venerdì 15 gennaio 2021

Recensione: "La regina del nulla" di Holly Black


Buongiorno lettori, buon fine settimana! Il 12 gennaio è uscito in tutte le librerie 'La regina del nulla', volume conclusivo della serie di Holly Black. Dopo lo scioccante cliffhanger de Il Re Malvagio, in molti attendevano questo capitolo per sapere cosa sarebbe accaduto a Jude e Cardan. Parliamone insieme!


Il potere è più facile conquistarlo che mantenerlo: un’amara lezione che Jude ha dovuto imparare sulla propria pelle dopo aver accettato di liberare dal suo controllo Cardan, il re malvagio, in cambio di un potere sconfinato.

Ora la ragazza, Regina degli Elfi esiliata e mortale, ancora sconvolta dal tradimento di Cardan, attende solo il momento in cui potrà riprendersi ciò che lui le ha sottratto.

L’occasione propizia si presenta grazie a Taryn, la sua gemella, la cui vita mortale è in pericolo. Per salvarla Jude sarà infatti costretta a fare ritorno alla corte del re e a fare i conti con i sentimenti che prova per lui.

Ma nulla è come lo ha lasciato. Una guerra feroce è in arrivo e Jude finisce per esserne coinvolta. Quando poi un maleficio potente e fino a quel momento silente si diffonde, generando il panico ovunque, sarà costretta a scegliere tra la sua ambizione e la sua umanità.

Nonostante io non legga molto in inglese vista la mia pigrizia, quando Jude, alla fine del secondo libro viene esiliata sulla Terra dal suo re e marito Cardan, ho sfidato i miei limiti leggendo Queen of nothing tanto ero sconvolta e bisognosa di sapere.
E' stata la migliore scelta possibile: l' ho divorato in due giorni, non riuscivo a staccarmi.
Quando l'ho riletto in italiano, le sensazioni sono state le stesse. 
Anche se questo finale ha diviso i lettori e in molti ne hanno parlato male, credo che faccia bene il suo, cioè concludere una storia che è sempre stata leggera e poco approfondita. 
Il vero tocco sono sempre stati i personaggi: Jude e Cardan sono antieroi, protagonisti difficili, crudeli, dal passato tormentato, brusco e sanguinoso. 
Jude ha visto i suoi genitori uccisi brutalmente quando era poco più che una bambina, si è vista crescere in un mondo ostile, disposto a vedere la sua condizione di mortale come debolezza e quindi a distruggerla ed è cresciuta con una corazza. 
Cardan è stato abbandonato, sbeffeggiato, allontanato, disprezzato ancora prima che fosse in grado di parlare. Privato di ogni forma d'amore sin dal suo primo vagito. 

Se i bambini del mondo magico non hanno bisogno di molto amore, i principi del mondo magico hanno bisogno di essere guidati. 

Secondo parte della critica, il suo personaggio è stato stravolto. Io credo invece che uno dei punti focali di questo finale sia proprio la consapevolezza della sua evoluzione. 
Cardan ha trovato degli amici veri, ha imparato a ridere, a combattere a scherzare, ad abbassare la guardia insieme a loro. 
Non voleva essere Re, ma una volta sul trono ha imparato come gestire il potere, come mescolare crudeltà e gentilezza in un mondo che gli ha dato solo violenza. 
Per il suo popolo è pronto a dare tutto, perché sia amato e temuto per i suoi meriti e non per sotterfugi o per una corona. 
E alla fine, Jude e Cardan, hanno imparato sopra ogni altra cosa ad amarsi.

Io amo te - mi dice. - Ho passato quasi tutta la vita a proteggere il mio cuore. E l'ho fatto così bene che mi sono comportato come se non ce l'avessi. Ancora adesso è scabro, consumato, mangiato dai vermi, però è tuo. 

Jude e Cardan arrivano alla conclusione che insieme sono più forti, che odiare l'amore per il solo fatto che ci fa sentire deboli è giusto, è umano e non c'è nulla di sbagliato in questo. 
Per tanto tempo si sono fatti la guerra, si sono fatti del male e alla fine in questo libro capiamo che accogliere i propri sentimenti è l'unico modo in cui fare la differenza. 

Come fanno quelli come noi a togliersi la corazza? Un pezzo alla volta.

Naturalmente lo spazio per i sentimenti è poco, c'è una guerra alle porte. 
Non mancheranno quindi momenti adrenalinici, ricchi di combattimenti e azione, nonché gli intrighi e gli accordi di corte 
Alla fine, tutti avranno esattamente il finale che meritano. 


Questo libro avrebbe potuto sicuramente essere scritto meglio: anche se lo stile è piacevole e scorrevole, è anche vero che il romanzo è davvero breve. 
Avrei preferito che l'autrice si prendesse qualche pagina in più per ampliare il raggio d'azione di alcuni colpi di scena e sicuramente avrei lasciato le ultime pagine a un contenuto bonus o a un epilogo alternativo. 
Le ultime battute sono molto dolci, a tratti divertenti, ma sono slegate dal corpo della storia, quindi forse meritavano un momento esclusivo. 
Ciononostante concludo la mia recensione affermando con assoluta certezza che al di là dei singoli difetti, questo finale è perfettamente coerente con lo scopo della storia: intrattenere e appassionare. 

Verdetto: Dipendente



Spero che la recensione vi sia piaciuta, se avete letto il libro o se al contrario vi ho incuriosito, non dimenticate di commentare qui sotto. 
Ringrazio Ervea per aver organizzato l'evento e la casa editrice per la copia cartacea, seguite anche le altre blogger per conoscere la loro opinione sul libro. 
Un abbraccio, 
Cris


 








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