venerdì 11 gennaio 2019

Recensione: 'Signora della Mezzanotte' di Cassandra Clare

Buon pomeriggio lettori, Come state? Ho pensato che fosse una buona terapia per i cattivi pensieri raccontarvi della mia ultima lettura, oggetto della Challenge organizzata con Ilaria di Airal's World, Signora della Mezzanotte. 
A breve, uscirà infatti l'ultimo volume della terza trilogia di Cassandra Clare, Queen of Air and Darkness e dovevo assolutamente mettermi in pari. 



Cinque anni fa, i genitori della Shadowhunter Emma Carstairs sono stati brutalmente uccisi. E lei non ha mai smesso di cercare l'assassino. Emma deve imparare a fidarsi del suo cuore e della sua intelligenza mentre lei e il suo parabatai, Julian Blackthorn, si trovano invischiati in un complotto demoniaco che si ramifica per tutta Los Angeles. Se solo il suo cuore non la spingesse continuamente verso le strade più buie, e insidiose... 

Cinque anni dopo la Guerra oscura e dopo l'avvento di Sebastian Morgenstern e il suo esercito di Ottenebrati, sembra che la pace sia calata sull'istituto di Los Angeles. 
Tuttavia l'animo dei suoi abitanti è pieno di tormenti e incubi del passato che difficilmente possono essere allontanati. 
Julian, diciassette anni, è diventato ormai padre e mentore dei suoi stessi fratelli dopo l'allontanamento dei maggiori Helen e Mark a causa del loro sangue di fata e ha ormai forgiato la sua tempra. 
Possiede un cuore diviso in due: spietato e meschino se si tratta di proteggere e tenere unita la sua famiglia ma anche gentile e generoso nei confronti dei suoi fratelli. 
Accanto a lui, c'è la sua parabatai, Emma, la migliore Shadowhunter della sua generazione, migliore amica di Jules e in generale, di tutti i ragazzi Blackthorn. 
Julian ed Emma sono i principali protagonisti della storia ma non gli unici e l'evoluzione dei sentimenti che nutrono l'uno verso l'altra è solo uno dei tre filoni in cui può essere suddivisa
questa storia. Signora della Mezzanotte è infatti un racconto a più voci e i cui contenuti si dipanano su varie strade, intessendo fili ingarbugliati che tengono il lettore incollato alle pagine. 
Gli omicidi che impensieriscono le strade della California sono rituali particolari che ricordano la magia nera e l'uccisione dei genitori di Emma, che cerca ancora vendetta. 
Così, deciderà di indagare e risolvere il caso e sarà aiutata dai giovani gemelli Ty e Livvy, piccoli geni dell'informatica,  e da un ritorno insperato, Mark riportato dalla Caccia Selvaggia e cambiato ormai nel corpo e nello spirito. 
Le fate stringono una strana alleanza: se gli Shadowhunters dell'Istituto di Los Angeles scopriranno l'omicida delle fate e glielo consegneranno, venendo meno alle condizioni della Pace Fredda, potranno riavere il loro adorato fratello con sè. Ma riabituarsi al mondo dei mortali non è semplice, Mark ha lasciato un pezzo di cuore nella Caccia Selvaggia e immaginava i suoi fratelli ancora piccoli e indifesi mentre grazie a Julian hanno avuto amore e sicurezza e sono ormai cresciuti. 
La trama si evolve in intricate avventure e affascinanti scoperte, fino alle ultime pagine in cui il colpo di scena è assicurato e per nulla banale. 
Tornare al mondo degli Shadowhunters è come tornare a casa dopo una lunga assenza, non ho potuto non amare ogni pagina dell'autrice. Alcuni elementi del worldbuilding sono sempre uguali: spade angeliche, rune, stregoni e vampiri ma la storia , au contraire, non è scontata e si concentra sull'amore, su quanti tipi di amore esistono e su cosa si è disposti a fare per mantenerlo vivo e ardente.
Ho adorato la caratterizzazione dei personaggi: Julian e la sua ambiguità, Emma e la sua forza d'animo ma anche Mark, Cristina, Ty, Dru e Livvy. 
Questo libro è molto più maturo rispetto ai precedenti, abbiamo a che fare con questioni che sono proprie del nostro tempo: l'idea dello Shadowhunter 'diverso' e quindi malvoluto dalla società di cui egli stesso fa parte, il razzismo, i disturbi mentali. 
E' sicuramente un libro che colpisce, anche grazie a uno stile semplice e scorrevole ed è impossibile non affezionarsi a ciascuno dei personaggi. La Clare ha poi un ulteriore pregio: sa come scrivere le storie d'amore, specialmente se tormentate e impossibili. 
Julian e il suo amore così profondo e viscerale per Emma è qualcosa che non ha parole per essere spiegato, può solo essere percepito e sentito attraverso le pagine della narrazione. 
Il loro legame parabatai, che abbiamo avuto modo di conoscere con Alec e Jace, ma che ha emozionato con Will e Jem, oltrepassando i vincoli della morte, acquista una nuova dimensione con Julian ed Emma. I loro sentimenti, così profondi e intensi, possono metterli nei guai perchè è vietato innamorarsi di un parabatai. La punizione è una delle peggiori: la pazzia rivolta contro se stessi e contro gli altri. Emma sa che non può togliere un altro membro della famiglia a coloro che l'hanno accolta come se ne facesse parte e, nonostante la sofferenza, dovrà fare un passo indietro. 
Ma non sono gli unici a cui la Clare riserverà passione e dolore: Mark, Kieran e Cristina ne sono l'esempio. Cristina, la migliore amica di Emma, dolce, generosa e gentile contenderà il cuore metà Nephilim e metà fata di Mark con il principe caduto della corte Unseliee, Kieran.
L'unica cosa che proprio non mi ha convinto sono state le descrizioni: la Clare sa scrivere e il mondo degli Shadowhunters e dei Nascosti è molto affascinante, ma trovo che spesso i suoi libri pecchino di un'eccessiva prolissità. 
Quando a volte descrive il colore dei capelli di Emma o degli occhi degli Herondale, credo che esageri, rimarcando inutilmente caratteristiche fisiche eteree che avvicinano questi personaggi più che a dei ragazzi, a degli angeli veri e propri. Come se essere meno che bellissimi non sia ugualmente dignitoso per essere un eroe o un protagonista della vicenda.
In questo modo finisce per risultare a tratti noioso e pedante e più di una volta, ho alzato gli occhi al cielo. Naturalmente non è un discorso generale, ammetto infatti che talora le descrizioni invece sono state invece perfette e hanno creato un'atmosfera surreale e ricca di suspense. 
Ho letto il libro in poco più di due giorni e mi sono fiondata già su Signore delle Ombre, in attesa che a febbraio le avventure di Julian e Emma e di tutta la famiglia Blackthorn abbiano una degna conclusione. 

                                                      Verdetto: Dipendente!

Fatemi sapere se la recensione vi ha convinto e se avete letto il libro, commentate con la vostra opinione. Tutto ciò che è dialogo per me è fonte di gioia. 

Un abbraccio, 
Cris

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