lunedì 9 maggio 2022

Recensione: 'Queste gioie violente' di Chloe Gong

Cari lettori, che emozione incredibile trovare dei libri nuovi che riescono a trascinarti in un mondo caotico, coinvolgente e nuovo! Finalmente posso parlarvi del romanzo di Chloe Gong, Queste gioie violente che ho divorato in un paio di giorni e che mi ha stregato il cuore.


Corre l’anno 1926 e a Shanghai, scintillante come non mai, si respira un’aria di dissolutezza. Una faida sanguinosa tra due gang nemiche tinge di rosso le strade, lasciando la città inerme nella morsa del caos. Al centro di tutto c’è la diciottenne Juliette Cai che, dopo un passato lontano dagli affari di famiglia, ha deciso ora di prenderne in mano le redini e assumere il ruolo che le spetta di diritto nella Gang Scarlatta, un’organizzazione di criminali completamente al di sopra della legge. Ma non sono gli unici a voler imporre il proprio controllo sulla città. A contendere il loro potere, infatti, ci sono i Fiori Bianchi, nemici da generazioni. E dietro ogni loro mossa, c’è il loro rampollo, Roma Montagov, il primo amore di Juliette… ma anche il primo ad averla tradita.

Quando gli affiliati di entrambe le gang iniziano a mostrare segni di instabilità, che culminano in suicidi cruenti, si diffondono strane voci. Si parla di contagio, di follia, di mostri nascosti nell’ombra. A mano a mano che le morti si accumulano, Juliette e Roma sono costretti a mettere da parte le armi – e il rancore che provano l’una per l’altro – e a iniziare a collaborare. Se non riusciranno a fermare il caos che sta sconvolgendo la loro gente e Shanghai, non resterà più nulla su cui esercitare il loro dominio.

In questa spettacolare e originalissima rivisitazione del classico di Shakespeare, Chloe Gong conduce i lettori in un viaggio avventuroso e commovente durante il quale violenza e passione si mescolano nei destini dei giovani protagonisti.

Queste gioie violente si ispira alla tragedia di William Shakespeare, Romeo e Giulietta. 
Ambientato a Shangai, il romanzo ci trasporta in una città che vive di contrasti.
Da un lato i cinesi, dall'altro i colonizzatori inglesi e francesi. 
Da una parte gli operai e il comunismo, dall'altra i nazionalisti e gli eserciti. 
Su un territorio gli Scarlatti, sull'altro i Fiori Bianchi. 
In questa vita di sangue e violenza, di odio e furore, si sviluppa la storia di Juliette e Roma.
 

Eredi della malavita, sono veloci, letali, terribili. 
Sono in lotta tra loro, eppure non riescono a cancellare il sentimento che è nato tra loro anni prima, quando erano poco più che ragazzi. 
Il libro è avvincente perchè si intrecciano tutti questi elementi a cui si aggiunge un mistero. 
Dalle acque del fiume che bagna Shangai si innalza un mostro che spinge gli uomini, le donne, i bambini a uccidersi con le proprie mani. 

E' una morte rapida e terribile e sta decimando soprattutto i membri delle due bande criminali rivali. 
E' per salvare la vita della loro gente che Juliette e Roma sono costretti a collaborare, a stare fianco a fianco e a rivivere le emozioni mai sopite tra loro. 
La domanda che dovranno porsi è se il loro amore possa essere tanto forte da sopravvivere ai tradimenti e agli inganni. 


''Astra inclinant'' sussurrava al vento, con tanta sincerità da spezzare il cuore perfino quando faceva citazioni in latino ''sed non obligant''

Oltre la trama, il libro è costruito in maniera superba. 
I personaggi, sia protagonisti che secondari, sono estremamente interessanti perchè l'autrice costruisce i capitoli lasciando loro la possibilità di esprimere la propria voce. 
Juliette sa essere algida e crudele, ma è allo stesso tempo generosa e intelligente, determinata e coraggiosa. Ha un cuore grande e rappresenta la stella del romanzo. 
Le sue scene sono travolgenti e stimolanti: è una leader affascinante grazie alla profondità di pensiero e la velocità con cui agisce davanti alle difficoltà.
Roma ispira lealtà, è sostanzialmente un buono piegato a una città di sangue. 
E' dolce, è romantico, è forte, non ha paura della morte. 

Kathleen, Alisa, Rosalind, Benedikt, Mars arricchiscono il romanzo con le loro vite, con i sentimenti, i dubbi, i pensieri che albergano nella loro mente. 
Sono un complemento utile per una storia che cala il lettore in una città decadente.
 

''La faida continua a prendere, a ferire e a uccidere, eppure io non sono riuscito a smettere di amarti neppure quando pensavo di odiarti.''

Shangai, infatti, è un'entità a se stante. 
Per certi versi, nei discorsi dei personaggi, è come se avesse una propria anima, come se fosse raffigurata come un uomo attraente ma corrotto dalle fondamenta, dilaniato dalla brutalità e dalla rabbia.

Raggiunto il climax della vicenda, la storia non rallenta. 
Ciò che sembra risolto non lo è, ciò che era stato esposto viene coperto da cumuli di bugie, l'amore diventa odio e la violenza si allarga come una macchia d'olio. 
Non c'è una fine reale, solo un altro pericolo da combattere. 
Entusiasta del romanzo, colpita dal finale, sono stata indicibilmente felice di poter leggere immediatamente il seguito. 
Vi consiglio, infatti, di comprarli insieme perchè una volta scoperti, Juliette e Cai, vi rimarranno dentro. 

Verdetto: (quasi) Assuefatto! (4.75)


Grazie alla casa editrice Mondadori per l'opportunità di leggere in anteprima questo romanzo e per la copia nonchè alle mie colleghe per aver organizzato l'evento e avermi incluso. 
Spero che leggerete questo romanzo perchè la Gong è davvero bravissima. 
Baci, 
Cris











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