venerdì 25 maggio 2018

Review Party: 'Odisseo: la forza dell'amore' di Leonardo Marini

Buon pomeriggio lettori! Scusate se vi scrivo a quest'ora ma stamattina ho fatto l'esame del British che mi ha richiesto mezza giornata all'incirca e poi sono stata a lavoro. Appena mi sono liberata ho pensato di parlarvi di questo romanzo, di cui vi ho già parlato in settimana dal titolo promettente 'Odisseo: la forza dell'amore' di un giovanissimo Leonardo Marini. 


A tutti è stata narrata almeno una volta la storia di Odisseo, grande eroe Greco. Le sue gesta sono state simbolo di ingegno, d’intelligenza e di scaltrezza. Cantate da cantastorie, raccontate da narratori, sono giunte infine alle orecchie di Omero, il quale, secondo la tradizione, le ha riportate nero su bianco, facendo sì che l’eco di quelle avventure potesse arrivare fino ai giorni nostri. Ma siamo davvero sicuri che, quella che sappiamo, sia la vera storia di Odisseo? Possiamo affidarci completamente alle parole di Omero? E se la realtà fosse stata un’altra? Sapete cosa vi dico? È così. Odisseo era un diciassettenne scaltro e intelligente e, come tutti i giovani, sognava una vita ricca di gioie e successo. Egli, però, non aveva fatto i conti con il più crudele degli ostacoli: il Destino. Il labirinto di Cnosso ha scelto lui, e un combattente tale non può sottrarsi a una sfida del genere. Tra intrighi, profezie e rivelazioni, il prode Greco si ritroverà catapultato in una impresa ben più grande di lui.

Premetto che chi di voi conosce il mio blog sa come strutturo le mie recensioni,mi concentro sugli eventi, sulla trama e sullo stile del romanzo ma in questo caso farò un'eccezione e organizzerò la recensione mettendo in evidenza le cose che non mi sono piaciute e quelle che mi sono piaciute. 
Questo perchè 'Odisseo: la forza dell'amore' è un lavoro che mette le radici in un ragazzo che frequenta ancora il liceo, un autore che può maturare sempre di più con il tempo e con spero critiche costruttive. 

Cose che mi sono piaciute: 
- Citazioni: Leonardo lascia parlare i suoi personaggi mostrando l'amore per la lettura o la conoscenza. Se leggete attentamente tra le righe potrete trovare ben due citazioni, una riguarda Harry Potter, la serie più amata del pianeta e l'altra, di natura più didattica, che si ricollega a Dante (in particolar modo al canto dell'Inferno in cui Ulisse è presente). 
E' bello vedere come sia possibile fare degli omaggi ad alcuni passaggi di libri o autori che ci sono rimasti dentro. 
- Pothios : questo gigante buono, dal linguaggio sgrammatico, ma dal cuore gigante, è stato uno dei miei personaggi preferiti durante la lettura. Pronto a dare la vita per gli amici, forte e vigoroso, è uno dei tributi ateniesi dal profilo corretto, giusto e affettuoso. 
- L'enigma della Sfinge: non vi racconto in che momento abbiamo a che fare con questo animale mitologico (non di origine greca, bensì egizia) ma devo ammettere che sono rimasta piacevolmente colpita dall'intelligenza e l'acume dell'autore che ha elaborato un indovinello enigmatico e una soluzione interessante. 
- Modifiche al mito: nonostante io sia una persona che tiene molto al mito e alla sua pedissequa continuazione, ho apprezzato le modifiche che coinvolgono Odisseo e i suoi compagni. Mi è piaciuto molto che nulla fosse scontato e che anche la soluzione della storia rappresenti in realtà un finale aperto e pieno di speranza. L'ho trovato moderno e adatto al tipo di lettura. 

Cose che, al contrario, non mi sono piaciute: 
- Odisseo: poichè è il protagonista e il racconto è in prima persona, è importante creare una sinergia o comunque un contatto empatico con il protagonista. Odisseo, con il carattere spavaldo e saccente, tanto quanto il suo omonimo originale, mi ha reso difficile la lettura. L'ho trovato a tratti profondamente insopportabile e ho disapprovato molte delle scelte che compie, nonostante sia pupillo della dea della Saggezza. 
Leonardo è riuscito a cogliere a pieno l'eroe greco, ma gli ha tolto parte di quell'umanità che poteva farmi chiudere un occhio sulla sua arroganza. 
- Teseo: non metto in dubbio che la storia avesse bisogno di una nemesi che si opponesse ad Odisseo, ma snaturare uno degli eroi antichi più forti e temerari a semplice codardo e leccapiedi è stato poco piacevole da leggere. Nel mito, Teseo uccide il Minotauro, Medusa e compie diversa gesta eroiche, avrei preferito che i due eroi legassero piuttosto che minare la figura del principe ateniese. 
- Confusione nei dialoghi e ridondanze nella scrittura: l'autore fa una premessa sulla lettura del romanzo, una sorta di 'istruzioni' per l'uso, nella quale spiega che il linguaggio non sarà arcaico ma avrà strascichi provenienti dalla lingua moderna. La cosa non mi ha sorpresa e anzi, l'ho trovata corretta con ciò che aveva avuto intenzione di scrivere, una personale visione della vita di Odisseo. Ma nel libro, questo linguaggio moderno si alterna,se non si appiattisce, su un linguaggio sicuramente più antico, con il rischio di sembrare particolarmente noioso e ridondante. 
Conseguenza di questo linguaggio 'misto' e di una mancanza di coerenza narrativa tra un dialogo e l'altro, è la confusione nei dialoghi. Spesso, cioè, si fa fatica a individuare chi parla e cosa vuole, quale scopo vuole raggiungere. L'enigma è corretto per sfidare la mente di Odisseo ma rendere tutto il libro così carico di significati sottesi, l'ha reso pesante e talvolta noioso. 

In definitiva, dopo queste considerazioni tecniche, mi sento di dire che in Leonardo c'è una nota positiva, una luce di passione e capacità, che però ancora fatica a coordinarsi con lo stile e la scorrevolezza tipica di un romanzo avvincente. 
Con l'augurio che il prossimo libro possa essere un passo in avanti verso l'Olimpo degli scrittori, voglio ringraziare le ragazze che hanno partecipato con me al BT e al Rp per l'incredibile impegno che hanno mostrato e l'autore, Leonardo, per la gentilezza e cortesia con cui accetta ogni tipo di valutazione. In particolar modo, voglio fargli i complimenti per la grafica molto curata del romanzo e per essere riuscito a  portare avanti il suo sogno, fino alla pubblicazione. Non tutti coloro che sognano di scrivere ci riescono.


                                                    Verdetto: 2 cuoricini e mezzo.


Bacini, Cris

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