lunedì 30 dicembre 2019

Best Books 2019

Buongiorno lettori, come state? 
Come sono andate le giornate di vacanza di Natale? Avete letto o guardato qualche serie TV?
Domani sarà l'ultimo giorno del 2019 e non potevo non chiudere in bellezza proponendovi la classifica dei migliori libri che ho letto. 
Ho letto ben 118 libri, ho avuto non poca difficoltà a scegliere i miei preferiti quindi ho deciso di dividere in categorie la mia classifica personale. 

                                                        Best Romance


Ho letto trentuno romance nel 2019 e per la prima volta da tempo, gran parte degli stessi è stata una delusione. Libri da tre stelline o dalla trama insignificante, ma tra tanti il libro della Hoover mi ha rapito il cuore. 
Ho apprezzato che questo romanzo si sia concentrato sull'amore dopo il suo inizio, quando non è più tutto rose e fiori, ma quando si devono affrontare i problemi della vita. 
Non potevo escludere da questa lista L'ultimo bacio di Bianca Marconero. 
Bianca è senza riserve la mia autrice preferita e in questo romanzo, come anche in Un maledetto lieto fine, ho potuto leggere una storia in cui l'amore è il protagonista, descritto così come io lo vivo. 


Best Chick-Lit

Felicia è la scrittrice chick lit dell'anno. Con i suoi due romanzi La verità è che non ti odio abbastanza e Due cuori in affitto, si è confermata una certezza per storie romantiche ma frizzanti e divertenti. Leggera ma emozionante. 
Il mio preferito finora, assieme a Una Cenerentola a Manhattan, è il suo ultimo lavoro che  mi ha portato in una New York sfavillante in compagnia di una Lexi diversa e più matura. 


Miglior Ya Fantasy


Degli oltre quaranta fantasy che ho letto, gran parte sono young adult. Sono quasi tutti libri di grande pregio che mi hanno fatto conoscere storie stupende, dunque la scelta è stata più difficile di quanto immaginassi.C'è stata una sola trilogia che mi ha fatto innamorare e dare cinque stelle ad ogni volume ed è The winner's Curse di Marie Rutokski. 
Penso che sia fin troppo sottovalutata, colpa anche di una CE che non si è impegnata affatto per promuoverla, ma merita sotto ogni punto di vista: worldbuilding, caratterizzazione dei personaggi e la parte romance che, seppur solo accennata, è divampante come fiamma viva. 


Miglior NA fantasy


Nonostante Nevernight abbia per protagonisti dei ragazzi di circa diciotto anni, quindi potrebbe rientrare nei young adult, per contenuti (violenza, sesso esplicito) penso che sia più giusto inserirlo nella categoria dei new adult (cioè per adulti). 
E' stata una trilogia su cui non avrei scommesso nulla ma che invece mi ha colpito per la crescita dei personaggi e per l'originalità della storia. 

Miglior Graphic Novel


Ho letto diverse graphic novel, è un nuovo modo di leggere che mi affascina e che si sta conquistando larga parte della mia libreria. 
Saga, in special modo, mi ha impressionato per la sua infinita attualità: la guerra che scatenano i pregiudizi e la necessità di combatterli con l'amore. 

Miglior Libro Storico


Madeline Miller ha un modo di narrare la mitologia greca affascinante, riscrive il mito ma lo modernizza, lo rende vivo, reale. 
In Circe, a differenza de La canzone di Achille, sentiamo la pena di Circe per essere diversa, per essere una strega, per essere stata vessata, maltrattata e per avere a sua volta causato e inflitto dolore. 
E' sempre stata una figura eccentrica ma la penna della Miller l'ha resa così umana e vera che mi ha toccato con ogni pagina. 

Miglior finale di serie


Quando ho dato un'occhiata alla lista dei libri letti quest'anno, ero sicura di non aver finito alcuna serie ma anzi, di averne solo iniziate di nuove. 
Invece, mi sbagliavo: è stato l'anno di Tempesta di guerra, di Regina dell'aria e delle Tenebre, di Regina di Cenere, di Alba Oscura, di Champion. 
Finali indiscutibilmente belli ma talvolta dolce amari: vuoi perché non abbastanza approfonditi, vuoi perché non ho compreso alcune scelte narrative dell'autore, vuoi perché desideravo a tutti i costi un lieto fine. 
Per questo motivo, ho deciso di premiare un libro che invece è rimasto fedele a se stesso, alla propria storia, ai propri personaggi e che, nonostante le imperfezioni, ha saputo chiudere al meglio il cerchio. 

Sorpresa del 2019


Molti non saranno sorpresi di vedere premiata in questa categoria Leigh Bardugo: lo ammetto, Sei di Corvi mi era piaciuto, era oscuro, interessante, aveva buone premesse soprattutto merito di una grande squadra ma è stato con Il regno corrotto che mi ha davvero conquistato. 
Un libro difficile, complesso, cattivo per certi versi ma intenso ed emozionante. 
Grazie a questa duologia, ho incontrato un personaggio iconico, nel quale mi sono sentita perfettamente rispecchiata e che possiede energia, carattere, generosità. Un'eroina: Nina Zenik. 

Miglior Libro dell'anno


E finalmente ci siamo. Scegliere il migliore libro dell'anno è stato molto più semplice del previsto. 
Il priorato dell'albero delle arance per la sua mole mai noiosa nè scontata, per il suo worldbuilding particolare, costruito ad arte, per i suoi narratori intriganti e sfaccettati, per la sua storia e per la sua estrema originalità non ha mai avuto rivali per raggiungere il podio. 
Un libro incredibile che tutti dovrebbero leggere. 

Finalmente ce l'ho fatta! Spero che anche voi non vi siate annoiati e siate arrivati fino alla fine del post. 
Vi auguro un buon anno e ci rileggiamo il primo gennaio con i buoni propositi per il 2020. 

Un abbraccio e tanti auguri, 
Cris


















venerdì 20 dicembre 2019

Review Party: 'Ama i tuoi silenzi' di Susy Tomasiello

Buona sera a tutti lettori, oggi vi porto una recensione speciale, perché si tratta del romanzo di una mia cara amica e blogger, Susy Tomasiello. 


Bea vive nel suo mondo fatto di silenzi, ma non perchè non ami parlare, fin dalla nascita le è stato diagnostico un grave handicap: non può sentire.  Riesce a percepire i suoni solo attraverso l'apparecchio acustico che porta alle orecchie. Usa il linguaggio dei segni per farsi capire o talvolta legge le labbra. La sua è un'esistenza tranquilla, ha accettato il suo handicap ed è serena. Almeno finchè Axel non appare nella sua vita e le fa capire che nella sua esistenza quasi perfetta manca qualcosa: l'amore. Ma potrà Axel riuscire a scalfire quel muro che Bea ha costruito per sentirsi al sicuro? E riuscirà Bea ad aprire il suo cuore a qualcuno che è estraneo al suo mondo?


Bea è una ragazza di sedici anni, nata con una caratteristica che la rende diversa: non può udire suoni o rumori e nonostante utilizzi un apparecchio acustico, talvolta la sua vita è resa difficile dalla confusione, dalla folla e da coloro che ritengono la sua specialità una mancanza. 
Un giorno, alla fermata, incontra Axel, un ragazzo dolce e comprensivo che le apre le porte dell'amore. I due diventano inseparabili e tra un'incomprensione ed un equivoco, cresce un sentimento forte, che come un fiore richiede pazienza e impegno e che talvolta può persino far soffrire. 
Ho trovato Bea una ragazza ben descritta perchè ha le paturnie, le preoccupazioni, i sentimenti che io stessa avevo da ragazzina, quando mi sono trovata a discutere con delle amiche che mi prendevano in giro o quando ho avuto le prime discussioni con il mio fidanzatino. 
Axel è un vero principe azzurro: bello, dolce e gentile. Un cavalier servente sin dalla prima apparizione, che me l'ha reso immediatamente simpatico. 
Una grande emozione per me ha rappresentato leggere di luoghi che conosco e vivo di persona: via Cilea, via Kerbaker, la caffetteria e la gelateria citati sono dei luoghi meravigliosi nei quali ambientare il romanzo. 
La mia Napoli è d'altronde uno scenario d'eccezione. 
Nonostante la storia si legga in un soffio, merito di uno stile estremamente semplice, penso che la stessa avrebbe necessitato di un maggiore lavoro di integrazione per inspessire dialoghi e personaggi. Nonostante siano dei ragazzini, ho riscontrato infatti che alcune frasi siano ripetute e dei pensieri siano espressi in doppio, cosa che a volte mi ha reso più noiosa la lettura.
Ciononostante, Amo i tuoi silenzi si colloca in un ambiente, quale quello delle malattie e degli handicap, non troppo battuto e leggere di come una ragazzina possa conquistare la fiducia in se stessa e raggiungere la felicità mi ha emozionato. Credo che un libro del genere sia perfetto per i giovani e che possa aiutarli ad avere un approccio al diverso rispettoso e sincero. 

                                                      Verdetto: Stuzzicante!




 

venerdì 13 dicembre 2019

5 film natalizi che riguardo ogni anno| 5 cose che...

Buongiorno lettori e bentornati nella rubrica delle 5 cose che...Christmas edition!
Ormai manca davvero pochissimo a Natale, quindi è bene tuffarsi nell'atmosfera, per questo oggi parliamo di film natalizi che rivedo ogni anno!

                                                    Miracolo sulla 34 strada



Questo è il mio film di Natale del cuore, ha un significato bellissimo e ci recitano due attori che adoro: la ragazzina che faceva anche Matilda sei mitica, altro film della mia infanzia, e l'unico uomo che mi pareva davvero Babbo Natale. 


Mamma ho perso (e poi riperso) l'aereo


Il film che tutti ma proprio tutti conoscono e che ci faceva ridere da bambini e ci riporta indietro con la memoria al momento in cui si scartavano i regali. 
Kevin sarà sempre il simbolo di ogni Natale. 

Family Men


Un must intramontabile, più serio rispetto ai due precedenti, ma ugualmente significativo e bellissimo. 
Sulla falsariga di un Mr Scrooge più giovane, l'altra faccia della solitudine. 


...E fuori nevica!


Commedia del napoletano Vincenzo Salemme, rappresenta per casa il momento delle risate per eccellenza. Grazie a Cico e a battute intramontabili, è nel cuore di tutti noi.
(Se non lo conoscete, recuperatelo, ma non il film, la commedia!)



Anastasia


Feste e balli, fantasia
E' il ricordo di sempre
Tu, con me, amor mio
Quando viene Dicembre...
Lei è la regina di Dicembre, ma in generale di tutti i cartoni, la mia preferita di sempre.
C'è qualcuno che non ha letto la citazione cantando?

Bonus new entry: Klaus


Film d'animazione Netflix uscito nel 2019, è un film perfetto tra vecchia e nuova animazione e ha le vibes dei grandi classici, scalda il cuore ed emoziona ridando auge al buon mito di San Nicola. 

Per oggi ho finito, quali sono i vostri film natalizi imperdibili e che rivedete ogni anno? 

Bacini, Cris







mercoledì 11 dicembre 2019

Blog Tour: 'Finale' di Stephanie Garber | Intervista doppia a Tella e Sella

Buongiorno lettori e buon mercoledì, la settimana scorsa è uscito uno dei finali di serie che attendevo di più e in attesa di parlarvene, vi propongo una simpatica intervista doppia a Donatella e Rossella, le due protagoniste del mondo di Caraval. 



Benvenute ragazze su Chronicles, il mio angolino fatto di storie e di racconti.

Sella: E' un piacere essere qui. 
Tella: Dove c'è divertimento, ci sono io!

I miei lettori vogliono conoscervi meglio...Siete due ragazze molto diverse con caratteri e indole all'opposto ma il vostro legame è forte e intenso. Quanto è importante avere una famiglia unita?

S: La mia famiglia è sempre stata mia sorella. Nostro padre è un uomo burbero e crudele e quando Paloma ci ha abbandonate, è diventato anche peggio. Siamo sempre state noi due contro il mondo e non sarei quella che sono oggi se non avessi avuto accanto Donatella, siamo come il sole e la luna ma il nostro affetto colma il cielo che ci separa. 

T: Rossella si è presa cura di me, per proteggermi ha sacrificato tanto, ha sempre messo la mia felicità al primo posto e anche se sono avventata e ribelle, farei lo stesso per lei. 
Questo significa essere uniti, questo è avere una famiglia. 

Qual è l'oggetto a cui siete più affezionate?

S: Il vestito che indosso oggi e che ho ricevuto durante il primo Caraval. Amo il fatto che legga le mie emozioni e riesca ad esprimerle meglio di quanto io possa o riesca a fare a parole. 

T: Lo scrigno di Paloma. So che nostra madre ci ha abbandonate ma sono certa che ci amasse, che ci sia una spiegazione e quindi voglio poterla ricordare. E' ciò che ci resta di lei. 

Sia il vestito che lo scrigno sono oggetti intrisi di magia, che nella vostra vita ha un ruolo particolare. Come la descrivereste in tre aggettivi?

T: Inebriante, misteriosa, affascinante...
S: Tella, non stai descrivendo la magia ma colui che la detiene o sbaglio? Sembra proprio che parlassi del maestro di Caraval... 
Per me, la magia è seducente, pericolosa, ingannevole...

Rossella, stai forse parlando di Julian, l'artista di Caraval che ti ha rubato il cuore? Domanda scottante, ma sono curiosa: siete innamorate?

S: Julian è speciale, ma inaffidabile. Si è preso gioco di me e dei miei sentimenti e non so proprio se fidarmi di lui sia la scelta giusta. Non vederlo e non sentirlo mi angustia, la sua assenza è come una lama...Questo è amore?

T: A volte mi chiedo come faccia a negare i suoi sentimenti persino a se stessa.
Sono assolutamente innamorata di Legend. E' folle, è il signore dell'illusione, della magia, delle avventure, mi ha allontanato e lasciato andare ma nei miei sogni, è tutto ciò che voglio, e anche di più. 

Parole appassionate, tipiche delle sorelle Dragna. Un pericolo, tuttavia, incombe sulla vostra felicità e su quella di Valenda: i fati sono svegli, chi temete più di ogni altro?

T: La Regina Non- Morta. Il suo ultimo attacco mi ha quasi uccisa, è crudele e spietata, sa come far male. 
S: La Stella Caduta. E' il fato più potente ed era legato a nostra madre, penso che possa rivalersi su me e Donatella, ma non lo permetterò. 

Sono sicura che andrà tutto bene, in bocca al lupo ragazze. Grazie per essere state qui e buona fortuna!

Ai miei lettori, grazie per aver partecipato all'intervista. Ci leggiamo presto per la recensione e ricordate, non è mai ciò che sembra...
Baci, Cris

venerdì 6 dicembre 2019

5 regali che vorrei sotto l'albero| 5 cose che...

Buona sera lettori!
Finalmente torna sul blog la rubrica delle 5 cose che, oggi si parla di regali. 
E' come compilare una personale letterina a Babbo Natale.


Caro Babbo Natale, 
nonostante le festose decorazioni e il mio sforzo per sentire dentro la magia del Natale, 
quest'anno sarà un po' più difficile chiedere un regalo. 
Aver perso mio padre ha portato via gran parte della gioia di questo giorno e il mio desiderio più grande sarebbe poterlo abbracciare di nuovo, sentire la sua voce, vederlo aiutare la mamma con il pranzo di Natale, sentire le assurde canzoni che metteva quando si svegliava, preparargli il caffè. 
Vivere la mia vita avendolo ancora accanto. 

So che questo è impossibile, ma non ho tanti altri desideri. Proverò ugualmente a immaginare qualcosa di bello da desiderare: 

1) Harry Potter e il calice di fuoco in edizione illustrata: impossibile non desiderare questo gioiellino per la mia collezione di Potterhead.


2) Pokemon Spada e/o Scudo, anche se in realtà non ho la Switch quindi sarebbe impossibile giocare xD Amo i Pokemon, li seguo da bambina e per me sarebbe fantastico poter giocare ancora.

3) Un viaggio a Firenze con la mia migliore amica. Desidero andare da tempo vedere questa meravigliosa città con la mia partner in crime preferita!


4) Sono una collezionista di Funko Pop, specie Disney e Harry Potter, per cui qualsiasi arrivo sarebbe ben gradito!
Questo è bellissimo ed introvabile!


5)  L'ultimo desiderio sarebbe vedere mia mamma di nuovo felice, anche solo una volta, anche solo per una battuta, anche solo per una uscita fuori. 

Spero che questo post non vi sia sembrato troppo malinconico, vi abbraccio
Cris





To Be Read Challenge - TBRC 2020



Buongiorno lettori, buon venerdì!


Finalmente è arrivata sul blog la nuova Challenge per il 2020, che Ilaria di Airals World ed io abbiamo preparato ben tre mesi fa. 
Non guardate me, la mia alleata ama giocare d'anticipo!
Per il prossimo anno, abbiamo deciso di toccare un tasto dolente per noi lettori - o dovrei dire accumulatori compulsivi! - cioè l'infinita TBR. 


Quante volte abbiamo promesso di leggere un determinato libro per poi abbandonarlo a se stesso? Quante volte abbiamo ripulito la libreria e ci siamo resi conto di avere più libri da leggere che libri letti? 
A me è capitato spesso perché complici le nuove imperdibili uscite, i libri meno recenti sono finiti a prendere polvere. 

Così, quest'anno i protagonisti saranno proprio loro!

Come funziona?

  • Abbiamo scelto 12 temi, ciascuno per ogni mese che sarà estratto di volta in volta. A questo tema vi abbineremo un titolo, ma non sarete vincolate al nostro libroPotete leggere qualsiasi libro inerente al tema, a patto che sia nella vostra TBR da almeno tre mesi (Esempio. Per gennaio, il libro deve essere nella vostra libreria da agosto. Se è da settembre, no).

  • Ad ogni libro verrà dato un punteggio. 
  • Se libro è quello da noi consigliato, verrà assegnato un valore di 0,75 punti
  • Se il libro letto è una vostra scelta, il valore assegnato è 0,5 punti.
Come ci si iscrive?

Scrivete qua sotto nei commenti la vostra mail e vi manderemo il link Telegram per il gruppo. Oppure contattateci direttamente sulle nostre pagine Instagram e vi daremo il link.

Qual è il premio?

La Challenge nasce come un modo per sfidare se stessi e in questo caso, ha l'utilità di svuotare la libreria dai volumi che non sembrano mai avere il loro momento. 
Tuttavia, per rendere più ghiotta la competizione, abbiamo un regalo per voi. 
Chi avrà accumulato più punti, riceverà un buono da 10€ da usufruire dove vuole. Libri, giocattoli, libri, cover, libri, pentole, libri. Insomma, come vuole, ma libri è più bello.

Spero che partecipiate anche quest'anno, se avete domande, scrivetemi pure! 
Un abbraccio, 
Cris

mercoledì 4 dicembre 2019

Recensione: Il priorato dell'albero delle arance dii Samantha Shannon

Buongiorno lettori, oggi sul blog parliamo di uno dei romanzi più acclamati dell'ultimo anno, candidato ai Goodreads Choice Awards ed edito in Italia in una edizione bookporn dalla Oscar Vault. 


LA CASATA DI BERETHNET ha regnato sul Reginato di Inys per mille anni. Ora però sembra destinata a estinguersi: la regina Sabran Nona non si è ancora sposata, ma per proteggere il reame dovrà dare alla luce una figlia, un’erede. I tempi sono difficili, gli assassini si nascondono nell’ombra e i tagliagole inviati a ucciderla da misteriosi nemici si fanno sempre più vicini. A vegliare segretamente su Sabran c’è però Ead Duryan: non appartiene all’ambiente della corte e, anche se è stata istruita per diventare una perfetta dama di compagnia, è in realtà l’adepta di una società segreta e, grazie ai suoi incantesimi, protegge la sovrana. Ma la magia è ufficialmente proibita a Inys.

Al di là dell’Abisso, in Oriente, Tané studia per diventare cavaliere di draghi sin da quando era bambina. Ma ora si trova a dover compiere una scelta che potrebbe cambiare per sempre la sua vita. In tutto ciò, mentre Oriente e Occidente, da tempo divisi, si ostinano a rifiutare un negoziato, le forze del caos si risvegliano dal loro lungo sonno.

Questo romanzo, a mio avviso, si è guadagnato lo scettro di romanzo migliore dell'anno.
Non sono un'amante dell'epic fantasy, non ho mai letto nulla di Tolkien nè mi sono mai trovata con un mattone di queste dimensioni tra le mani, eppure, superati i primi dubbi iniziali, per me leggerlo è stato come una droga. 
Il romanzo si divide tra Oriente e Occidente, in conflitto tra loro, ed è raccontato da quattro punti di vista differenti: Ead, ancella della regina Sabran, discendente della casa di Berethnet, spia mandata a proteggere la sovrana; Tanè, giovane orfana che ha dedicato la sua vita a diventare Guardiano del Mare, a proteggere e combattere accanto al suo drago d'acqua; Loth, erede di un'importante casata nobiliare, spedito nell'Utero del fuoco per una missione suicida e Niclays Ross, anziano alchimista devastato dall'esilio e da una perdita difficile. 
L'aspetto che mi ha entusiasmato di più, una volta entrata nel vivo della storia, è la capcità dell'autrice di descrivere un'ambientazione così ricca: luoghi e posti ricchi di fascino o di morte, leggende, folklore e religioni differenti. 
Il perno principale attorno al quale tutto ruota sono i draghi: i wyrm , guidati dal Senza Nome, sono crudeli e assetati di sangue, desiderano sottomettere la stirpe umana, cominciano a risvegliarsi dopo oltre mille anni di sonno. 
Ma oltre a queste creature malefiche, ci sono altri draghi, i draghi d'Oriente, i draghi dell'acqua, che vivono in serenità con gli umani ed eleggono uno di essi come loro compagno. 
Nonostante la complessità dei punti di vista - a primo acchito, ci paiono tutti scoordinati tra loro - la narrazione diventa sempre più adrenalinica e svela il legame che esiste tra i vari personaggi. 
Essendo uno standalone, questo romanzo ha la sua forza nella coralità: Ead, ma anche Loth e Tanè, sono dei personaggi sapientemente costruiti e caratterizzati in modo che il lettore possa sentirsi a loro vicino. 
Ead, in particolare, è senza dubbio, il mio personaggio preferito. Devota alla sua missione, coraggiosa, saggia e leale, è la protagonista che fa sentire la sua voce più degli altri, merito anche di Sabran, una regina indomita, che pur presentata dalle sole parole della sua ancella, ha saputo incuriosirmi e affascinarmi. In lei, ho visto un grande margine di crescita ed evoluzione, le prime pagine la tacciano come arrogante e viziata, ma alla fine del romanzo, non potremo che adorarla. 
Loth mi ha ispirato soprattutto affetto: per colpa di una diceria, la sua sorte sembra la sola morte, eppure le sue vicende non possono che tenere il lettore avvinto, nella maniacale curiosità di sapere che cosa potrà accadere. 
L'autrice ha trovato un piccolo spazio per inserire una dolce ma discreta storia d'amore e questo ha mandato in tilt la mia parte fangirl.
Devo ammettere che Samantha Shannon ha saputo calibrare tutto a dovere, il rischio che un romanzo così prolisso fosse noioso, eccessivamente descrittivo o torpido, era alto. 
Invece, ho amato ogni singola pagina. 
Sia chiaro, non credo che questo romanzo sia per tutti, la parte iniziale è uno scoglio che stava buttando anche me nello sconforto, ma preso con la dovuta calma, anche pochi capitoli alla volta, sarà un'esperienza meravigliosa in un mondo inclusivo di etnie, religioni e culture diverse e che sento di consigliare a voi tutti. 
La chicca del 2019. 

Verdetto: Assuefatto!


Grazie alla Oscar Vault per la copia in anteprima. 
Un bacino, 
Cris



lunedì 2 dicembre 2019

Review Party: 'Il secondo lavoro di Babbo Natale' di Michele D'Ignazio

Buongiorno lettori, buon lunedì e soprattutto, buon inizio di Dicembre! 
E' tornata quella atmosfera fatta di luci, addobbi, dolci e regali che rende per me questo il mese più bello dell'anno. 
Sono felice che sul blog ci sia proprio la recensione di un libro bellissimo, un volume illustrato di sole 88 pagine che farà sognare grandi e piccini e che consiglio di regalare a Natale anche ai più svogliati. 

Babbo Natale, si sa, è uno stagionale, e gli è sempre andata bene così, finché per colpa della crisi non è costretto a cercarsi un secondo lavoro. Fosse facile! Il cameriere? No, Babbo Natale è troppo grosso e goffo. L'animatore? Troppo vecchio. L'operatore di call center? Non fa per lui. Ma proprio quando sta per perdere ogni speranza, Babbo Natale trova un mestiere perfetto. E scopre che non è mai tardi per realizzare i desideri. I propri, ma soprattutto quelli degli altri.

Ho letto questo splendido libricino in poche ore ed è stata un'avventura fantastica. 
Babbo Natale è un personaggio iconico, con la barba lunga, la giubba rossa e un lavoro stagionale che lo rende felice e durante l'anno vive di passioni come la cucina, guarda le serie TV e cura le sue renne. 
Il tempo, però, corre in fretta e la tecnologia prende il posto del pover'uomo, costretto ormai in bolletta, a trovare una nuova occupazione. 
Ci prova con maldestri tentativi senza risolvere nulla fino a che uno dei lavori più umili del mondo gli svela la bellezza del ricavare la magia dalle cose più semplici. 
Una meravigliosa fiaba che offre diversi spunti di riflessione: l'eccesso al quale può condurci la tecnologia, l'educazione ambientale e come sempre, l'amore. 
Il mito di Babbo Natale è nato perché i bambini si ricordassero di essere buoni, di essere giusti perché sono le condizioni per le quali la vita può premiarti. 
Ricevere dei doni significa portare gioia, ma significa anche imparare a dare priorità alle cose importanti e a desiderare ciò che non è nocivo per gli altri.
Leggendo questo libro, sono stata catapultata in un mondo antico e giovane insieme: la storia di Babbo Natale e delle sue lettere insieme ai temi scottanti dell'attualità di oggi in una favola che vuole insegnare a mantenere quella genuinità e quella meraviglia per le piccole cose di cui i bambini rappresentano il simbolo. 
Un regalo di Natale per grandi e piccini, assolutamente consigliato!

                                                        Verdetto: Dipendente!


Grazie alla Rizzoli per la copia e alle mie amiche di avventura che come sempre mi invitano a esplorare i sentimenti che ho nel cuore con storie degne di nota. 
Passate anche da loro, un abbraccio
Cris





giovedì 28 novembre 2019

Jolabokaflod 2.0

Buongiorno lettori! 
Vi ricordate del meraviglioso scambio natalizio dello scorso anno? Ebbene, è tornato e porta con sè una nuova aiutante di Babbo Natale, la mia cara amica Airals World.



Per chi non conoscesse lo Jolabokaflod, è il periodo dell'anno, di solito tra Settembre e Novembre, in cui le case editrici islandesi pubblicano migliaia di titoli che la popolazione acquista in occasione del Natale. 
Questi libri, scambiati la vigilia di Natale, sono gli accompagnatori silenziosi della notte che trascorre leggendo accanto al camino e mangiando cioccolata. 
Mi è sembrato tutto così magico, un momento di aggregazione e di gioia portato attraverso i romanzi. L’anno scorso è stato davvero bellissimo, seppur con qualche dramma risolto in extremis! Supportata dalla mia amica Ilaria di Airals World abbiamo deciso di riproporlo anche quest’anno, con qualche regola più severa. 

Come funziona?

Coloro che decideranno di partecipare saranno accoppiati a due a due, riceveranno una lista di tre titoli tra i quali scegliere il dono da fare al proprio partner di Natale. 
Se desiderate, potete accompagnare il pacchetto con un cioccolatino o un dolce a vostra scelta. 

Regole per partecipare: 

- Commentate uno tra il post mio e di Ilaria per confermare la vostra partecipazione
- Compilate il form google qui sotto per indicare l'indirizzo di spedizione e i tre titoli desiderati come regali di Natale
(Preciso, a seguito di quanto accaduto l’anno scorso che le persone che forniscono indirizzi incompleti non saranno accoppiati ad altri. E’ il vostro scambio di Natale e non tocca a me reperirvi per farvi ottenere il regalo)

Sono facoltative, anzi, più che regole, sono attestazioni di stima e affetto: 
-Seguire il blog mio e di Ilaria come lettori fissi
-Seguire le nostre pagine Instagram 
- Condividere su Instagram e Facebook l'evento così che possano partecipare tante altre persone!

Quanto tempo dura?


Le iscrizioni aprono oggi e terminano l'8 dicembre. Il 10 dicembre riceverete una mail con l'indirizzo e i titoli desiderati dal partecipanti. Potrete utilizzare come metodo di spedizione Amazon, Book Depository oppure semplice piego di libri ordinario. 

Non mi resta che augurarvi buona fortuna e buon divertimento! 
Cris


mercoledì 27 novembre 2019

Recensione 'Piccole donne'| Piccole donne sul piccolo e grande schermo

Bentrovati lettori, perdonate il ritardo nella pubblicazione di questo post ma non sono stata capace di liberarmi prima.
Oggi parliamo di Piccole Donne, un capolavoro tra i classici della letteratura, a cui la Oscar Vault ha anche donato una nuova veste grafica. 


Divenuta subito un classico, la storia di Jo, Meg, Amy e Beth ha avvinto intere generazioni. Questo volume presenta il ciclo completo dei quattro romanzi.

Piccole donne è un storia che mi ha sempre scaldato il cuore. 
Una famiglia unita, quattro sorelle dal carattere diverso e a tratti incompatibile, disposte per affetto ad essere sempre una il sostegno delle altre. 
Meg, dolce e remissiva, la sorella maggiore, il punto di riferimento per tutte. 
Jo, testarda e impulsiva, generosa e intelligente, la sorella in cui tutti almeno una volta nella vita si sono immedesimati. 
Beth, dolce e ingenua, la sorella più amata. 
Amy, vivace e superba, la sorella creativa, la più folle e determinata. 
Ciascuna di loro ha conquistato lettera dopo lettera un posto nel mio cuore, ma è soprattutto il loro rapporto che mi ha conquistata. 
La meravigliosa sensazione di aver un'alleata con la quale condividere tutte le tue emozioni, la tua intera esistenza.
In questo bellissimo ciclo, la vita delle ragazze si intreccia e le conduce da giovani fino alla vita adulta.
Sono particolarmente legata a questa storia perché il chiasso, i litigi, l'affetto e l'amore familiare mi hanno sempre ricordato la mia famiglia. 
Sono stata fortunata e lo è chiunque abbia la fortuna di poter dire di avere una sorella o un fratello con cui condividere tutto ciò che la vita ci porrà davanti.


Piccole donne è un libro bellissimo e l'hanno sempre saputo anche i produttori cinematografici che ggià nel 1918, quando ancora il cinema non aveva suono, rappresentarono la storia masterpiece di Louisa Alcott.
Il film segnò il debutto di Conrad Nagel, che sarebbe diventato una grande star del cinema muto, che interpretava il ruolo di Laurie Lawrence.
Nonostante non sia una delle trasposizione più famose, ha il pregio di avere un'ambientazione quasi originale perché il film fu girato in parte proprio a casa dell'autrice, a Conrad, in Massachusetts. 

Nel 1933, Piccole Donne tornò sul piccolo schermo con la regia di George Cukor. 
Il film, in bianco e nero, accorpò Piccole donne e Piccole donne crescono, creando una vera e propria pellicola di formazione che, a cavallo tra i ruggenti anni '20 e gli anni '30, voleva lanciare una nuova idea di donna, coraggiosa, ribelle e indipendente come Jo, intepretata da Katherine Hepburn. 
Fu un successo: vinse l’Oscar per la Migliore sceneggiatura non originale ed ebbe altre candidature, tra cui quella per l’interpretazione della Hepburn.


La trasposizione del 1949, come le precedenti, rispetta lo stile e la storia della Alcott, ma viene ricordata soprattutto per l'interpretazione di AMy a cura di Elizabeth Taylor. 
La donna, una vera diva, garantì al film un successo nazionale. 
A differenza del film precedente, in questa pellicola, il registra ha preferito concentrarsi sulle relazioni personali tra i protagonisti piuttosto che sulla psicologia e quindi sulla natura 'formativa' del romanzo. 

A distanza di dieci anni,tra il 1978 e il 1988, vennero pubblicate una nuova serie TV di Piccole Donne per Universal e una serie animata, arrivata in Italia con il titolo 'Una per tutte, tutte per una', la cui sigla è cantata dalla sempreverde Cristina D'avena.
La serie TV ha vinto ben due Emmy e la serie animata, prodotta in Giappone, ha avuto il pregio di saper avvicinare le bambine di tutto il mondo ad un romanzo leggendario, fissando in modo iconico la storia di Jo e delle sue sorelle e conferendogli leggerezza, pur senza dimenticare di approfondire le vicissitudini della famiglia March. 


La versione del 1994 arrivò per volere di una grande icona degli anni'90, Winona Ryder, che desiderò per sé il ruolo di Jo.
Nonostante il cast pregevole, la critica riscontrò nel film una eccessiva leggerezza poichè concentrata sulle dinamiche relazionali più che a quelle sociali. Il film si concentra sul matrimonio di Laurie, sulla contrapposizione di Jo e Amy e sulla identificazione del pubblico femminile nell'una o nell'altra. Manca la contestualizzazione delle ragazze che devono imparare a contemperare la loro natura con gli insegnamenti materni, le regole sociali, le aspirazioni e i sogni. 

Ultima, ma non per importanza, è la nuova pellicola del 2019, in Italia nei primi mesi del 2020. 
Non vi meraviglierà sapere che non ho dubbi che diventerà il mio preferito. 
Nel cast, ci sono due delle mie attrici preferite: Emma Watson che interpreterà Meg e Meryl Streep che sarà zia March.
Sono sicura che questa nuova trasposizione metterà in evidenza tutte le sfumature dell'essere donna, il carattere e lo spirito che governa le sorelle March.


Spero che questo viaggio nel cinema vi sia piaciuto e vi invito a leggere tutti i post delle amiche che mi hanno fatto partecipare a questa bellissima iniziativa. 
Classici come questi sono la culla della nostra esistenza. 


Buona serata a tutti, un abbraccio
Cris