martedì 24 maggio 2022

Review Party: 'Sotto la porta dei sussurri' di T.J. Klune

Buongiorno lettori! Oggi esce in libreria una nuova piccola meraviglia di Klune, autore che è salito alla ribalta grazie a La casa sul mare celeste. 
In occasione della sua pubblicazione, vi parlerò del romanzo in anteprima, augurandomi che possa piacere anche a voi come è piaciuto a me.


Quando un mietitore va a prenderlo al suo stesso funerale, Wallace comincia a sospettare di essere morto. E quando Hugo, il proprietario di una singolare sala da tè, si offre di aiutarlo ad "attraversare", Wallace capisce che, sì, deve proprio essere morto. Ma Wallace non si rassegna ad abbandonare una vita che sente di avere a malapena attraversato ed è deciso a vivere fino in fondo anche un piccolo scampolo, anche una breve parentesi di esistenza che, se vissuta pienamente, può farsi intera.

Klune ha il talento di scrivere storie che trattano argomenti delicati senza risultare melenso e allo stesso tempo senza banalizzare ciò che vuole raccontare. 
Sotto la porta dei sussurri è un libro che parla della morte e del tempo. 
Sono argomenti difficili perché intimi, personali, intensi, dolorosi. 
Siamo esseri fragili, la nostra condizione è mutevole. Un giorno siamo qui e ci preoccupiamo di sciocche beghe quotidiane e il giorno dopo il nostro corpo ha ceduto e siamo ormai cenere che torna alla terra. 
E' un passaggio complicato da affrontare: i rimpianti ci inseguono, guardiamo indietro chiedendoci cosa avremmo potuto fare meglio, cosa avremmo potuto fare di più. 
Ma nulla conta se non andare avanti. 
E' questa la sorte che tocca al protagonista, Wallace, che come un moderno Scrooge, in questo romanzo inizia il suo personale percorso di redenzione. 
Leggendo le prime pagine, l'ho odiato, mi sono arrabbiata per la sua insensibilità e indifferenza. 
Poi, insieme, guardando attraverso i suoi occhi, l'ho visto trasformarsi: la rabbia, l'accettazione, la tristezza con cui vive la morte e il lutto diventano generosità, comprensione, altruismo. 
E' così che Wallace trova uno scopo e soprattutto, trova una famiglia.
Non importa chi ne fa parte o quale sangue scorra, sono i legami che la tengono in vita.
Apprezzo molto che Klune riesca a inserire l'amore come perno dell'esistenza perché può sembrare un discorso banale, ma i successi, il lavoro, il potere non sono nulla se non hai nessuno con cui dividerne il peso. 
Wallace arriva in una sala da thè sui generis 'Passaggio da Caronte tè e dolcetti', in cui il tempo si è fermato, in cui la gente riconquista il suo tempo per guardare chi ha di fronte e dimostrargli l'attenzione che merita. 
E' un posto per anime sole e mine vaganti e allo stesso tempo un ricovero chiassoso di gioia. 
Anche se Wallace è la voce che narra la storia, non è l'unico protagonista. 
C'è Hugo, il traghettatore delle anime, un uomo buono, comprensivo, altruista. Amato da tutti, è solo perché porta con sé il peso del mondo che lo appesantisce. 
C'è Nelson, nonno di Hugo, è un fantasma come Wallace, che ha deciso di restare sulla terra per aiutare suo nipote.
C'è Apollo, il loro cagnone fantasma che, come Nelson, non ha lasciato solo Hugo. 
E infine, Mei, il mietitore. Il suo compito è recuperare le anime e portarle alla sala da tè affinché possano trapassare. 
L'ensemble non potrebbe essere più diverso, ma funziona. Il lettore è legato ai personaggi, alla purezza e all'affetto che essi ispirano. E' un libro coccola, che riempie il cuore e allo stesso tempo fa riflettere sul valore che diamo alla nostra vita e alle priorità.

                                                         Verdetto: Dipendente!


Spero che il libro vi piaccia, se lo avete letto e siete curiosi di farlo, fatemelo sapere nei commenti! Intanto, date uno sguardo alle altre recensioni.
Baci, 
Cris




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