Buongiorno lettori e buon martedì! Come state?
Ho un po' di raffreddore e ieri sera a tenermi compagnia c'è stato Amanti e regine, un libro storico scritto da Benedetta Craveri.
«Non si è mai sazi di queste mitiche figure femminili che montagne di biografie e romanzi hanno di volta in volta esaltato o denigrato, icone avventurose o romantiche, melodrammatiche o futili, raggelate dal tempo. Scorrono adesso tutte insieme, da Caterina de’ Medici a Maria Antonietta, dai primi decenni del XVI secolo alla fine del XVIII, gemme della storia e delle storie delle donne, con le loro fortune e sfortune, col potere della loro bellezza e della loro sottomissione, il fervore della loro ambizione o del loro ardore, lo slancio della loro intelligenza o della loro astuzia, nell’affascinante nuovo libro di Benedetta Craveri; la scrittrice che si muove nelle corti e nei castelli dei Valois e dei Borbone, dei Guisa o dei Lorena con la grazia somma della cultura, della curiosità, del pensiero, della scrittura magnifica».
Benedetta Craveri mi aveva già conquistato con il minuscolo 'Maria Antonietta e lo scandalo della collana' che ho letto a settembre. Perfetto tra i giardini di Versailles, mi ha trasportato nella storia con una maestria tipica delle migliori romanziere del genere, una fra tutte Carolly Erickson.
Amanti e regine non ha deluso le mie aspettative. Catapultate nella fastosa corte francese del XVI secolo, conosciamo Caterina de' Medici e Diane De Poitiers, moglie e amante del re Enrico II, Margherita di Valois e la meno celebre Gabrielle D'estrèes,compagne di vita di Enrico IV, passando per le innumerevoli amanti più o meno conosciute del Re Sole e del suo discendente Luigi XV (Madame de Pompadour vi dice niente?) fino alla mia adorata Maria Antonietta.
Ogni capitolo si dedica a una di queste donne, raccontandone virtù e debolezze, spiegando i motivi che le hanno condotte lì dove la storia le ha relegate.
Grazie allo stile semplice e senza fronzoli, riusciamo a immedesimarci in ognuna di queste giovani donne: ho compreso l'ossessione materna di Caterina de' Medici scoprendo che per dieci lunghi anni non era riuscita a concepire un bambino, ho sofferto per la morte di Gabrielle, condannata a morire partorendo il quarto figlio del re, ho conosciuto Madame de Maintenon e la sua caparbietà nell'istruzione delle giovani donne senza mezzi.
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La Craveri è lucida nella sua analisi e senza pregiudizi, ci racconta di un mondo parallelo a quello dei grandi Re, nel quale le donne, utilizzando ogni grazia a loro concessa (seduzione, persuasione, astuzia, intelligenza, furbizia) riuscivano a creare piccoli spazi di libertà in cui essere amiche, confessori e mecenati delle grandi arti.
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O che avesse una tale grazia nel parlare, una saggezza,, una bellezza che persino l'imperatore d'Austria, Francesco II, desiderò farle visita?
Questo romanzo celebra le donne nella loro umanità: la gelosia, la passione, l'amore che ha governato i loro spiriti e restituisce ai posteri la possibilità di giudicarne gli atteggiamenti, scevri da tutte le accuse sessiste che a loro furono attribuite nei libelli scandalistici.
Verdetto: Dipendente!
Spero che questa parentesi storica vi incuriosisca e se avete qualche domanda, non esitate!
Bacioni, Cris
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