sabato 4 febbraio 2017

Recensione: Città delle Anime Perdute di Cassandra Clare

Buongiorno a tutti lettori, sono stranamente puntuale, vero? Stanotte ho terminato la lettura del quinto volume della saga di Cassandra Clare 'Città delle Anime perdute'e ho pensato bene di recensirlo subito prima che le impressioni a caldo sfumassero nello studio mattutino. 




Lilith, madre di tutti i demoni, è stata distrutta. Ma quando gli Shadowhunters arrivano a liberare Jace, che lei teneva prigioniero, trovano soltanto sangue e vetri fracassati. E non è scomparso solo il ragazzo che Clary ama, ma anche quello che odia, suo fratello Sebastian, il figlio di Valentine. Un figlio determinato a riuscire dove il padre ha fallito e pronto a tutto per annientare gli Shadowhunters. La potente magia del Conclave non riesce a localizzare né l'uno né l'altro, ma Jace non può stare lontano da Clary. Quando si ritrovano, però, Clary scopre che il ragazzo non è più la persona di cui si era innamorata: in punto di morte Lilith lo ha legato per sempre a Sebastian, rendendolo un fedele servitore del male. Purtroppo non è possibile uccidere uno senza distruggere anche l'altro. A chi spetterà il compito di preservare il futuro degli Shadowhunters, mentre Clary sprofonda in un'oscura furia che mira a scongiurare a ogni costo la morte di Jace? Amore. Peccato. Salvezza. Morte. Quale prezzo è troppo alto per l'amore? Di chi ci si può fidare, quando peccato e salvezza coincidono? Ma soprattutto: si possono reclamare le anime perdute?

Rispetto agli altri libri della serie, questo libro inizialmente mi contrariava parecchio, non perchè in esso mancasse la penna della Clare, sempre scorrevole e ricca di colpi di scena, quanto piuttosto perchè non riconoscevo le azioni dei personaggi che più avevo amato, Jace e Clary. 
Le mie uniche gioie erano l'amore sbocciato teneramente fra Isabelle e Simon e il ritrovato feeling tra Mara e Jordan. Anche Alec, insicuro di Magnus, mi dava sui nervi facendosi manipolare da Camille. 
Poi, ho letto le ultime duecento pagine e finalmente ho respirato e pensato: sono tornati!
Città degli Angeli Caduti era terminato con la distruzione di Lilith e l'asservimento di Jace a Sebastian poichè il marchio del Demone li aveva uniti in un vincolo indissolubile. Ferisci Jace, ferisci Sebastian, uccidi Jace, uccidi Sebastian.  In questo stretto vincolo, si posiziona Clary. Per circa due settimane dalla sparizione di Jace, lei Alec Isabelle Magnus e Simon si dedicano strenuamente alla ricerca del Cacciatore, senza però trovare tracce. Quando Jace si presenta a casa di Clary, le fa una proposta: andar via con lui e seguire Sebastian, di cui il ragazzo si fida come di un fratello. Nell'incontro, Jocelyn prova a uccidere il proprio figlio ma l'unico risultato che ottiene è che Luke viene ferito gravemente, quasi a morte. 
Clary e Jocelyn portano Luke alla stazione di polizia e si rifugiano da Magnus dove le due hanno una brutta lite. La ragazza ne approfitta per fuggire via attraverso un Portale e raggiungere casa sua, seguirà Jace e si metterà in contatto con Simon attraverso gli anelli delle fate. 

Ogni volta che guardava Jace, la gioia svaniva. Come poteva, allo stesso tempo, essere e non essere Jace? 

Da qui, la storia si divide: da una parte, Clary con Sebastian e Jace in giro per l'Europa cercando di scoprire ciò che hanno in mente e dall'altra, la cd. Squadra dei Buoni (Isabelle, Simon, Alec e Magnus) alla ricerca di un modo per riuscire a separare Jace da Sebastian e salvare il loro amico. Le due parti si rincontrano in una feroce battaglia in Irlanda. 
Ed è proprio a partire da qui o poco prima che io rivedo la Clary che ho sempre adorato, la Clary coraggiosa, la Clary buona, la Clary che ama e finalmente fa la cosa giusta. Jace non è lo stesso ragazzo che Clary ha conosciuto e anche le loro scene insieme non mi emozionavano come negli altri libri: ero consapevole che in realtà non era lui. In quei brevi attimi di lucidità, ecco che riemerge quella splendida persona che ho imparato ad amare e quel guerriero che mette la causa prima di se stesso. 
Sebastian mi ha sconvolto, è davvero uno dei cattivi meglio caratterizzati di cui io abbia mai letto: non solo vuole distruggere gli umani, i mondani, ma desidera, vuole la sua stessa sorella. Vuole che lei le appartenga
E' un libro incredibile e ci sono talmente tante porte lasciate aperte che solo l'ultimo libro può dare a ognuna di esse la giusta conclusione. 
Negli ultimi capitoli ho provato tantissime emozioni contrastanti e verso la fine mi sono anche commossa perchè l'amore, la bontà vincono sempre. 

-Mi hai baciata, voglio dire. 
Lui allungò una mano e le prese un ricciolo. - Non abbastanza- disse lasciando che la ciocca gli scivolasse fra le dita. - Se ti baciassi tutto il giorno, ogni giorno, per il resto della mia vita, non sarebbe ancora abbastanza.-

                                                         Verdetto Dipendente!



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