarli adorabili, seppure la questione del Richiamo mi lasci ancora un po' perplessa. Mi piace molto anche l'adorabile intesa tra Fin, uno dei personaggi più teneri del romanzo, e Scarlet. 

Fiammeggiante l'apparizione di Saedii, sorella ribelle e rivoluzionaria di Kal, appartenente alla classe dei Guerrieri e soprattutto devota del Boia Stellare: questo personaggio secondario mi ha sicuramente colpita, specie per il rapporto con il fratello e la capacità di ''sentirsi''. 

Lo stile come sempre è scorrevole e accattivante, merito che imputo soprattutto alla Kaufman, mentre le interazioni divertenti, sarcastiche ed eccentriche sono sicuramente tipiche del buono Kristoff. 

Non sono rimasta per niente delusa da questo libro e credo che sia una serie sci fi per ragazzi davvero godibile e appassionante. Non avrete un solo minuto di tregua!

                                                       Verdetto: Dipendente


Passate a leggere anche le recensioni delle altre blogger per saperne di più, un abbraccio

Cris


lunedì 15 marzo 2021

Recensione: Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo - Il ladro di fulmini di Rick Riordan

Buon giorno lettori, la settimana scorsa ho acquistato in libreria, complice qualche ora buca al tirocinio, un libro per ragazzi tra i più conosciuti, Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo del celeberrimo Rick Riordan. L'ho terminato nel giro di due giorni e ora ne parleremo insieme. 


Percy Jackson non sapeva di essere destinato a grandi imprese prima di vedere la professoressa di matematica trasformarsi in una Furia per tentare di ucciderlo. Le creature della mitologia e gli dei dell'Olimpo, in realtà, non sono scomparsi ma si sono semplicemente trasferiti a New York. L'ultimo dei loro bisticci rischia di trascinare il mondo nel caos: qualcuno ha rubato la Folgore di Zeus e qualcuno dovrà ritrovarla entro dieci giorni. Sarà proprio Percy a dover indagare sull'innocenza di Poseidone, dio del mare e padre perduto, che l'ha generato con una donna mortale facendo di lui un semidio. Nuove gesta e antichi nemici lo aspettano, e non saranno solo lo sguardo di Medusa e i capricci degli dei a ostacolare la ricerca della preziosa refurtiva, ma le parole dell'Oracolo e il suo oscuro verdetto: un amico tradirà, e il suo gesto potrebbe essere fatale… Gli dei dell'Olimpo sono ancora vivi.

Parlare di Percy Jackson è come parlare del Sacro Graal, è una serie molto amata dai ragazzi e il fatto che questo primo libro non mi abbia entusiasmato quanto mi aspettassi, mi è piuttosto dispiaciuto. 

Percy, dodicenne problematico, è abituato a passare da una scuola all'altra perché gli accadono continuamente cose strane, che lo allontanano dagli altri ragazzi della sua età. 
Alla Yancy, però, il ragazzo si sente relativamente tranquillo: ha per la prima volta un vero amico, Grover, e un professore che crede in lui, nonostante i suoi voti siano discreti.
Durante una gita, Percy finisce per scatenare le ire della professoressa Dodds che d'un tratto si trasforma in una creatura alata, terribile e famelica, una Furia. 
Alle domande del ragazzo non ci sono risposte, come se non avesse rischiato la vita, come se avesse inventato tutto. 
In realtà, Percy è un semidio, figlio di un dio della mitologia greca, ancora vivo e vegeto e una donna mortale, la sua adorata mamma. 
Sarà proprio quest'ultima a costringere Percy per il suo bene a raggiungere il Campo Mezzosangue, dove si allenano i figli delle divinità e si preparano ad affrontare una realtà fatta di pericoli e mostri. 
La storia prende piede proprio dall'arrivo del giovane al campo e si movimenta nel giro di un capitolo. Percy, con l'aiuto di Annabeth, figlia di Athena e Grover, in realtà un satiro custode, inizierà la sua personale impresa per scongiurare una guerra tra cielo e mare, tra Zeus e Poseidone. 
Il romanzo migliora pagina dopo pagina, soprattutto grazie alle peripezie simpatiche ed eccentriche che la squadra affronterà nel corso del suo cammino. 
Riconosco a Riordan una buona tecnica narrativa: grazie all'uso della prima persona e al sarcasmo più o meno latente, tiene incollato il lettore, soprattutto quello più giovane. 
Tuttavia, ho trovato che tutto fosse 'troppo' facile. E' vero che i ragazzi incontrano diverse difficoltà, ma sono ostacoli molto facili da aggirare. 
A Percy risulta quasi semplice combattere contro Ares, il dio della guerra, riportare la Folgore a Zeus e conoscere il suo vero padre.

Mi aspettavo un eroe, ma il ritorno del Prescelto, della profezia e della compagna intelligente e so tutto io, mi ha ricordato inevitabilmente Harry Potter. 
I richiami sono evidenti per quanto l'autore abbia reso Percy un personaggio più carismatico e divertente del mio amato sopravvissuto. 

Percy, infatti, è un personaggio a cui non puoi non affezionarti, è un ragazzo buono, leale, un amico generoso, che non lascia mai indietro nessuno. 
E' coraggioso, determinato e tenero nei suoi affetti. 
Ho apprezzato anche Annabeth, il suo desiderio di mostrarsi intelligente agli occhi della madre, la costante insicurezza e la sua forza d'animo.

Il vero punto dolente è comunque la mitologia greca: i racconti degli dei sono accennati e anche in modo piuttosto superficiale, senza dare profondità a quelle storie che ancora oggi adoriamo sentir raccontare. 
Mi rendo conto che essendo un libro per ragazzi fosse la soluzione migliore, ma da adulta riesco a riconoscere più facilmente difetti che magari tempo fa non avrei riscontrato. 
Sono comunque curiosa di continuare la storia, soprattutto perché sono stati gettati i semi per un rapporto che sa d'amore. 
In definitiva, credo sia un ottimo libro per ragazzi, godibile e leggero. 

Verdetto: Stuzzicante


E voi? Avete letto Percy Jackson? Vi è piaciuto? 

Un bacino, 
Cris






giovedì 4 marzo 2021

Review Party: Heartstopper 3 di Alice Oseman

Buongiorno lettori, come state? Il 2 marzo è uscito il terzo volume di Heartstopper, una graphic novel dolcissima che sta appassionando i lettori di tutto il mondo. 


Charlie non avrebbe mai pensato che Nick potesse ricambiare il suo sentimento, ma ora sono ufficialmente fidanzati, e Nick ha anche trovato il coraggio di dirlo a sua madre. Ma ora deve dirlo anche agli altri; e la vita non è sempre semplice, anche se hai accanto qualcuno che ti ama. "Heartstopper" parla di amicizia, amore, lealtà, salute mentale. Unendo le storie private di Nick e Charlie, finisce per parlarci di qualcosa di più grande, che interessa tutti noi.

Heartstopper ci aveva lasciato con Nick e Charlie alle prese con la consapevolezza del loro sentimento e in particolare con l'accettazione di qualcosa di inaspettato, un'emozione nuova da spiegare a se stessi.

Ma non è l'unico ostacolo da affrontare. Dire agli altri che si ama una persona diversa da quella considerata 'canonica' dalla società fa paura. Si temono i giudizi, le rivalse, le prese i giro e si finisce con il non riuscire a vivere serenamente il rapporto. 
Questo è il tema principale del nuovo appuntamento con la graphic novel: imparare a gestire le opinioni degli altri, cercando di farcele scivolare addosso, vivendo il momento, stando accanto agli amici e superando la nostra insicurezza. 

Gran parte del volume si svolge in gita a Parigi ed è una cosa che ho adorato, sia perchè la città è bellissima sia perchè mi è sembrato di rivivere quei momenti spensierati dei viaggi scolastici insieme agli amici. 
Proprio l'amicizia assume un ruolo rilevante e vediamo scene di vita quotidiana di alcuni personaggi secondari che riempiono la storia e emozionano quanto Nick e Charlie. 

Sebbene abbia adorato questa graphic novel, l'ho trovata un po' sottotono rispetto alle precedenti. Credo che sia perchè il bello di quando si racconta una storia delicata come questa sia l'inizio, lo sbocciare di un sentimento e la scoperta della propria sessualità.
Questo volume invece si concentra sul rapporto con l'esterno e con gli amici e su quanto questo possa influenzarci. Naturalmente è un tema comunque importante perché nella società di oggi è facile sentirsi condizionati a un certo tipo di esistenza, solo perché già preconfezionata.
Mi è parso inoltre che Alice Oseman abbia preparato il terreno per parlare di disturbi alimentari: mi terrorizza e allo stesso tempo mi rende felice che si affronti un elemento così doloroso in una storia che arriva ad adulti e ragazzi. 
Scardinare la perfezione, normalizzare i difetti, dare rilievo alla salute mentale è ciò di cui abbiamo bisogno.

Nick e Charlie meritano tutto l'amore del mondo e con le loro ansie, le loro insicurezze, i loro sentimenti hanno fatto centro ancora una volta nel mio cuore.

Verdetto: Dipendente


Passate anche dalle altre ragazze e fatemi sapere se leggerete questa storia!
Un abbraccio, 
Cris


mercoledì 3 marzo 2021

Recensione: 'Il regno di rame' di S.A. Chakraborty

Buongiorno cari lettori, finalmente in libreria è uscito il seguito de 'La città d'ottone'. Se come me avete amato il mondo creato dall'autrice, l'atmosfera orientale e i richiami alla cultura musulmana, allora amerete questo secondo capitolo della trilogia di Daevabad.


La vita di Nahri è cambiata per sempre nel momento in cui ha accidentalmente evocato Dara, un misterioso jinn. Fuggita dalla sua casa al Cairo, si è ritrovata nell’abbagliante corte reale di Daevabad, immersa nelle cupe conseguenze di una battaglia devastante, e lì ha scoperto di aver bisogno di tutto il suo istinto truffaldino per sopravvivere.

Anche se accetta il suo ruolo ereditario, sa di essere intrappolata in una gabbia dorata, controllata da un sovrano che governa dal trono che una volta apparteneva alla sua famiglia: basterà un passo falso per far condannare la sua tribù.

Nel frattempo, Ali è stato esiliato per aver osato sfidare suo padre. Braccato dagli assassini, è costretto a fare affidamento sui poteri spaventosi che gli hanno donato i marid. Così facendo, però, minaccia di portare alla luce un terribile segreto che la sua famiglia ha tenuto nascosto a lungo.

Intanto, nel desolato nord, si sta sviluppando una minaccia invisibile. È una forza capace di portare una tempesta di fuoco proprio alle porte della città. Un potere che richiede l’intervento di un guerriero combattuto tra un feroce dovere a cui non potrà mai sottrarsi e una pace che teme di non meritare mai.

La città d'ottone mi era piaciuto ma con riserva, avevo trovato infatti che la narrazione fosse piuttosto lenta sebbene dovuta alla spiegazione di un mondo come quello di Daevabad piuttosto complesso. 
Il regno di rame si spoglia di questa debolezza e affascina il lettore che non riuscirà a staccarsi dalle pagine nonostante la mole del libro. 
La storia segue il punto di vista dei tre protagonisti incontrati già nel primo volume: il principe Ali, ormai esiliato nel deserto geziri e costretto a guardarsi le spalle dai sicari del padre; la Banu Nahida Nahri, guaritrice e promessa sposa dell'emiro Munthandir e il guerriero Ashfin Dara. 

La storia riprende cinque anni dopo la fine degli eventi e sia Ali che Nahri conducono una vita appartata, lontana dalla politica del palazzo perché soggiogati dalle minacce e dal potere di Ghassan.
Nahri è la moglie dell'emiro e come tale, deve rispettare gli obblighi coniugali, ma trascorre gran parte del tempo a lavorare nella sua infermeria e curare i malati, oltre che a guidare i daeva nel Tempio. 
Ali, il principe escluso, vive in un piccolo villaggio geziri, Bar Nebit, presso il quale ha instaurato un rapporto di amicizia e lealtà, costruendo canali di irrigazione approfittando di ciò che gli è successo nel lago della sua patria. 
Quando, attraverso uno stratagemma piuttosto ingegnoso, il ragazzo è costretto a tornare in città, le cose diventano molto più movimentate, sia a palazzo che fuori. 

La rivalità tra le tribù e l'odio verso gli shafit hanno messo Daevabad in ginocchio, Ghessan tiene il controllo con il pugno di ferro mentre si verificano gravi soprusi e ingiustizie. 
I suoi stessi soldati sono sprovvisti di armi e di giuste razioni, la situazione è sull'orlo del baratro. 
Senza contare che le imprese del principe, lo rendono decisamente benvoluto rispetto all'erede al trono, aspetto che incrina ancora di più il rapporto tra i fratelli Qatani. 

Ugualmente complicato è il rapporto tra Ali e Nahri che dopo la morte di Dara sono addolorati e distanti. 
Quando però i ragazzi scoprono di avere un progetto in comune, qualcosa che potrebbe avvicinare popoli da anni in conflitto, la loro amicizia rifiorisce e si fa sempre più forte, lasciando immaginare che possa esserci qualcosa di più. 

Dara, scomparso per mano di Ali, ritorna più forte che mai grazie a un nuovo personaggio che nell'ombra meditava vendetta contro la famiglia reale. In questo nuovo scenario, nulla è scontato: tradimenti, morte, sofferenza attraversano tutto il romanzo, regalando uno scenario che sicuramente tiene il lettore con il fiato sospeso. 

Rispetto al primo romanzo che svolgeva soprattutto una funzione introduttiva, Il regno di rame rappresenta una vera bomba ad orologeria. Grazie ai diversi punti di vista, il lettore è trascinato nella guerra secolare dei jinn, negli scontri tra tribù ormai pronte a tutto per ottenere il potere. 
Senza contare che vengono distribuiti indizi parziali su verità scomode non ancora del tutto svelate, mettendo in crisi molte delle consapevolezze dei protagonisti. 


Questo libro è maturo, è appassionante e complesso: gli intrighi, la vendetta, le cospirazioni sono descritti con costanza e sapienza. 
Nonostante le seicento pagine, non sono stata capace di staccarmi. Come lettrice ho potuto sentirmi parte integrante della solitudine di Nahri, dei dubbi di Dara e della confusione di Ali e questo mi ha consentito di avvicinarmi ai personaggi, di empatizzare con loro.

Tornando per un attimo al worldbuilding, credo che apprezzerete molto questo secondo volume: anche se gran parte dell'azione si svolge a Daevabad, in realtà grazie ad alcuni passaggi e ad alcuni personaggi secondari, scopriremo molto di più sia sulle tribù geziri e ayanlee sia sul mondo fuori dalla magica città dei jinn. 

Il finale è stato superlativo, tutto il romanzo è un preludio a questo grande colpo di scena: la trappola è scattata, la morte è arrivata a destinazione eppure Nahri si è dimostrata incredibilmente coraggiosa, con un cuore puro e nobile, una donna intelligente e sagace da cui mi aspetto grandi cose nel finale di serie. 


Ultimo argomento di questa appassionata recensione riguarda la ship, se nel primo romanzo Nahri e Dara mi sono apparsi endgame, qui le cose si fanno decisamente più complicate. 
Credo che dopo tutto ciò che è accaduto tra loro, Nahri meriti un amore gentile e vero come quello di Ali, la cui convinzione nel negare i suoi sentimenti mi ha provocato tanta tenerezza.

Abituato a una vita come arma di suo fratello, non si era mai permesso di sognare qualcosa di più. Eppure, il suo cuore palpita quando Nahri è vicina e la sua bellezza lo fa accaldare e provare sentimenti contrastanti. Nahri è prima di tutto sua amica e farà di tutto per proteggerla. E' così romantico. 

Come avrete capito, ho letteralmente amato questo romanzo. 
Spero che sia lo stesso anche per voi!

Verdetto: Assuefatto