lunedì 11 gennaio 2021

Recensione: 'La casa di sale e lacrime' di Erin A. Craig

Buongiorno lettori e buon lunedì! Finalmente tornano le recensioni, in particolare inauguro il 2021 con la mia opinione su un retelling che ho molto apprezzato durante le vacanze invernali. Sto parlando de La casa di sale e lacrime di Erin A. Craig. 



Annaleigh conduce una vita riservata e isolata a Highmoor nella casa di famiglia sulle coste rocciose di Salten, con le sorelle, il padre e una matrigna. Un tempo erano dodici, ma ora un inquietante silenzio rimbomba nelle grandi stanze, dopo che quattro vite sono state interrotte. Ogni morte è stata più tragica della precedente: un'epidemia, una caduta fatale, un annegamento, un tuffo insidioso... E nei villaggi circostanti corre voce che la famiglia sia stata maledetta. Ossessionata da una serie di visioni spettrali, Annaleigh è sempre più convinta che le morti non siano state solo un incidente. Tutte le notti fino al sorgere del sole le sue sorelle partecipano di nascosto a balli scintillanti, strette in eleganti abiti di seta e scarpine luccicanti, e Annaleigh non sa se cercare di fermarle o unirsi ai loro appuntamenti segreti per scoprire cosa sta succedendo. Perché con chi, o con cosa, stanno davvero ballando? Quando il coinvolgimento di Annaleigh con un misterioso ed enigmatico sconosciuto si intensifica, dandole nuovi elementi per scoprire la verità su ciò che sta distruggendo la sua famiglia, inizia una corsa contro il tempo per sciogliere l'oscuro enigma che coinvolge le sue sorelle, prima che venga rivendicata la prossima di loro. 

La casa di sale e lacrime è un retelling della fiaba delle Dodici principesse danzanti: lo dico subito e senza preamboli perchè chiunque legga la trama o si addentri in questa storia troverà indubbiamente delle similitudini sia con il racconto che con le sue trasposizioni sul piccolo schermo. Non per questo, il romanzo si dimostra banale e scontato, anzi, in realtà, saranno i tratti più luminosi di una storia che invece racconta di oscurità, pazzia, magia e morte. 

Annaleigh, una delle due sorelle maggiori, si trova a partecipare al funerale diEulalie, una delle sue sorelle, morta giovanissima, con il collo spezzato da una rovinosa caduta dalla scogliera di Highmoor. Eulalie non è la prima, Annaleigh ha dovuto affrontare già la morte di Octavia e Elizabeth. Sebbene tutti parlino di un disgraziato incidente, la nostra intrepida protagonista nutre dei dubbi e comincerà a cercare delle prove che conducano all'assassino delle giovani. 

L'indagine di Annaleigh si scontra però con delle strane visioni, vede le morte in giro per la casa, si sente spesso preda di una strana frenesia e di paura. 

Anche Verity, la minore delle dodici, disegna cose terrificanti che non ha mai visto prima e questo acuisce il sentore che ci sia qualcosa di strano a Highmoor. 

L'unico sprazzo di luce e normalità sembra provenire da una porta segrete che conduce in posti magici dove ballare fino a giornata inoltrata. Le scarpe si consumano di volta in volta e un padre, inizialmente generoso, diventa quasi un tiranno. E la morte non smette di esser ein agguato. 

La casa di sale e lacrime non è un libro banale perchè il mondo creato dall'autrice, sebbene sia sommariamente spiegato, suscita grande interesse: le isole di cui le giovani sono le principesse sono votate al dio del Mare per cui tornano a lui con il gorgoglio dell'acqua e del sale. Anche i mondi inesplorati fuori da Highmoor sono devoti a dei diversi, benevoli o terribili. Di questi altri dei, veniamo messi a conoscenza in modo poco dettagliato e questo forse è un punto a sfavore, ma a me non è pesato. 

La trama, d'altronde, punta a sbrogliare la matassa del mistero degli omicidi che durante la storia continueranno, alimentando i dubbi di Annaleigh. Concentrandoci su questo punto, devo dire che la trama è scorrevole e appassionante, a tratti inquietante. Lo stile di scrittura della Craig, sebbene si tratti del libro d'esordio, incalza e intriga il lettore che non riesce a staccarsi dalle pagine. 

Il finale è forse un po' affrettato, ma di impatto e sorprendente. Non mi aspettavo nulla di ciò che è accaduto e le ultime pagine mi hanno tirato fuori anche una lacrimuccia. La storia non ottiene punteggio pieno per queste mancanze e per un aspetto più che altro personale: odio gli insta - love. La storia d'amore che si intreccia al mistero, alla magia e alla morte non è ben calibrata né viene troppo approfondita, per cui l'aspetto romance non mi ha trasmesso nulla. 

Ho trovato più piacevole la protagonista, la sua crescita, il suo spirito d'altruismo e di sacrificio, nonché le sue sorelle, in particolare Verity, che il modo in cui lei e Cassius costruiscono una relazione.

Consiglio questo libro a persone che abbiano voglia di buttarsi in una fiaba oscura, che non temano l'inquietudine, la follia e il sangue. Consiglio questo retelling a chiunque voglia leggere un fantasy diverso, che unisca gli elementi di un'indagine con la famiglia e l'amore. 

Infine, consiglio questo libro agli appassionati perché senza ombra di dubbio, Annaleigh è una protagonista intrepida e coraggiosa, un'amante della vita e dei sogni. 

                                                        Verdetto: Dipendente!


Spero che la recensione vi sia piaciuta, se vi ho incuriosito o se avete letto il libro, non dimenticate di lasciare un commento!
Baci, 
Cris



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