mercoledì 25 settembre 2019

Review Party: 'Sei di Corvi' di Leigh Bardugo

Buon pomeriggio lettori, non vedo l'ora di parlarvi dell'ultima uscita in casa Mondadori. 
Dopo Nocturna e Nevernight, il caso editoriale dell'anno, dopo Una corte di ali e rovina e Il Re malvagio, finalmente in Italia arriva Leigh Bardugo e il suo Grishaverse. 


A Ketterdam, vivace centro di scambi commerciali internazionali, non c'è niente che non possa essere comprato e nessuno lo sa meglio di Kaz Brekker, cresciuto nei vicoli bui e dannati del Barile, la zona più malfamata della città, un ricettacolo di sporcizia, vizi e violenza. Kaz, detto anche Manisporche, è un ladro spietato, bugiardo e senza un grammo di coscienza che si muove con disinvoltura tra bische clandestine, traffici illeciti e bordelli, con indosso gli immancabili guanti di pelle nera e un bastone decorato con una testa di corvo. Uno che, nonostante la giovane età, tutti hanno imparato a temere e rispettare. Un giorno Brekker viene avvicinato da uno dei più ricchi e potenti mercanti della città e gli viene offerta una ricompensa esorbitante a patto che riesca a liberare lo scienziato Bo Yul-Bayur dalla leggendaria Corte di Ghiaccio, una fortezza considerata da tutti inespugnabile. Una missione impossibile che Kaz non è in grado di affrontare da solo. Assoldati i cinque compagni di avventura – un detenuto con sete di vendetta, un tiratore scelto col vizio del gioco, uno scappato di casa con un passato da privilegiato, una spia che tutti chiamano lo "Spettro", una ragazza dotata di poteri magici –, ladri e delinquenti con capacità fuori dal comune e così disperati da non tirarsi indietro nemmeno davanti alla possibilità concreta di non fare più ritorno a casa, Kaz è pronto a tentare l'ambizioso quanto azzardato colpo. Per riuscirci, però, lui e i suoi compagni dovranno imparare a lavorare in squadra e a fidarsi l'uno dell'altro, perché il loro potenziale può sì condurli a compiere grandi cose, ma anche provocare grossi danni... Finalmente arriva in Italia il primo romanzo della duologia che ha consacrato Leigh Bardugo come una delle voci più talentuose e autorevoli della narrativa fantasy. Una serie ambientata in un mondo articolato e straordinario, il GrishaVerse, dove si muovono personaggi sapientemente costruiti e sfaccettati. Una storia avventurosa ricca di colpi di scena che vi mancherà nell'istante stesso in cui avrete letto l'ultima pagina.

Ero molto emozionata di leggere del mondo Grisha. Sei di Corvi è una duologia che segue la prima serie della Bardugo, ambientata nello stesso mondo, il Grisha ma in continenti diversi. Tuttavia è una serie che può essere letta indipendentemente e quindi ero curiosa di capire perchè tutti amassero le sue storie. 
Non è stato semplice entrare in sintonia con la storia: il prologo, che annuncia gli eventi del libro, è in realtà scollegato dalle prime pagine effettive e quindi si cerca di comprendere dove siamo e chi c'è a raccontarsi sulla pagina. 
Una volta addentrati nella storia,però, il romanzo fila liscio e si fa sempre più avvincente perchè colpi di scena, azione e dinamicità non mancano.
La cosa che mi preme sottolineare principalmente è che il maggior pregio di questo libro e l'essere, per sua natura, un romanzo corale: una banda di criminali, traditori, assassini, disadattati viene assoldata per un lavoro quasi suicida. 

Sei ragazzi, sei giovani adulti, cresciuti troppo in fretta per le strade del Barile,un covo di violenza e morte, capaci essi stessi di atti estremamente crudeli, che raccontano a mano a mano la loro storia e le motivazioni che li hanno condotti su quella strada. 
Sono il vero cuore pulsante della storia. 
Kaz, il leader del gruppo, è il personaggio più controverso. Ha un passato di orrore e tristezza alle spalle che lo ha reso enigmatico, pragmatico, crudele e geniale. La sua personalità è terribilmente affascinante nonostante sembri che il suo unico dio sia il denaro. 
La sua controparte, Inej, lo Spettro, è un punto di riferimento, individua l'etica, la morale, la religione, il conforto. E' abile con i pugnali, agile, vigile, raccoglie i segreti di Ketterdam e li riporta al Capo degli Scarti. E' facile entrare in sintonia con lei perchè in qualche modo conserva barlumi di onestà e bontà d'animo. 
Jesper è il personaggio iconico, è divertente, scanzonata e spesso alleggerisce l'atmosfera.
Ha sempre un ruolo da protagonista nei piani di Kaz. Come Inej, nonostante il brutto carattere del ragazzo, gli vuole bene, è un amico di cui non riesce a fare a meno. Se gli amici ti salvano la vita, tu sei disposto a fare di tutto per loro. 
Wylan non è un vero membro della banda, è più una sorta di garanzia per il futuro e la sua timidezza, la sua gentilezza sono qualità rare. Con la sua indole brillante e intelligente e i suoi modi genuini si conquisterà l'affetto di ogni lettore. 
Arriviamo alla mia preferita, Nina. Sin dalle prime righe, ho provato un'affinità incredibile con lei: è una Grisha Corporalki, in grado di esercitare la Piccola Scienza sui corpi, è una PlasmaForma e una Spacca Cuore, perché con il suo potere può uccidere un uomo in un secondo. E' più del suo potere: è divertente, vivace, forte e passionale. 
E' leale alla sua nazione, è sfacciata e indomita. E' stato amore a prima vista.
Il viaggio e la missione che questi ragazzi intraprendono è folle, rischioso, affidato a mere supposizioni. E' la natura stessa dell'indeterminatezza della vittoria che determina la creazione di rapporti interpersonali interessanti, irriverenti che appassionano chi sta leggendo. I dialoghi sono simpatici o intensi, a seconda dell'intenzioen che la Bardugo da a quella scena.
Un ulteriore aspetto interessante è il worldbuilding: la storia si divide tra Ketterdam, un centro portuale internazionale di scambio di merci e di persone e la Corte di Ghiaccio. Ketterdam, con le sue case di piacere, le bische clandestine e il dominio delle bande di criminali, ricorda un Amsterdam decadente. La Corte di Ghiaccio, invece, con le sue lande desolate, le temperature gelide, la vegetazione brulla e appena accennata mi ha ricordato la Siberia e Matthias, ultimo membro della banda, è la personificazione stessa del mondo in cui è cresciuto. Algido, inflessibile e maestoso. Il suo personaggio è quello più facile da accettare, è carico di pregiudizio, di odio e di rancori pre instillati in lui e la sua lotta è prima con se stesso perché i suoi sentimenti gli appaiono traditori. 
In questo libro c'è avventura, c'è amicizia, c'è intesa dinamica tra i personaggi. 
C'è persino amore, anche se in realtà è tutto appena accennato e vago perchè non è il punto centrale della storia. 

Ho apprezzato che le descrizioni del mondo che non siano pedanti né prolisse, tuttavia abbastanza elaborate da figurarsi il mondo in cui si svolge il racconto.
Mi sono innamorata del modo in cui i personaggi vengono analizzati, riscoperti, con un uso sapiente dei flashback, e un'equa caratterizzazione. 
Il finale mi ha lasciato a bocca aperta e con la voglia di sapere, scoprire e indagare di più su tutto ciò che significa Grishaverse. 
Per fortuna, non dovremo aspettare a lungo per il seguito, che avremo tra meno di un mese!

                                              Verdetto: Assuefatto! (4.5 cuoricini)



Seguite le altre recensioni per saperne di più e appassionarvi alla nostra banda!





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