venerdì 23 febbraio 2018

Booklovers Lifestyle #4

Buona sera lettori, scusate se questo post arriva così in ritardo ma sono stata impegnata e ho avuto modo di prendere il pc in mano solo ora, comunque finalmente dopo quasi due mesi torna questa rubrica in collaborazione con la mia amica Ilaria di Airals World.


Per chi non lo sapesse, la nostra rubrica affronta normali problemi che riguardano la vita di una lettrice e fangirl appassionata, vi lascio il primo appuntamento così che vi possiate fare un'idea. 

Oggi l'argomento sono gli Spoiler, ebbene sì, gli odiati momenti in cui per causa propria o di altri hai scoperto una scena importante per lo svolgimento del libro o del film. 
Ilaria è una delle persone che si dice favorevole agli spoiler e ho trovato il suo post davvero interessante perché nonostante la mia posizione sia diametralmente opposta, molto sensate sono le motivazioni alla base del suo comportamento. 

Ora, perché io invece sono per i No Spoiler?
A mio avviso, un libro è una storia che un lettore si immagina sfogliandone le pagine. Una storia ha dei ritmi narrativi, che devono essere rispettati. Non posso saltare parte del contenuto, svelarmi una scena in medias res senza in qualche modo negarmi il piacere di vivere in maniera piena le sensazioni scaturitemi dalla piega che sta prendendo il racconto. 
Scoprire cosa aspetta il personaggio senza leggere il libro o vedere il film significa perdere d'empatia con il personaggio stesso, la sensazione è probabilmente quella che proveremmo a farci predire il futuro. 
Mi piace pensare che la vita sia un disegno del destino, non immutabile, ma sottoposto di continuo alle scelte che assumiamo e ai bivi che prendiamo. 
Durante la lettura, è impossibile non immaginare di essere il personaggio e comprendere, capire cosa spinge quel determinato carattere a comportarsi in un modo piuttosto che in un altro. 
Spoilerare comporta la totale assenza di percezione di questo affiatamento con il personaggio in quanto non rifletti abbastanza sul suo atteggiamento o sulle sue motivazioni. 

Altro motivo per cui preferisco non farmi spoiler è l'autenticità dell'emozione provata nel momento in cui leggo o vedo la scena 'madre' del film. 
Mi piace piangere, disperarmi, ridere o avere gli occhi a cuoricino senza vergognarmi di quello che sto vivendo. I libri hanno la possibilità di condurti in altri mondi, mettendoti estremamente a nudo come essere umano. 
Sapere in anticipo cosa succede in qualche modo può falsare la veridicità delle emozioni provate. 

Mi rendo conto che sia un'opinione estremamente personale e decisamente aleatoria, ma mi piacerebbe sapere anche il vostro parere: preferite conoscere ciò che accade e farvi spoiler o piuttosto concordate con me sulla necessità di rispettare il tempo narrativo della storia?

                                                                                      Per oggi è tutto, bacini Cris

sabato 17 febbraio 2018

Recensione in anteprima. 'Tutto l'infinito del cielo' di Angela Contini

Buongiorno a tutti lettori e buon sabato! Cosa farete in questi due giorni di riposo? Casetta, relax e letture oppure in discoteca a scatenarvi? 
Personalmente stasera e domani  lavoro quindi avrò qualche ora solo per studiare, infatti le letture purtroppo proseguono a rilento. 
Non nel caso del libro di cui vi sto per parlare, l'ho divorato in poco più di due ore ed è stato semplicemente incantevole. Sto parlando del libro che chiude la trilogia del Vermont 'Tutto l'infinito del cielo' di Angela Contini. 



Jordan Peterson è un ricco rampollo che gestisce l’azienda di famiglia, cercando di salvarla dal fallimento a seguito della crisi. Tra gli investimenti in cui Jordan si lancia, c’è un beauty center che vorrebbe aprire al posto della pasticceria della bella e ribelle Mackenzie Morgan, chioma rosso fuoco e cuore irlandese. La ragazza non ha alcuna intenzione di perdere il lavoro per un capriccio di Jordan, così si fa incatenare alla porta della pasticceria per impedirne la chiusura. Quando Jordan arriva sul luogo della protesta, litiga subito con Mackenzie. I due, infatti, sembrano proprio non riuscire ad andare d’accordo, ma dovranno mettere da parte la reciproca antipatia per trovare una soluzione. E il modo migliore per affrontare i loro problemi potrebbe essere proprio la dolcezza…

Lasciatemi dire che Angela Contini è una garanzia. Tanto quanto Anna Premoli o Bianca Marconero, so per certo che se leggerò un suo romanzo, non potrò fare a meno di emozionarmi. 
Questo libro che aspettavo con ansia conclude la serie nel Vermont composta da Tutto la pioggia del cielo (il mio preferito!), Tutte le stelle del cielo (di cui trovate la recensione qui ) e l'ultimo che trovate in libreria dal 22 febbraio, dal titolo Tutto l'infinito del cielo.
Sebbene siano standalone, è emozionante vedere come continua la vita dei personaggi che abbiamo imparato ad amare nelle storie precedenti. 
Non senza un certo pregiudizio, mi preparavo ad odiare Jordan, l'antagonista di Kyle che nel secondo libro non ci aveva certo fatto impazzire per simpatia, ma protagonista di questo ultimo libro. 

Sì, è sexy, e allora? tutti gli uomini stronzi più o meno lo sono. Difficile trovare uno stronzo che sia anche cesso. Sarebbe un accanimento del destino. 
                                                                                                    Mackenzie
In verità, è stato una scoperta: responsabile, serio,ligio al dovere ma allo stesso tempo desideroso di formare una famiglia, di amare ed essere ricambiato senza però deludere le aspettative della sua famiglia. 
L'azienda di famiglia è in difficoltà: la banca non vuole più dilazionare i pagamenti,ciò  spinge Jordan a pensare a un matrimonio di convenienza con Priscilla, una rossa algida e bellissima, figlia proprio del proprietario della banca e che in qualche modo potrà consentirgli di ottenerne i favori. Tutto però si complica quando una rossa peperina e testarda, Mackenzie, si incatena davanti alla cioccolateria cercando di impedirne la vendita. 

Mackenzie è così, quello che le passa per la testa lo fa, senza pensarci troppo. Ha deciso che deve farmi impazzire e ci riesce benissimo. Decido, perciò, di renderle pan per focaccia. 
                                                                                                           Jordan

Insomma, i rapporti non sono dei più rosei, soprattutto perchè Jordan è il motivo per cui mac finirà in mezzo a una strada, a meno che non provino a collaborare. E così, tra un invito a cena e un cioccolatino al peperoncino, i rapporti tra Jordan e Mac passeranno dall'odio profondo a una sincera amicizia. 
Jordan proporrà a Mac un lavoro decisamente remunerativo ma non sarà l'unica cosa con cui dovranno fare i conti.  Li lega, è innegabile, un'attrazione forte sia fisica che mentale.

Un bacio, solo un bacio. Un bacio per volare. Un bacio che si infila nella pelle, tra i capelli, nell'anima. Un bacio di quelli che ti fanno ricordare la prima volta che ne hai dato uno, lo stupore genuino che hai provato, l'arrampicata delle emozioni dallo stomaco al cuore, la meraviglia delle sensazioni simili a un'altalena. Su e giù, su e giù. Un bacio che non somiglia a nessun altro, perchè tutti gli altri li hai già visti, vissuti, sentiti, ma questo...questo no, questo è diverso, nuovo, autentico. 


L'amore non è essere due anime perfette ma due imperfette che trovano l'uno nell'altra a parte mancante. Mac è irruenta, impulsiva e gioiosa. Jordan è sensibile, forte e dolce. 
Due complementari che si uniscono a formare un infinito. Tutto l'infinito del cielo. 
Come sempre, Angela Contini non descrive storie ma emozioni e nonostante il fatto che di romance ce ne siano tanti, nonostante l'odio amore sia un modo standard di iniziare una relazione, l'autrice riesce e renderlo magnifico, nuovo e autentico. 
Ho trascorso due ore con gli occhi a cuoricino, ho segnato più di dieci frasi e non riuscivo a farne a meno. 
Ho volato dalla scogliera con Mac e Jordan, ho assaggiato il cioccolatino allo sciroppo d'acero, ho conosciuto la famiglia della <<strega>> e ho sofferto con loro quando non sono riusciti a capirsi. 
La lettura di questo libro è stata un viaggio tra le papille gustative, tra l'odore del cioccolato e il rosso dei tramonti. 
E' durato il piacere di gustare qualcosa di piacevolmente magico. 

                                                      Verdetto: Assuefatto!

Lui mi afferra per un braccio, mi avvicina a sè, si piega verso il mio orecchio e sussurra: <<Mi togli il fiato, Mackenzie. Potrà anche essere ovvio e scontato, ma è la pura e semplice verità. Mi togli il fiato. Non respiro quanto sei bella.>>
Jordan







venerdì 16 febbraio 2018

Recensione: 'Storia del nuovo cognome' di Elena Ferrante

Buongiorno a tutti lettori, finalmente è arrivato il weekend. Per me non sarà rilassante perché lavoro sia sabato sera che domenica e sicuramente il tempo restante devo trascorrerlo a studiare. Manca pochissimo agli esami, sperando siano gli ultimi!
Comunque, chi di voi mi ha seguito nelle ultime sa che ho letto i primi due volumi della tetralogia di Elena Ferrante e sa che li ho amati. Ho messo in pausa la serie nonostante li possegga tutti in cartaceo perché avevo altre letture da fare e perché mi avrebbe sicuramente tenuta incollata alle pagine senza riuscire a staccarmene, magari perdendo anche qualche passaggio più o meno importante. 
Comunque, oggi recensisco per voi il secondo volume, Storia del nuovo cognome, perciò se non avete letto il primo, fermatevi qui! 


Lila ed Elena hanno sedici anni e si sentono entrambe in un vicolo cieco. Lila si è appena sposata ma, nell’assumere il cognome del marito, ha l’impressione di aver perso se stessa. Elena è ormai una studentessa modello ma, proprio durante il matrimonio dell’amica, ha scoperto che non sta bene né nel rione né fuori. Le vicende dell’Amica geniale riprendono a partire da questo punto e ci trascinano nella vitalissima giovinezza delle due ragazze, dentro il ritmo travolgente con cui si tallonano, si perdono, si ritrovano. Il tutto sullo sfondo di una Napoli, di un’Italia che preparano i connotati allarmanti di oggi. Della trama non anticiperemo niente. Storia e forza della scrittura fanno tutt’uno al punto che ci pare sconveniente guastare al lettore il piacere di leggere sorprendendosi a ogni pagina. Meglio dunque abbandonarsi a Lila ed Elena: conoscerle a fondo, riconoscersi sia nella tendenza alla conformità acquiescente sia nella caparbia determinazione a prendere in mano il proprio destino.
Quante cose si avvicendano in questo secondo volume, veloce e avvincente tanto e più del primo. Lila si è sposata ed è alle prese con un marito che è molto lontano da ciò che pensava fosse, invischiato in loschi traffici tanto quanto suo padre Don Achille, tanto quanto i Solara, gli usurai. Elena ha finalmente compreso che il suo mondo on è tra quelli del rione, ma allo stesso tempo non saprebbe trovare altresì un posto, una persona, un modo per evitare di sentirsi così persa. Quando si rincontrano, Elena erroneamente pensa che la vita di Lila scorra felice tra le mura domestiche ma la verità la piega: Lila viene <<battuta>> quotidianamente e a volte persino costretta a fare l'amore con Stefano, che odia. 
«Capii che ero arrivata fin là piena di superbia e mi resi conto che – in buona fede certo, con affetto – avevo fatto tutto quel viaggio soprattutto per mostrarle ciò che lei aveva perso e ciò che io avevo vinto. Lei naturalmente se ne era accorta fin dal momento in cui le ero comparsa davanti e ora stava reagendo spiegandomi di fatto che non avevo vinto niente, che al mondo non c'era alcunché da vincere, che la sua vita era piena di avventure diverse e scriteriate proprio quanto la mia, e che il tempo semplicemente scivolava via senza alcun senso, ed era bello solo vedersi ogni tanto per sentire il suono folle del cervello dell'una echeggiare dentro il suono folle del cervello dell'altra».

Ci sono anni che passano e storie che si intrecciano, decisioni che metteranno l'equilibrio faticosamente raggiunto in crisi, non ci sarà possibilità di tornare indietro. 
Lila conoscerà l'amore, Elena il tradimento e la rabbia. Dopo un evento particolarmente terribile che lei lascia accadere, Elena cambia definitivamente la sua vita: tornata a scuola, prende il diploma di maturità con il massimo dei voti e viaggia fino a Pisa dove frequenta l'accademia di lettere. Qui si aprirà un mondo nuovo, fatto di gente che sa conversare, che non conosce violenza, che ha rispetto. E per un po' dimentica Lila. 
Lila che diventa mamma, Lila che soffre, Lila che fugge, Lila che è troppo giovane, Lila che è un talento sprecato. Lei lo sa, la maestra Oliviero lo sa, sua madre lo sa, Marcello Solara lo sa. 
Questo libro è denso di azione, di accadimenti importanti: primo fra tutti, la prima vera crepa nel rapporto tra Lila ed Elena, seguita da una ferita sicuramente più profonda. 
Lila è stata fenomenale: il suo carattere impetuoso, irruento e irriverente si piega quando la sua vivace intelligenza le suggerisce un cambiamento di rotta che le sia più vantaggioso. 
E' il libro in cui soffre, in cui piange, in cui viene umiliata in tanti modi possibili ma ha una dignità, una fierezza che non la lascia mai. 
Elena, al contrario, è deprecabile: meschina, bugiarda debole. Ma soprattutto incoerente in uno dei momenti più importanti della sua vita. Non sa chi è, tutto converge su Lila e il lettore non può fare a meno di disincantarsi rispetto alla ragazza diligente e buona come viene descritta. 
Ho trovato intenso oltre che storicamente rilevante il contesto: la leva militare, i residui del fascismo, la distinzione tra case popolari e appartamenti del nuovo 'rione', l'importanza della televisione, la visione patriarcale del tradimento. Infine, il mio argomento preferito: l'idea della cultura, che nel libro e quindi più in generale negli anni '50 e tra le famiglie umili, era eccezionale. Elena riesce a <<salvarsi>> perchè aiutata da una fata turchina che vede in lei un potenziale inespresso. E' l'emblema di quanto sia importante ed essenziale lo studio, il libro, la letteratura. Lila stessa, la nostra amica geniale, dimostra quanto sia intensamente importante lo semplice scambio di opinioni, quanto possa soggiogare le menti o aprire il cuore delle persone. 
Dinamico, emozionante, topico: se possibile, anche migliore del primo. 

                                         Verdetto: Dipendente! (quattro cuoricini e mezzo)


Fatemi sapere cosa ne pensate e aspettatevi un altro post in serata, oggi tocca alla rubrica di Twin Lovers 5 cose che. Sappiate che oggi è un appuntamento che non vedrete l'ora di leggere! 

                                                                                           Bacini, Cris

mercoledì 14 febbraio 2018

Review party: Un amore dolcemente complicato di Miranda Dickson

Buona sera a tutti lettori! Come vi avevo preannunciato stamattina, ecco la mia recensione per il review party di un libro edito Newton Compton, Un amore dolcemente complicato di Miranda Dickson. 
Arrivo un po' in ritardo perchè preparavo la mia prima Red Velvet e mi ha richiesto molto tempo!




Un singolo giorno può cambiare tutto. Nell Sullivan è nota tra i suoi amici per essere la precisina con un “piano quinquennale”. La sua agenda è sempre fitta di impegni e non c’è nessuno in tutta Londra altrettanto organizzato e responsabile. Ma quando si trova senza un lavoro e di nuovo single nello stesso giorno, Nell decide che è arrivato il momento di smetterla di pianificare tutto e cominciare a correre dei rischi. È così che mette insieme i suoi risparmi per concedersi finalmente un viaggio verso la città nella quale tutto è possibile: San Francisco. Neanche il tempo di arrivare, e viene accolta da una variegata e bizzarra ondata di nuove conoscenze, tra cui l’intrigante e bellissimo Max. Molto presto, grazie a loro, comincerà a sentire la città californiana come una seconda casa. Ma, arrivato il momento di tornare a Londra, metterà in valigia anche la nuova Nell, quella più spontanea e rilassata? E la magia di San Francisco continuerà a produrre effetti anche a miglia e miglia di distanza?


Quando Ilaria mi ha proposto di partecipare al review party insieme ad altre fantastiche ragazze non ho potuto che accettare. 
Un amore dolcemente complicato è un libro piacevole con cui trascorrere qualche ora in tranquillità e sognando di viaggiare lontano e dare una svolta alla propria vita. 
Nell è un'assistente al catasto nel comune di Watford in Inghilterra e aspetta da tempo un risvolto nella sua vita. Un giorno, a lavoro, trova un post it giallo lime che effettivamente le darà una notizia sconvolgente ma non quella che immaginava: Aiden, il suo capo, nonchè l'uomo con cui ha una relazione da circa cinque anni tra alti e bassi, non vuole rendere ufficiale la cosa e vivere una importante storia d'amore. Semplicemente le fa l'annuncio di licenziamento. Dopo sei anni, Nell si trova in mezzo alla strada con nulla se non la propria liquidazione. 
Cosa dovrebbe fare? Cercare lavoro? Andare al collocamento? Finire di nuovo a fare un lavoro che non le piace ma che le consente di avere una stabilità economica?
Stavolta, la prevedibile, organizzata Nell sorprende tutti, inclusa se stessa e prenota un viaggio di otto settimane a San Francisco. Un bel po' di distanza tra lei e il suo passato, tra lei e Londra, ma anche tra lei e i suoi cari come la sua migliore amica Vicky e i suoi genitori. 
A San Francisco, pronta ad accoglierla, c'è Lizzie, la cugina con cui è cresciuta e ha trafficato ai fornelli sin da quando era piccola. 
Nell infatti ha un sogno nel cassetto custodito gelosamente, vorrebbe aprire un diner americano che profumi di dolci alla cannella e biscotti fragranti. 
E' proprio questo viaggio a modificare il modo di vedere la vita di Nell, è San Francisco con le sue personalità eccentriche, le sue case colorate e posti d'eccezione come 'Da Annie's' che le mostrano che si può avere di più, che i sogni possono diventare realtà. 
Questo liet motiv è sicuramente la nota positiva del romanzo, le descrizioni sono precise e quasi evocative, è evidente che l'autrice si è innamorata della città e ha saputo descriverla in maniera quasi perfetta. Riuscivo a chiudere gli occhi e a trovarmi per le strade e i mercati insieme a Nell e Lizzie. 
Altro punto a favore, sono proprio i personaggi secondari: Lizzie, i bambini del doposcuola, i coniugi Alfaro, Annie's. Sono ben tratteggiati e costruiti in maniera verosimile e riesci immediatamente a provare un moto istintivo d'affetto. 
Ciò che è mancato a questo romanzo è la cosiddetta scintilla, cioè il tocco che riesce a trasformare un storia di crescita in personale in magia. E' anche Max con il suo modo tenero e dolce di corteggiare e conoscere Nell che rappresenta la svolta. 
La loro storia d'amore non è centrale come magari la trama faceva presagire e dunque mi è mancato quel momento in cui ho pensato che quel rapporto fosse speciale. 
Un amore dolcemente complicato è un libro frizzante, che consiglio soprattutto a chi sta affrontando un periodo di grandi cambiamenti. Come per Nell, a volte dietro l'angolo vi possono essere grandi gioie. 

                             Verdetto: Poteva fare di più, ma tutto sommato stuzzicante!


Bacini, Cris


WWW Wednesday #26

Buongiorno a tutti lettori e felice San Valentino! Oggi è la festa dell'amore, perciò se amate il vostro fidanzato o fidanzata, la vostra migliore amica, il vostro cane, il vostro gatto o come me, se amate la vita, non dimenticate di svegliarvi con un gran bel sorriso!
Oggi il blog sarà molto affollato, prima ci sarà la rubrica del mercoledì con l'aggiornamento sulle letture, poi sarà la volta nel pomeriggio del Review Party di un libro molto frizzante.
Infine, se riesco, verso fine serata vi proporrò l'articolo che stavo scrivendo ieri ma che il mio computer ha deciso non dovessi completare: i miei dieci bookboyfriend del cuore. 
Siete carichi? 


What are you currently reading? Che cosa stai leggendo?


Sono tornata nel mondo della Angelini anche se solo per pochissime pagine, quindi non so ancora cosa aspettarmi. So che non mi deluderà! Comunque avrei bisogno di una rinfrescatina del volume precedente, è passato troppo tempo. 

What did you recently finish reading? Cosa hai appena finito di leggere?



Lettere a un'estranea è stata una lettura noiosa, privi di colpi di scena e che non ho per niente apprezzato. Ho fatto fatica a finirlo. 

Dream Hunters è stata una bella scoperta del Made in Italy, un fantasy leggero con qualche difetto evidente ma tutto sommato è stata una lettura piacevole e molto dolce. 

Un amore dolcemente complicato è il titolo di cui vi parlerò oggi insieme ad altre meravigliose blogger. Il libro è un guilty pleasure, le ambientazioni sono bellissime e la protagonista è simpatica e in gamba. 

What do you think you’ll read next? Cosa pensi leggerai in seguito?




Non vedo l'ora di tuffarmi nell'ultimo libro della trilogia del Vermont di Angela Contini, che ha delle qualità narrative che non passano inosservate come la creazione di storie d'amore che ti emozionano fino a farti scoppiare il cuore.

Dopo aver finito Il rogo della strega, recupero una lettura in arretrato grazie alla Ipse dixit challenge di Reading is believing e She was in Wonderland con un libro con protagonisti animali fantastici, i draghi. Non ho mai letto nulla su questo argomento, se si esclude Harry Potter, quindi non vedo l'ora. 

Prima o poi, arriverà anche il momento di Ignite me. Lo so, lo sento, non sarà una mia lettura arretrata per sempre. 


Voi cosa state leggendo? Vi piacciono le mie letture? Potete postare il vostro WWW se volete, vi leggo sempre e quando posso, commento. 

Bacini, Cris

lunedì 12 febbraio 2018

Ciak! #4

Buon pomeriggio lettori e buon lunedì! Tra poco ci saranno gli Oscar e ho deciso di fare una maratona dei film candidati per arrivare preparata.
Vediamo quindi nella rubrica Ciak! quali film ho visto e cosa ne penso.


Il primo film che sono andata a vedere al cinema è stato 'Call me by your name' , la pellicola del regista Guadagnino con ambientazioni tutte italiane ( tra Liguria e Toscana) e due interpreti d'eccezione: Thimotèe Chamelet e Armie Hammer. 
4 candidature alla famosa statuetta come Miglior film, Miglior attore protagonista, Miglior sceneggiatura non originale e Miglior canzone originale. 
Il film è la trasposizione dell'omonimo romanzo scritto da Andrè Aciman ed è un capolavoro di poesia. La storia di Elio che scopre la sua omosessualità e che impara a vivere queste nuove sensazioni attraverso il suo corpo e con il cuore è di una delicatezza resa con maestria.
Oltre a una magistrale interpretazione del protagonista, formidabile è il dialogo finale tra Elio e suo padre: 

Stai male e ora vorresti non provare nulla, forse non hai mai voluto provare nulla, ma ciò che ora provi io lo invidio... Soffochiamo così tanto di noi per guarire più in fretta, così tanto che a 30 anni siamo già prosciugati e ogni volta che ricominciamo una nuova storia con qualcuno diamo sempre di meno, ma renderti insensibile così da non provare nulla, è uno sbaglio…




The Post, nuova fatica del regista Steven Spielberg, con attori di un certo calibro come Tom Hanks e Meryl Streep, ha ricevuto due candidature, come miglior film e migliore attrice protagonista.
La vicenda che si concentra sulla pubblicazione di documenti Top Secret sulla guerra in Vietnam che mostra il coinvolgimento del governo con la morte di milioni di soldati americani risulta essere nella prima parte noioso ma si riprende magistralmente con l'interpretazione di una Meryl Streep che non stanca mai. 
Complessivamente interessante, ma non nella mia Top 3. 





Scappa - Get out uscito a maggio ha ricevuto ben 4 candidature: miglior regia, miglior film, miglior protagonista maschile e miglior sceneggiatura originale. 
Un thriller - horror psicologico che lascia un'inquietudine profonda e che colpisce dritto al punto: il problema razziale persiste e può sfociare addirittura in follia. 
Fino a che punto infatti si può spingere una normale famiglia per bene?
L'interpretazione del protagonista è stata forte, intensa e ha dato la giusta misura del terrore e della violenza alle quali si può arrivare in casi simili. 



Infine, non potevano mancare i film d'animazione, per il momento ho visto solo Baby Boss.

Il film racconta una storia di fratellanza, di amicizia, con gag divertenti e surreali. Un perfetto modo per passare un paio d'ore in leggerezza.  Tuttavia, per quanto sia stato piacevole, non penso sia da Premio Oscar. Ovviamente mi riservo di vedere gli altri candidati.



Questo primo appuntamento con Ciak! Oscar finisce qui, voi avete visto questi film? Vi sono piaciuti? E quali secondo voi meritano la famosa statuetta?

Bacioni, Cris

sabato 10 febbraio 2018

Cover Love #16

Non poteva mancare la rubrica sulle copertine più belle della blogosfera, Cover Love, dunque secondo post del giorno!


Cover Love è la rubrica inventata da Glinda che consiste in una classifica formata da tre copertine fantastiche. Voi potrete commentare e modificare la mia classifica a vostro piacimento.

La settimana scorsa la classifica è rimasta invariata per mancanza di commenti, il che mi fa dispiacere ma non importa, ci riproviamo oggi con una nuova classifica!





Al primo posto, Stain di A. G. Howard, la cui cover è stata recentemente rivelata.
Che dire? E' meravigliosa: i colori, il viso angelico, l'eleganza e la dolcezza che traspare dal suo sguardo!



Once upon a nightmare, her fairytale begins...

After Lyra—a princess incapable of speech or sound—is cast out of her kingdom of daylight by her wicked aunt, a witch saves her life, steals her memories, and raises her in an enchanted forest . . . disguised as a boy known only as Stain. Meanwhile, in Lyra's rival kingdom, the prince of thorns and night is dying, and the only way for him to break his curse is to wed the princess of daylight, for she is his true equal. As Lyra finds her way back to her identity, an impostor princess prepares to steal her betrothed prince and her crown. To win back her kingdom, save the prince, and make peace with the land of the night, Lyra must be loud enough to be heard without a voice, and strong enough to pass a series of tests—ultimately proving she’s everything a traditional princess is not.


(liberamnete ispirato alla Principessa sul pisello)


Al secondo posto, il secondo volume della Waterfire saga 'Onda Malvagia'. E' una serie sulle sirene ed è inutile dirvi che desidero leggere qualcosa sulle sirene da molto tempo. 
Le copertine sono sicuramente meravigliose sia per i colori sgargianti, sia per la bellezza della coda della sirena e del suo magnifico abito. Adoro! 



Serafina, figlia di Isabella, Regina di Miromara, si prepara a diventare a sua volta sovrana di uno dei regni più antichi e gloriosi degli abissi. Un grande onore e insieme, a volte, un peso quasi insopportabile. La sera prima della cerimonia del ''Dokimì'', il rito crudele con cui dovrà dimostrare di essere degna del trono, Serafina è tormentata da un incubo che preannuncia il ritorno di uno spaventoso demone.
(trama del primo libro per evitare spoiler)


Al terzo posto, una cover che conservo da molto tempo aspettando il momento giusto è quella di Undercover princess. Mi ha colpito dal primo momento che l'ho vista. 
La figura con il diadema che apre a un bellissimo castello. I colori poi sono intrecciati benissimo. 


When fairy tale obsessed Lottie Pumpkin starts at the infamous Rosewood Hall, she is not expecting to share a room with the Crown Princess of Maradova, Ellie Wolf. Due to a series of lies and coincidences, 14-year-old Lottie finds herself pretending to be the princess so that Ellie can live a more normal teenage life.
Lottie is thrust into the real world of royalty - a world filled with secrets, intrigue and betrayal. She must do everything she can to help Ellie keep her secret, but with school, the looming Maradovian ball and the mysterious new boy Jamie, she'll soon discover that reality doesn't always have the happily ever after you'd expect...

Votate! Votate! Fatemi sapere qual è la vostra cover preferita! 

Bacini, Cris

Segnalazione: L'eredità della spada e La spia e il guaritore di Cristina Azzali

Buongiorno a tutti e buon sabato! Sono stata contattata dall'autrice, una scrittrice esordiente davvero molto gentile e carina per collaborare alla promozione del suo libro, 'L'eredità della spada, un fantasy con ambientazioni medievali. 
Oltre a una trama intrigante, le recensioni su Ibs sono davvero molto positive. Spero di leggerlo entro marzo e farvi sapere anche la mia opinione. Intanto, vi lascio copertina e trama.


Il giovane Arthur Dalen ha un unico desiderio: seguire le orme del defunto padre e diventare un cavaliere. Il suo sogno lo porterà a scegliere tra un'esistenza sicura, ma monotona, e un'avventura piena di insidie e incognite; a sfidare il volere della famiglia e ad esplorare il continente di Eryon, in compagnia di tre misteriosi viandanti. Tra duelli, tornei e inseguimenti nei boschi, Arthur sarà chiamato a mettere alla prova tutto il proprio coraggio e la propria determinazione, per trovare finalmente un posto nel mondo e plasmare il suo futuro.

Link d'acquisto: L'eredità della spada


Interessante, non trovate? Da qualche giorno è uscito anche il secondo volume dal titolo La spia e il guaritore.


Una notte di tempesta. Una corsa contro il tempo. La vita di un cavaliere appesa a un filo.
L'agguato subito dal giovane Arthur si abbatte come un fulmine improvviso sul gruppo dei viandanti, sconvolgendone dinamiche e piani. La missione incombe, ora impossibile da rimandare. Cedere ai sensi di colpa sarà rischioso, poiché ad attenderli c'è un viaggio avventuroso verso l'assolata Vhalesia; qui, Gwinneth e gli altri dovranno stringere nuove, curiose alleanze, muovendosi con cautela nel dominio di un avversario insidioso e potente. Un gioco fatto di astuzie, sotterfugi e inganni, che potrebbe mutare le sorti dell'intero Continente.

Link d'acquisto: La spia e il guaritore

Note sull'autrice:

Cristina Azzali è nata nel 1989 e vive a Lazise (VR) con tre gatti: Akira, William Shakespeare e Regan. Coltiva, fin dalla più tenera età, l'amore per la lettura, al quale, nel corso degli anni, si sono affiancate la passione per la storia del cinema e quella per la scrittura. “L'eredità della spada” è il suo romanzo d'esordio, seguito nel 2017 da “La spia e il guaritore”.

Potete trovare informazioni sulla pagina facebook, diamo una possibilità al fantasy italiano!



venerdì 9 febbraio 2018

5 personaggi che vorrei diventassero i miei migliori amici | 5 cose che..

Buongiorno a tutti lettori, finalmente sono arrivata alla fine di questa settimana, mi piacerebbe pensare a un weekend di relax ma non sarà così! Mi aspettano ore di studio ma non mancheranno letture piacevoli a farmi compagnia. 
Oggi torna la rubrica 5 cose che di Twin Book Lovers che ha come argomento 5 personaggi che vorrei diventassero i miei migliori amici. 

Sicuramente la prima persona che mi è venuta in mente è stata Hermione Granger, la mia adorabile sapientina. Penso sarebbe divertente e interessante vivere con lei come amica, di sicuro non mancherebbe la magia nella mia vita!



Poi come non menzionare la protagonista del mio libro preferito, Lizzie Bennet? Arguta, ironica, divertente, intelligente e amante delle lunghe camminate. La migliore amica perfetta!


Unico uomo di questa top five è il mio amato Peeta Mellark da Hunger Games. 
E' un fantastico fornaio, capace di preparare pane e dolci leccornie, sa disegnare molto bene ed è un ragazzo fedele e leale. Si farebbe uccidere pur di non tradire gli amici e colei che ama. 


Fiera, combattiva, bellissima. Una vera alpha woman, sto parlando di Shazi dalla serie di Alwyn Hamilton, Rebel. 



Personalità irriverente, carattere carismatico, un'amica di cui fidarsi: l'ultima persona che ho scelto è tratta da Le cronache lunari e sto parlando di Iko. Avrei potuto scegliere anche Cinder, il mio personaggio preferito di tutta la serie, ma le avrei invidiato il principe Kai! E poi, Iko fa morire dal ridere!


Che ne pensate? Vi piacciono le mie scelte? 




giovedì 8 febbraio 2018

Recensione: 'L'amica geniale' di Elena Ferrante

Buon pomeriggio a tutti, come state? Questa settimana è stata molto faticosa, mi sono recata ogni giorno all'uni studiando per circa 6 ore al giorno e poi una volta a casa, via di nuovo. 
Comunque nel frattempo, mi sono dedicata a una lettura che mi ha catturato e a cui non ho saputo resistere nemmeno con il mal di testa, si tratta di Elena Ferrante e la sua 'amica geniale'.


L'amica geniale comincia seguendo le due protagoniste bambine, e poi adolescenti, tra le quinte di un rione miserabile della periferia napoletana, tra una folla di personaggi minori accompagnati lungo il loro percorso con attenta assiduità. L'autrice scava intanto nella natura complessa dell'amicizia tra due bambine, tra due ragazzine, tra due donne, seguendo passo passo la loro crescita individuale, il modo di influenzarsi reciprocamente, i buoni e i cattivi sentimenti che nutrono nei decenni un rapporto vero, robusto. Narra poi gli effetti dei cambiamenti che investono il rione, Napoli, l'Italia, in più di un cinquantennio, trasformando le amiche e il loro legame. E tutto ciò precipita nella pagina con l'andamento delle grandi narrazioni popolari, dense e insieme veloci, profonde e lievi, rovesciando di continuo situazioni, svelando fondi segreti dei personaggi, sommando evento a evento senza tregua, ma con la profondità e la potenza di voce a cui l'autrice ci ha abituati... Non vogliamo dirvi altro per non guastare il piacere della lettura. Torniamo invece all'inizio. Dicevamo che L'amica geniale appartiene a quel genere di libro che si vorrebbe non finisse mai. E infatti non finisce. O, per dire meglio, porta compiutamente a termine in questo primo romanzo la narrazione dell'infanzia e dell'adolescenza di Lila e di Elena, ma ci lascia sulla soglia di nuovi grandi mutamenti che stanno per sconvolgere le loro vite e il loro intensissimo rapporto. Altri romanzi arriveranno nel giro di pochi mesi, per raccontarci la giovinezza, la maturità, la vecchiaia incipiente delle due amiche.


Penso che un libro del genere non possa essere valutato come tutti i libri che mi sono capitati finora perchè è un libro incredibilmente acuto, reale, pragmatico.
Sento che in qualche modo mi ha colpito, che mi ha insegnato qualcosa, che ha avuto un effetto importante su di me anche se non riesco a spiegarlo in maniera logica. 
La storia è ambientata nella Napoli degli anni '50, tra i rioni decaduti e quelli in costruzione, e ha come protagoniste due amiche, Lila ed Elena. 
Il romanzo ripercorre la vita di entrambe, continuamente intrecciata, l'una lo specchio dell'altra; nel primo romanzo, il tema trattato è l'infanzia e la giovinezza. Più propriamente, Elena, la nostra narratrice racconta dal primo incontro con la sua amica ad otto anni sino ai loro sedici anni. 
Il racconto si snoda presentando e trasformando le personalità delle due ragazze: Elena è studiosa, diligente, insicura quanto Lila è intelligente, ribelle e testarda. 
La sensazione profonda che questo libro mi ha suscitato è un profondo affetto per Lila, non tanto perchè sia un personaggio positivo, quanto perchè è una ragazza fragile che paga per la sua voglia di imparare, per il suo carattere. 
Avrei voluto sentirla parlare, raccontare della sua Lenù, avrei desiderato entrare nella sua testa, comprendere i suoi pensieri e capire il perchè delle sue scelte. 
Ho immaginato questo libro come una pellicola veloce: raccontato nella mia città, ho visto scorrere nella testa le immagini di Mergellina, Piazza Nazionale, piazza Plebiscito e poi pizzeria a Santa Lucia, la ferrovia in costruzione e il Vesuvio. 
Senza fronzoli, senza timore viene raccontato la parte più cruda e vera della città: è impossibile non fare il confronto con oggi. 
Le donne sottomesse ai mariti, ai padri, ai fratelli. Il mestiere perchè l'idea di andare al liceo è eccezionale, per pochi piccoli geni, gli usurai, la borsa nera e il denaro sporco che può comprare tanti piccoli capricci. 
Elena e Lila non sono da sole, il pregio ulteriore di questo romanzo è la coralità: le nostre giovani donne sono inserite in un microcosmo abitato da compagni di scuola che si evolvono esattamente come loro e che accompagnano la narrazione. 
A volte il sentimento che provano i ragazzi è condivisibile, altre volte no, tuttavia la loro presenza si rende quantomeno interessante, mai superflua. Ho segnato mille e più frasi ed è difficile spiegare in parole povere qual è il suo senso profondo, come a volte si trasformi in una critica sociale, come non si allontani mai dalla realtà storica. 
Ciò che mi ha affascinato maggiormente e che mi ha indotto molte domande è stato il rapporto tra Lila ed Elena: mi è parso che non sempre riuscissero a tenere sotto controllo le loro sensazioni e che invidia, ammirazione e affetto lottino costantemente per affermarsi l'una sull'altro. 
Ammetto che in minima parte ho pensato a una forma di amore da parte di Elena, ma più si va avanti più ci si rende conto che un tale rapporto non ha definizione tipiche. 
Elena si sente costantemente inferiore a Lila, che rappresenta il metro di paragone per studio, esperienze e sentimenti. 
Ma è una battuta finale di Lila a capovolgere la situazione:<<Sei la mia amica geniale>>.
Chi delle due è quindi il genio? 
L'autrice non risponde al quesito ma nell'ampio ventaglio di vita affrontato nella tetralogia diversi nodi vengono al pettine e sembrerà semplice capire chi è la vera protagonista della storia. 
Ma poco importa sul piano emotivo perchè hanno bisogno l'una dell'altra, un appiglio in mezzo al mare anche quando la tempesta è stata provocata dalla loro stessa crudeltà e meschinità. 

<<Tu vuoi bene a Stefano?>>
Disse seria: << Moltissimo>>. 
<<Più che ai tuoi genitori, più che a Rino?>>
<<Più che a tutti, ma non più che a te>>

da L'amica geniale

Non esprimo ancora un verdetto perchè attendo di completare la serie. Non posso che consigliarvelo, l'ho amato, divorato. E' veloce ed è potente, arriva dritto al cuore. 
Ho già letto il secondo volume e se possibile è immensamente più forte del primo, non vedo l'ora di parlarvene.
Assuefatta.