martedì 7 luglio 2020

A tu per tu...con Angela Contini | E' solo una stupida storia d'amore?

Buona sera lettori, siamo arrivati alla fine di questo bellissimo appuntamento con tre autrici di punta del panorama italiano. Angela spazia dal romance puro a quello storico, al paranormal, al fantastico. E' un concentrato di energia e di scrittura. Se non avete ancora letto nulla di suo, potete conoscerla meglio con le domande di oggi. 

Ciao Angela, grazie per aver accettato il mio invito!

Grazie a te per la gentile ospitalità nel tuo blog.

E' un periodo davvero prolifico per te. Dopo 'Fino alla fine del cielo', hai pubblicato 'Winter
Sonata' e stai per pubblicare un terzo romanzo. Come ti senti al riguardo?

Mi sento bene, come ogni volta che pubblico un romanzo nuovo. Per me è quasi vitale farlo,
per una serie di motivi: primo fra tutti mi piace. Amo tutto ciò che concerne la preparazione di una pubblicazione, quell'ansia buona che ti prende all'idea di proporre al pubblico una nuova storia.
Certo, c’è anche l’ansia di non piacere, ma per fortuna non è quella a prevalere. D’altra parte, se lo fosse, non farei questo mestiere. Inoltre scrivere è il mio unico lavoro, quindi la mia unica fonte di guadagno. Se non pubblico, non vedo un centesimo e di questi tempi, non è auspicabile.

Il self publishing concede sicuramente una maggiore libertà rispetto agli oneri contrattuali. E'un sollievo per te o hai paura di non arrivare al grande pubblico senza il supporto di una CE?

Grazie di avermi posto questa domanda, mi dà modo di piegare come la penso. È assolutamente un sollievo. Ho scelto di lasciare Newton proprio perché mi sentivo ingabbiata in una rete di idee che erano in collisione con le mie, per tanti aspetti che riguardavano la pubblicazione, il marketing e la diffusione dei romanzi. Ho sempre avuto molta libertà di scelta nello scrivere, su questo non posso recriminare nulla, ma per quanto riguarda il resto, è sempre stata fonte di profondo stress per me. L’ansia buona di cui ti parlavo prima era diventata ansia e basta. Arrivare al grande pubblico non è mai stato il mio obiettivo. Il mio obiettivo è divertirmi mentre scrivo e far divertire chi mi legge, gestire me stessa e il mio lavoro in modo che non mi causi stress, e perché no, guadagnarci anche se i miei libri meritano di essere acquistati.

Fino alla fine del cielo è la storia dell'ultimo della famiglia Mackenzie e di Chelsea. L'aspetto che ho preferito di questo romanzo sono state le descrizioni del ballo, le ho trovate molto sensuali. Perchè hai scelto questa professione per loro?

Il ballo è sempre stata una mia passione “segreta”. Da ragazzina e anche non tanto ragazzina, ho trascorso interi pomeriggi ballando davanti allo specchio. Seguo il balletto classico, le sue declinazioni moderne, quindi è stata quasi una scelta scontata. Scrivere di ballo, mi dava anche l’opportunità di osare di più nelle descrizioni di contatto fisico, infatti se lo hai notato, in questo romanzo, rispetto al mio solito, le scene cosiddette “Hot”, sono un po’ più presenti.

Winter Sonata è uno storico che richiama per certi versi Orgoglio e Pregiudizio, come hai deciso di tuffarti nel passato?

In definitiva scrivo di ciò che mi piace. Il passato, soprattutto il periodo vittoriano, mi ha sempre affascinata. Ho scritto diverse fan fiction a riguardo, scrivere anche un romanzo ambientato in quell'epoca era solo questione di tempo.

A cosa stai lavorando? Quali progetti hai in serbo per i tuoi lettori?

Adesso sto lavorando a una commedia romantica di prossima pubblicazione. Ho tanti altri
progetti già cominciati che attendono solo di essere completati. Ho intenzione di riprendere le Cronache di Edenir, rieditare il romanzo di narrativa che ha segnato il mio esordio quando ancora ero una sconosciuta nel 2010, insomma, tante cosette che spero prima o poi vedranno la luce.

Come pensi sia cambiato il tuo stile di scrittura nel tempo? Hai dei rituali, dei modi in cui decidi di buttar giù la bozza del libro?

Penso di essere cresciuta rispetto a quando ho cominciato, ho smussato alcuni fastidiosi angoli, imparato le tecniche di scrittura, evito errori che prima facevo di continuo. Ma la strada è ancora e sempre in salita. Purtroppo e per fortuna, questo è un mestiere in cui non si finisce mai di imparare. Quando scrivo devo essere sempre accompagnata dalla musica. Mi ispira e mi rende più facile scrivere. Scrivo anche senza se non mi è possibile ascoltarla, ma con è molto meglio.

Di cosa non riesci a fare a meno quando scrivi?

Come sopra: della musica. E delle mie cuffie e/o auricolari. Mi piace sentire la musica “dentro”.

Cos'è per te l'amore? Come porti questa tua visione nei tuoi romanzi?

Ci sarebbe da scrivere un romanzo solo per rispondere a questa domanda. Cos'è l’amore?
Dedizione, rispetto, libertà, condivisione, nessuno che prevale sull'altro, nessun sesso forte,
nessun sesso debole, parità assoluta, ma allo stesso tempo cura dell’altro. Silenzio quando
serve, parole se sono necessarie. Carezze sempre. Penso questo dell’amore, vivo questo, scrivo di questo.

Grazie di aver condiviso le tue opinioni con me e i miei lettori. 

Grazie a te per le bellissime domande. Un abbraccio a te e a chiunque leggera questa intervista.

Spero che queste chiacchiere con l'autrice vi siano piaciute e ne approfitto per presentarvi il suo nuovo romanzo in uscita il 20 luglio, Una stupida storia d'amore.

Jessie Ryan lavora come paparazzo per una nota rivista scandalistica e quando il suo capo le chiede di rubare scatti a Jack Remington, il divo del momento, non si tira indietro. Diventa un compito più ingrato del solito quando conosce Jack di persona e, invece di una foto, scatta la proverbiale scintilla.
Emma Beggins è l’assistente personale del divo in questione e per due anni non ha fatto altro che sperare che Jack mettesse la testa a posto e tenesse la zip dei pantaloni sollevata. Quando lui sembra perdere la testa per Jessie, Emma combatte la frustrazione e l’amore non corrisposto a colpi di liste pro e contro Jack, sul suo fedele diario.
Michael è un promettente scrittore che sogna di scrivere grandi sceneggiature a Hollywood. Jessie è la sua dirimpettaia, ma non solo: è un’amica, una confidente e a un certo punto diventa qualcosa di più a causa di una pizza ai peperoni e un film porno alla TV.
E Jack? Jack tiene le cose importanti per sé, tipo un piccolo segreto che potrebbe mettere tutto in discussione.
Il gioco delle coppie diventerà complicato e le carte si mescoleranno. Alla fine qualcuno di loro sarà in grado di capire chi ama chi, oppure no? Sullo sfondo dell’assolata Los Angeles quattro personaggi racconteranno le loro storie complicate, ingarbugliate, disordinate e confuse, fino a chiarirle del tutto. Forse.

Con una trama così, è difficile non desiderare di averlo subito tra le mani!
Vi abbraccio, 
Cris

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