domenica 20 maggio 2018

Blogtour 'L'amica perfetta' di E. Lockhart | Recensione

Buongiorno a tutti lettori e buona domenica. Oggi è una giornata soleggiata, andrete al mare oppure sarete impegnati come me tra lavoro e studio? 


Oggi termina il blogtour iniziato qualche giorno fa del nuovo romanzo di E. Lockhart, già autrice de 'L'estate dei segreti perduti', un thriller che aveva appassionato i lettori.
Il suo nuovo romanzo 'L'amica perfetta' ha tutte le premesse per tenervi incollati alle pagine, ora vi spiego perché.


 È furba, decisa, determinata. Jule West Williams nella vita ha subito tante ingiustizie e sa che cosa significa non avere niente. È per questo che ora nulla la spaventa. Jule non ha paura di scappare, innamorarsi, reinventarsi in mestieri e vite sempre nuovi, ma anche sempre più pericolosi. Ed è proprio tra una vita e l’altra che incontra Imogen. Le due ragazze non hanno praticamente niente in comune. Immie è ricca, di buona famiglia, vive tra New York, Londra e Martha’s Vineyard. Ha tutto ciò che Jule ha sempre desiderato. Eppure tra loro c’è subito intesa. L’intesa diventa amicizia e poi ossessione: improvvisamente a Jule la vicinanza di Imogen non basta più. Lei vuole essere Imogen. In un attimo, il legame tra loro diventa un vortice che gira sempre più veloce. E da cui, una volta risucchiati, è impossibile uscire… vivi.
Dalla penna magistrale dell’autrice bestseller di L’estate dei segreti perduti, una nuova suspense psicologica che non lascia scampo: un romanzo unico, diabolicamente congeniato e sorprendente.

Quando ho letto che la De Agostini avrebbe pubblicato il nuovo romanzo di Emily Lockhart, la curiosità mi ha fatto fremere per poter leggere subito questo romanzo. Non è difficile capire perchè visto che avevo adorato il primo volume di questa autrice. Una delle sue peculiarità è lasciare il lettore in una continua suspense fino alla scoperta finale. 
In questo nuovo romanzo, questa caratteristica, ma piuttosto in generale, ogni tipico elemento del thriller viene capovolto. Il romanzo, infatti, prende spunto dalla fine per tornare pigramente capitolo per capitolo, all'inizio di tutto. 
Quando sfogliamo la prima pagina, scopriamo che Jule, una ragazza poco più che ventenne, è in Messico e si sta nascondendo da qualcuno,di nome Noa, cambiando volto, acconciatura, nome. Assumendo altre identità.
Leggiamo ogni capitolo a ritroso cercando di scoprire chi sia Jule, che si sente una vendicatrice, una potente eroina, ma quando terminiamo il romanzo non abbiamo una risposta. 
L'elemento di spicco di questo thriller è sicuramente questa narrazione al rovescio, in cui man mano ci vengono svelati dei misteri, che si intrecciano con le persone con cui Jule si rapporta. Naturalmente, alcune scoperte sono prevedibili ma non per questo meno apprezzabili. 
Tutto il romanzo si fonda sulle interazioni sociali, su cosa ci aspetta dalla vita se si è costretti a viverli al limite delle proprie possibilità.
Jule è violenta ma fragile, quando si trova costretta a difendersi, finisce per essere letale. 
Ed è proprio in quella comprensione di essere potente, di non dover dipendere da nessuno, che si tessono i fili. 
Non c'è spazio per l'amore, nonostante ella senta il bisogno di sentirsi accettata per quella che è. Naturale e selvaggia. Non c'è spazio per Paolo, ingenuo, gentile e divertente ragazzo, alla folle ricerca di se stesso. 
Imogen è il suo concentrato di bisogno: è ricca, ma soprattutto è indipendente, libera, forte. 
Jule la ama. Ma nell'unico modo in cui sa farlo, con ossessività, con morbosità, fino a quasi a trasformarsi in lei. 
Immie tradirà se stessa, tradirà Jule, si mostrerà ipocrita, immatura. 
Il libro è stato veramente appassionante, ho apprezzato la caratterizzazione dei personaggi ma devo ammettere che la narrazione originale genera momenti di confusione, poichè tanti sono gli elementi da collegare per trovare la soluzione finale. 
Ma non è questo l'elemento che mi ha fatto storcere il naso, quanto il fatto che in qualche modo sia stato lasciato un finale aperto. Probabilmente è il senso che l'autrice ha voluto dare a questo arco narrativo che rappresenta solo una parte della vita di Jule ma è come se mancasse un tassello. 
Ciononostante, devo ammettere che è stato intrigante e mi ha regalato delle appassionanti ore di distrazione. 

Verdetto: Dipendente 

Grazie per aver seguito insieme a noi questo blogtour e se foste curiosi di saperne di più, vi rimando alle tappe delle altre blogger. Come sempre, un grazie prezioso a Clary per la grafica stupenda. 
Un abbraccio, Cris


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