venerdì 14 febbraio 2025

Recensione: 'Brace sulla pelle' di Maria Diletta Veluti

Buongiorno lettori e buona festa dell'amore! Come potevo festeggiare se non raccontandovi di un libro rosso passione come Brace sulla pelle di Maria Diletta Veluti? State pronti perché state per conoscere Damian e Tessa.

1966.
Il circo Morel segue il richiamo del vento. Nessuno saprebbe dire in anticipo dove andrà, se mai lo vedrà. È un incanto sfuggevole che, una volta lontano, fa quasi credere agli spettatori di non averlo mai scorto.
Ed è proprio il vento ad aver guidato Tessa al di sotto dell’ombra del tendone cremisi. Tessa, la pattinatrice a rotelle, scappata dal fuoco, che tutt’ora la insegue.
Dopo un incendio che ha trasformato il circo in cenere, il direttore Nobile Morel ingaggia i fratelli del Trio delle Meraviglie Rubio, noti come i migliori trapezisti al Mondo, come supporto. Tra di essi, Damian Rubio rimarrà incantato da Tessa e dai misteri che la stessa cela sotto la mezza maschera di ceramica che porta fissa in volto.
Ma Damian scoprirà presto che avvicinarsi troppo al fuoco, o alla brace che ne rimane, può essere pericoloso.

Maria Diletta è l'emblema della perseveranza. La conosco da tantissimi anni, da quando parlava di libri e se c'è una cosa che ho imparato su di lei in questi anni è che nulla può fermarla. Era ed è rimasta una cantastorie dall'animo romantico e misterioso e mette tanto di se stessa e della propria esperienza personale nei suoi romanzi. Quando ho letto La sirena di Bellaere, era ancora un bozzolo di creatività e impegno che attendeva solo di fare il suo ingresso sul mondo. Oggi con Brace sulla pelle, l'autrice compie un passo in più verso una strada che può solo condurla ancora più lontano. 

A livello di stile, infatti, Brace sulla pelle è un libro curato, preciso, pulito e scritto in maniera disinvolta e scorrevole. I capitoli di Damian e Tessa si alternano senza difficoltà, creando una buona introspezione dei personaggi e rendendo di fatto il lettore un loro confidente. Non ci sono particolari sbavature e ha dimostrato una certa sicurezza nel gestire i plot twist e il ritmo della narrazione. Assistiamo alla storia come comparse di uno spettacolo affascinante e già scritto. 

Damian e Tessa sono due atleti, hanno in comune una forte inclinazione all'impegno, alla costanza, alla fatica, ma i loro caratteri non potrebbero essere più diversi. 

Damian è un ragazzo gentile, profondamente buono, legato alla propria famiglia. Tessa è un animale ferito, la vita l'ha presa a sberle così tante volte che preferisce nascondersi, essere invisibile, piuttosto che lasciarsi andare. Dal primo sguardo i loro occhi si riconoscono e si costruisce un sentimento puro, fatto di passione per lo sport ma anche per il corpo e l'anima dell'altro. Mostrano insieme il loro io più vero, spingendosi fuori dalla propria zona di comfort. Tessa acquisisce coraggio, determinazione, forza. Damian sviluppa una resistenza ai pensieri intrusivi altrui.

É a mani basse il mio preferito tra i suoi romanzi. 

Tuttavia penso che Diletta sia arrivata al punto di svolta, era un bozzolo, ma ora è venuto il momento di volare. 

Il suo romanzo è buono, ma con la sua originalità, l'ambientazione che ha creato, i personaggi secondari che ha creato, poteva fare di più. Ci sono alcuni snodi narrativi che sono frettolosi o lasciati senza risposta e se non sapessi che è uno standalone, avrei potuto pensare che fosse voluto per preparare altri romanzi del circo Morel. 

Quando ho terminato il romanzo, la sensazione che mi ha accompagnato è stata quella di incompletezza. Questo romanzo ha potenzialità inespresse, che non sono venute del tutto fuori, soprattutto con riferimento alla linearità narrativa. Sono veramente onorata di aver letto Brace sulla pelle, è stata una esperienza breve ma intensa. 

Credo che Diletta sia pronta a brillare, deve solo mettere una volta i pattini e lasciarsi trasportare. 

Verdetto: Stuzzicante!


Ringrazio Maria Diletta per la fiducia dimostratami negli anni, leggete Brace sulla pelle. 

Con amore, 

Cris

giovedì 30 gennaio 2025

Recensione: 'Mile High - Sfiorando il cielo' di Liz Tomforde

Buongiorno lettori, grazie alla Always publishing arriva in Italia una nuova serie sport romance. Mile High - sfiorando il cielo apre la serie di Liz Tomforde avendo per protagonisti un giocatore di hockey e un'assistente di volo. 


Stevie non è mai stata la prima scelta di nessuno. Zanders non è mai stato amato senza condizioni. Un incontro ad alta quota, un'attrazione travolgente.

Stevie giunge a Chicago con un nuovo lavoro che l'aspetta: sarà l'assistente di volo nelle trasferte della squadra di hockey della città. C'è una sola regola, non fraternizzare con i giocatori. Per Stevie non sarà affatto un problema seguirla, considerato come la sua relazione passata con un giocatore di basket abbia minato la sua autostima tanto da indurla a promettersi di non uscire mai più con un atleta.

Peccato che, già durante il primo volo, la sua attenzione venga calamitata dal bad boy della squadra.

Fisico imponente, tatuaggi sexy e una propensione per le risse in campo, Evan Zanders ha l'atteggiamento strafottente di chi sa di essere venerato a ogni passo. Poco importa che il suo personaggio sia solo una maschera costruita per affascinare tifosi e giornalisti, ormai la fama di Zee è nota per tutta Chicago.

A Stevie basterà un breve scambio di battute durante il primo volo per mettere le cose in chiaro con lui e fargli abbassare la cresta.

Zanders però non riesce a restare indifferente davanti all'assistente di volo tutta curve che non ha timore di rispondergli a tono. Ora le lunghe trasferte in aereo assumono tutto un altro sapore, quello della conquista. Stevie potrà anche aver giurato di dire addio agli atleti, ma Zanders è il difensore più tosto della lega ed è abituato a lottare per prendersi ciò che vuole.

Sullo sfondo della Città del Vento, più Stevie e Zanders si conoscono e più si rendono conto di essere simili: se Stevie vuole solo essere la prima scelta di qualcuno, Zee desidera con tutte le sue forze essere amato sinceramente.

È l'inizio di un amore travolgente che dovrà affrontare insicurezze personali, aspettative di tifosi e giornalisti, e che dovrà combattere per continuare a volare ad alta quota.

Il primo incontro tra Stevie e Zanders non mi aveva entusiasmato, ho pensato di trovarmi di fronte all'ennesimo libro in cui lui per puro piacere di conquista si invaghisce dell'unica donna che gli si nega. 

Non potevo sbagliarmi di più. É chiaro che il romanzo parte da questa premessa, ma si sviluppa attorno a tematiche importanti come la salute mentale, l'accettazione di sé e i legami familiari. 

I protagonisti non sono macchiette, ma personaggi ben caratterizzati con un certo background e che insieme si migliorano, si comprendono, crescono in maniera naturale. É forse questo l'aspetto che ho preferito di più: Stevie e Zanders sanno di verità, di realtà. 

Stevie è cresciuta in una famiglia unita, ma sottoposta alle costanti critiche più o meno feroci di sua madre che non ha mai apprezzato il suo corpo formoso, la sua poca attitudine all'apparenza e le sue scelte professionali. Stevie è una ragazza di sostanza, lavora come assistente di volo per poter avere abbastanza tempo da dedicare al canile dove fa volontariato e la sua passione sono gli abiti di seconda mano e i piccoli pelosetti di cui ama prendersi cura. É una ragazza che soffre tanto il giudizio degli altri, ma soprattutto quello di se stessa. Non ama il suo corpo, è in costante lotta con la taglia fluttuante e i rotolini di troppo e ad aumentare le insicurezze ha contribuito il suo primo amore, un compagno di squadra di suo fratello gemello che per tre anni l'ha presa in giro trattandola come un ripiego, una seconda scelta, una di cui dimenticarsi con facilità. 

Zanders si presenta come il tipico ragazzaccio che tutte le donne desiderano. Con una reputazione imbarazzante e un atteggiamento da duro in campo, è convinto che recitare un ruolo sia l'unico modo per continuare a ricevere l'amore dei fan. Abbandonato all'età di sedici anni da suo madre, si è progressivamente allontanato anche da suo padre, costruendo attraverso la terapia un veicolo di amore per se stesso con cui sopportare l'assenza dei genitori. Il suo migliore amico, nonché capitano, Maddison è la sua vera famiglia ed è l'unico a sapere che dietro l'omone sexy e dissoluto si cela invece un ragazzo premuroso, dolce, generoso e bisognoso d'amore. Amare se stessi è necessario per stare bene, ma anche avere un'alleata, un'amica, un'amante. Evan fa fatica a fidarsi, a mostrarsi eppure Stevie riesce a scalfire la sua corazza con la sua semplicità disarmante, la sua gentilezza e intraprendenza. 

Il modo in cui si conoscono, si aprono e si innamorano è estremamente dolce, naturale. Qualche passeggiata, tanti discorsi e una buona dose di attrazione fisica. Quello di cui avevano entrambi bisogno è che qualcuno li scegliesse tra tutti. Stevie aveva bisogno di qualcuno che le ricordasse quanto fosse speciale nella sua unicità, le desse la spinta per rafforzare il proprio carattere e prendere distanza dai rapporti tossici. Evan aveva bisogno di qualcuno che gli dimostrasse di esserci, di volerlo oltre il nome, oltre i soldi, oltre la fama. Aveva bisogno di qualcuno che amasse il suo io intero, ma anche quello spezzato, quello forgiato dal dolore, dalla rabbia e dal rancore. 

Il libro è molto bello, sono contenta che individui un tipo di sport romance che non si limita ad essere una storia d'amore, ma che colga l'occasione per sensibilizzare, per rendere visibili problemi comuni a volte sottovalutati. 

A voler essere del tutto sinceri non l'ho trovato perfetto. Il problema principale è che è molto lungo e in alcune parti molto prolisso, sono più di 500 pagine. Credo che l'editor avrebbe potuto e dovuto tagliare qualcosa, soprattutto perché ho avuto la sensazione che fosse troppo caricato sulla parte 'drammatica'. Questo aspetto è più evidente nella prima parte del romanzo. Tuttavia, dopo le prime 250 pagine, entrata nel vivo della storia e avendo empatizzato con i personaggi, il tutto appare molto più gestibile. 

Menzione d'onore per i personaggi secondari: Maddison e la sua famiglia sono dei supporter fantastici, ho percepito il profondo affetto nei confronti di Evan e mi è arrivato il loro amore come famiglia. E poi un libro in cui sono presenti bambini e cani è un libro in cui per me l'autrice ha già vinto. 

           Verdetto: Dipendente


Ringrazio la casa editrice Always Publishing per la copia digitale del romanzo. Fatemi sapere se la recensione vi è piaciuta e se leggerete il romanzo. 
Bacini, Cris






lunedì 6 gennaio 2025

TBR GENNAIO 2024 - CHI BEN COMINCIA!

Chi ben comincia, è a metà dell'opera! Uno dei miei detti preferiti.

In un mondo che va velocissimo, i blog sono acqua passata, dimenticati nell'etere di una vita vissuta di corsa. Chi ha tempo di riflettere? Di prendersi del tempo per parlare di libri?

La verità è che non lo so e dopo tanti anni in questo mondo virtuale non mi interessa.

Chronicles of a bookaholic è sempre stato e continuerà ad essere il mio luogo preferito per parlare di libri, magari non sarà il posto più alla moda e non mi limiterò a commentare le ultime uscite ma sarò autentica e non definita da criteri esterni. 

Non sarò definita dai libri che leggo, non sarò definita dal tempo che impiego, non sarò definita dalle mode e dai trend. Sarò sempre io, Cris e sarò felice e a mio agio perchè parlerò di ciò che amo. 

L'anno scorso è stato un anno di profonda crisi sotto ogni punto di vista e nemmeno la mia passione per i libri ne è uscita esente. Ho dovuto fare i conti con il tempo, con i dettagli di una nuova vita che mal si conciliava con la vecchia e con la mancanza di tempo e a volte anche di voglia. 

Non ho terminato la sfida Goodreads, ma mi sono destreggiata tra romance e fantasy e tra vecchie e nuove uscite. Sono contenta di aver recuperato qualche vecchio romanzo che avevo in libreria a prendere polvere e ho sviluppato la solita ossessione verso qualche romano a cui ho dato 5 stelle. 

Ho scaricato di recente una nuova applicazione che mi consente di tenere traccia dei miei libri fisici e la catalogazione è davvero lunga. Diciamo che al momento ne ho registrati circa 300 e un centinaio sono di libri non letti. Sono un'accumulatrice seriale, lo so, ma non me ne pento. Sono felice di potermi svegliare e scegliere ogni giorno qualcosa di nuovo da leggere. 

Ad ogni modo e tornando al tema del post, non ho scelto propriamente dei titoli da leggere a Gennaio. Mi sto facendo guidare più che altro dall'istinto. Vorrei cercare di continuare ad alternare nuovo e vecchio e di spaziare con i generi. Quindi più che una TBR, questo sarà un mix di libri che potrei o vorrei leggere prossimamente. 

VIA ALLE DANZE!


Ho iniziato l'anno con uno dei regali ricevuti a Natale, Miss Bee e il cadavere in biblioteca. 
Nonostante oggettivamente non sia un capolavoro, soprattutto a causa dello stile, il romanzo è piacevole e ha una buona protagonista. Motivo per cui mi piacerebbe leggere anche il secondo volume in uscita a fine gennaio, Miss Bee e il principe d'inverno. 


Penso di essere una delle pochissime che ha realmente apprezzato Anatomy. Hazel è un'ottima protagonista e una vera pioniera nel suo campo. Ama la medicina ed è determinata a fare qualsiasi cosa per diventare un chirurgo. Il finale mi aveva fatto disperare e sicuramente è venuto il momento di concludere la dilogia e scoprire cosa ne sarà di lei ( e di Jack). 


Altro libro ricevuto in regalo, stavolta al compleanno, è il secondo della serie di Lyssa Kay Adams, Undercover Bromance. 
La storia di questi ragazzoni ricchi, belli e famosi che leggono romance per imparare a comportarsi con le proprie compagne è una delle cose più dolci e allo stesso tempo originali degli ultimi tempi. Non vedo l'ora di scoprire cosa l'autrice riserverà al dolcissimo Braden Mack. 

Ho inserito in questa lista due novità, un romance e un fantasy storico. Quindi forse potrei buttarmi su un giallo e in vantaggio potrebbe esserci Five survive o Il ritorno di Rachel Price di Holly Jackson. 


Presupponendo che già così si tratti di una TBR ambiziosa, sono davvero curiosa di capire dove mi porterà la testa. A me in fondo piace cambiare. 
A fine gennaio scopriremo quanto di ciò che ho scritto si sarà avverato. 

Voi con quale libro avete iniziato l'anno? Fatemelo sapere nei commenti oppure scrivetemi su IG. La mai pagina è sempre aperta per parlare di belle (e brutte) letture. 

Baci, Cris