Dopo aver versato fiumi di lacrime per Le pagine della nostra vita, ho provato a leggere un libo dell'autore ma non mi aveva rapito come avrei voluto, tuttavia sono una persona che concede spesso una seconda possibilità e in occasione della nuova uscita, mi sono buttata su La magia del ritorno, che mi ha allietato diverse ore.
Questo romanzo ha per protagonista un giovane veterano, Trevor, che a causa di un brutto incidente in Afghanistan ha perso un occhio, diverse dita della mano con cui svolgeva la sua professione di chirurgo e ha una cicatrice bianca che va dal mento alla tempia.
Superare il trauma, comprendere la propria disabilità, combattere i propri demoni ha significato cambiare la propria esistenza, trovare un nuovo lavoro, scegliere come affrontare la perdita positivamente.
Durante il suo recupero, la morte dell'adorato nonno Carl conduce Trevor a porsi delle domande: perchè non era a New Bern nella sua villa sul fiume, da cui non si era mai mosso prima?
E cosa gli avrà voluto confidare in modo sconclusionato in punto di morte?
Mentre si arrovella su questi interrogativi, appaiono due persone che cambieranno il corso della sua vita: la giovane Callie, misteriosa e scontrosa che conosceva suo nonno e gli voleva bene e la poliziotta Natalie, con cui sin da subito l'ex chirurgo prova ad entrare in confidenza.
La storia nelle prime cento pagine non manca di linearità ma rallenta il ritmo della lettura che invece nella seconda parte, specie per quello che riguarda la soluzione del mistero, incalza e appassiona.
Sparks ha una dote indubbia, riesce a raccontare e intrecciare le vite umane con solenne maestria, descrivendo con le parole strati di uomini e donne feriti, a cui il destino ha messo diversi ostacoli davanti.
Il mio problema con l'autore è che nonostante la sua scrittura sia fluida e la storia sia bella e d'effetto, io non riesco mai ad entrare in empatia con i protagonisti.
Trevor è sicuramente colui che è riuscito a colpirmi di più, se non altro per la sua capacità di reagire alla sofferenza e l'importanza di vivere a pieno la vita, senza temere di lasciare qualcosa a metà.
Natalie, nonostante il suo background difficile, non è riuscita a conquistare le mie simpatie e di conseguenza le scene in cui lei era presente, non mi hanno emozionato come speravo.
Callie mi ha incuriosito fin da subito, la sua volontà di rendersi invisibile, di nascondersi da mondo me l'ha resa più cara perchè fremevo dalla voglia di vincere i dubbi che mi attanagliavano e scoprire la verità.
Un incredibile pregio di quest romanzo è sicuramente la descrizione dei paesaggi: il fiume, il giro in barca, le passeggiate tra gli alberi sono aspetti a cui non resistere tanto nei romanzi quanto nella vita vera. L'autore mi ha consentito di viaggiare con la fantasia fino in North Carolina, rendendo questa storia decisamente piacevole.
Verdetto: Stuzzicante (3.5 stelline)
Ringrazio la Sperling per la copia cartacea e Sonia de Il salotto del gatto libraio per avermi inclusa in questo evento.
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Bacini, Cris
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