martedì 3 novembre 2020

Recensione: Tenebre e Ossa di Leigh Bardugo

Finalmente siamo giunti all'ultimo post della giornata, la recensione di uno dei libri più attesi degli ultimi anni, Tenebre e Ossa di Leigh Bardugo. L'anno scorso la Mondadori ci ha fatto un grande regalo e ha pubblicato la duologia ambientata nel Grishaverse, Sei di Corvi e Il regno corrotto. Oggi entriamo di prepotenza in questo mondo, partendo dalle sue origini, alla scoperta dei poteri dei Grisha. 


 L'orfana Alina Starkov non ha grandi ambizioni nella vita, le basterebbe fare al meglio il suo lavoro di apprendista cartografa nell'esercito di Ravka, un tempo nazione potente e ora regno circondato dai nemici, e poter stare accanto al suo buon amico Mal, il ragazzo con cui è cresciuta e di cui è innamorata da molto tempo. Ma il destino ha in serbo ben altro per lei. Quando il loro reggimento attraversa la Faglia d'Ombra, la striscia di oscurità quasi impenetrabile che taglia letteralmente in due il regno di Ravka, lei e i suoi compagni vengono attaccati dagli esseri spaventosi e affamati che lì dimorano. E proprio nel momento in cui Alina si lancia in soccorso dell'amico Mal ferito gravemente, in lei si risveglia un potere enorme, come una luce improvvisa e intensa in grado di riempirle la testa, accecarla e sommergerla completamente. Subito viene arruolata dai Grisha, l'élite di creature magiche che, al comando dell'Oscuro, l'uomo più potente di Ravka dopo il re, manovra l'intera corte. Alina, infatti, è l'unica tra loro in grado di evocare una forza talmente potente da distruggere la Faglia e riunire di nuovo il regno, dilaniato dalla guerra, riportandovi finalmente pace e prosperità. Ma al sontuoso palazzo dove viene condotta per affinare il suo potere, niente è ciò che sembra e Alina si ritroverà presto ad affrontare sia le ombre che minacciano il regno, sia quelle che insidiano il suo cuore.

Ho aspettato questo giorno come pochi altri, leggere finalmente la trilogia Grisha e immergermi in questo mondo è stata un'esperienza meravigliosa. 
Alina e Mal sono due orfani cresciuti grazie alla bontà del duca Keramsov insieme a diversi altri bambini in una sorta di orfanotrofio, ma il loro rapporto è sempre stato unico e speciale. 
Ormai cresciuti e arruolati nell'esercito, l'uno come tracciatore e l'altra come cartografa, sono pronti per entrare nella Faglia, una zona oscura e pervasa da mostri, pronti ad attaccare e a distruggere tutto ciò che entra in questa distesa pericolosa. 
Sotto attacco, Mal e Alina lottano per difendersi e alla fine la ragazza scatena un potere misterioso, che non si vedeva da tempo e scopre di essere una Grisha. 

I Grisha sono degli esseri umani che sin dalla nascita possiedono poteri incredibili, sono divisi in gruppi: esistono i Corporalki, gli Evocatori e i Fabrikator.
Ognuno di loro è in grado di gestire la Piccola Scienza: gli elementi della natura, il sistema umano, la fisica, la chimica. Sono esseri bellissimi, potenti e pericolosi. E sono guidati dall'Oscuro, famoso ai più come il Darkling. 

Alina è un personaggio che mi è piaciuto tanto, credo che la Bardugo sia stata bravissima nel caratterizzarla perchè è una ragazza semplice, ma determinata e coraggiosa e le sue paure, le sue insicurezze, i suoi sentimenti la rendono terribilmente umana. 
Il lettore non può che empatizzare con la protagonista e appassionarsi all'evolversi della sua storia. Alina è un'Evocaluce ed è unica, speciale nel suo genere. La sua essenza è necessaria per riunire Ravka ed eliminare la Faglia d'Ombra. 

Ravka è un mondo incredibile, ispirato alla tradizione e al folklore della Russia: l'ambiente duro, il cibo scarno e contadino, gli abiti pratici e semplici nelle linee ma ricchi di simboli. Os Alta è una città che ricorda Moska, la sede del potere del re e della sua corte. Il worldbuilding è dunque estremamente ricco e rappresenta uno dei motivi di maggiore godibilità del racconto.
Gran parte della storia si intreccia, dunque, sulla base della crescita e l'evoluzione di Alina che deve imparare non solo a destreggiare il suo potere, ma anche a gestire gli intrighi e i piani politici. 


Ad alimentare la trama c'è l'attrazione che l'Oscuro alimenta nella giovane ragazza sotto la sua protezione. Il Darkling appare come un giovane misterioso e tetro, capace di eliminare un avversario con una sola mossa, il Taglio. Nasconde segreti, è temibile e pericoloso ma ha un'aura di fascino che non è possibile negare. 

Altri personaggi che ho trovato ben caratterizzati e che hanno un ruolo importante nella storia sono Mal e Genya. Mal è il ragazzo che Alina ama da anni e la sua assenza la rende vulnerabile. Ma il tracciatore non ha mai dimostrato interesse verso di lei, fino a quando non si rende conto che potrebbe perderla. Ho apprezzato la sua giovialità, è un ragazzo positivo e divertente, mi sono piaciute anche le loro interazioni. 
Genya è la prima vera persona con cui Alina stringe un rapporto onesto. E' bellissima ed è una Plasmaforme, costretta a servire la Regina e a rispondere di tutti i suoi capricci. 
E' una ragazza sincera che sin dal primo momento non si perde in frivolezze, nonostante il suo potere possa farlo immaginare. La verità è che, pur di sopravvivere in pace, i Grisha sono diventati domestici, a tratti schiavi. In un mondo che cerca di seviziarli come cavie da laboratorio, bruciarli come streghe e cacciarli come prede, Ravka è la cosa più simile a una casa, nonostante tutto. 

Sicuramente rispetto a Sei di Corvi, questo romanzo ha uno stile più leggero, meno complesso, anche nelle descrizioni ma a me non è parso un elemento negativo. Anzi, la lettura è stata avvantaggiata da un linguaggio scorrevole, ma mai banale e piacevole. 
Non vedo l'ora di leggere il seguito!

                                                          Verdetto: Assuefatto!

Avete letto la Grisha trilogy? Siete curiosi? Scrivetemi nei commenti, 
Cris









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