martedì 25 gennaio 2022

Review Party: 'Un fato così ingiusto e solitario' di Brigid Kemmerer

Buongiorno lettori, finalmente in libreria esce un retelling de La bella e la bestia degno di questo nome e io non vedevo l'ora di parlarvene! Si tratta di Un fato così ingiusto e solitario di Brigid Kemmerer. 


Le cose sono sempre state facili per il Principe Rhen, erede al trono del regno di Emberfall. O almeno, lo sono state finché una potente incantatrice non ha lanciato una spietata maledizione su di lui. Ora Rhen è condannato a rivivere all’infinito l’autunno dei suoi diciott’anni e a trasformarsi in una creatura mostruosa portando dovunque morte e distruzione – e lo sarà finché una ragazza non si innamorerà di lui. Per la giovane Harper, invece, le cose non sono mai state facili. Il padre se ne è andato da tempo lasciandosi dietro una montagna di debiti, la madre è in fin di vita, e il fratello, che riesce a malapena a tenere unita la famiglia, l’ha sempre sottovalutata a causa della paralisi cerebrale che l’affligge: Harper ha dovuto imparare in fretta a fare affidamento solo su se stessa per sopravvivere. Ma un giorno, viene rapita e portata nel magico e terribile mondo di Emberfall perché Rhen possa conquistare il suo cuore e spezzare finalmente il maleficio. Un principe? Un mostro? Una maledizione? Harper è sconvolta e disorientata, ma anche determinata a fare di tutto pur di ritornare nel proprio mondo e dalla famiglia che ha bisogno di lei. Tuttavia col passare dei giorni, man mano che la diffidenza nei confronti di Rhen si trasforma in amicizia (e forse in qualcosa di più) la ragazza si rende conto che anche Emberfall ha bisogno di lei. Perché forze potenti e oscure minacciano il regno e la vita di tutti, e non basterà spezzare la maledizione per salvare Harper, Rhen e il futuro di entrambi dalla rovina totale.

Ho divorato questo libro in poco più di due giorni. Nonostante la mole, il romanzo conta infatti cinquecento pagine, il primo aspetto che ho notato è stato lo stile scorrevole, immediato, dinamico dell'autrice. 
I capitoli non sono mai troppo lunghi, prolissi o noiosi e il romanzo si iscrive nella categoria dei migliori young adult letti nell'ultimo periodo.

Prende le mosse dalla fiaba de La bella e la bestia di cui ricalca i ruoli principali: il principe maledetto, Rhen, distrutto dall'incantesimo ha ucciso la sua stessa famiglia e decimato il suo popolo. Ad aiutarlo nel difficile compito di far innamorare una fanciulla di lui c'è il Capitano della Guardia reale, Grey. 
Per un errore comprensibile, Grey rapisce Harper da Washington dove vive una vita miserabile e difficile e la conduce a Emberfall, il regno di Rhen. 

Harper e Rhen hanno rapporti difficili, contrastanti sin dal primo momento. 
Harper, pur avendo una paralisi celebrale che l'ha resa zoppa, è una ragazza volitiva, determinata, altruista, generosa e coraggiosa. Una perfetta eroina fantasy. 
Queste sue caratteristiche vengono messe in mostra durante tutto l'arco narrativo, lasciando che il lettore possa empatizzare con lei, imparare ad apprezzarla e a volerle bene. 
Rhen è un personaggio più complesso: è tormentato dai sensi di colpa, ma allo stesso tempo mantiene l'altezzosità e il contegno di un erede al trono.

Sebbene siano agli antipodi, la fierezza di Harper riesce a creare un profondo solco nel cuore del principe disposto a tutto pur di proteggerla. Davanti alla scelta più insidiosa, Rhen dimostra di aver capito cosa significa provare sentimenti veri, reali. 
Naturalmente l'autrice non ha riferimento all'amore e questo è un aspetto interessante: avrebbe potuto chiudere il tutto con un amore epico e invece da la possibilità ai ragazzi di conoscersi, di evolvere e poi eventualmente di dare un nome a ciò che sta sbocciando.

Grey, di cui a quanto pare tutti si sono innamorati tranne me, è un personaggio interessante, fedele e leale, ma a differenza di Rhen e Harper, non ha toccato le corde del mio cuore.
Il secondo libro, Un cuore così impavido e spezzato, sarà incentrato sul suo punto di vista quindi sono curiosa di leggerlo e capire se potrò ricredermi. 

Nonostante richiami molto della fiaba originale, l'autrice ha saputo rendere la storia interessante, ricca, ogni capitolo accade qualcosa di diverso, tracciando anche alcune storyline di personaggi secondari.
I capitoli raccontati con il doppio punto di vista sono la vera ricchezza della storia che consente di approfondire i protagonisti, le vicende e di immedesimarsi nel racconto.
 
Nonostante le premesse ottime e un finale prevedibile ma interessante, il libro non è esente da difetti: il world building manca di spessore, ci sono poche descrizioni e comprendiamo che si tratta di un posto medioevale solo per l'esistenza di un castello e per la descrizione dei rapporti con gli altri regni. 
L'antagonista è appena accennata, fa poche comparse ed è un peccato perché la sua condotta è crudele e selvaggia, proprio come la maledizione lanciata a Rhen. 

Ho letto molti retelling e non sempre si sono rivelati soddisfacenti. Quando si è a contatto con una fiaba che fa parte dell'immaginario comune e che è tanto amata come quella di Belle, riuscire a creare una storia piacevole senza che si cerchi il paragone è difficile e tendenzialmente non garantisce un risultato positivo. In questo caso, Un fato così ingiusto e solitario centra l'obiettivo: appassiona, emoziona, incanta. 
Promosso, a pieni voti!

                                                Verdetto: (Più che) Dipendente 

Ringrazio la Mondadori per la copia digitale e vi invito a leggere le recensioni ben curate delle mie partner in questo evento. Grazie a Clary per la grafica, sei stata la mai salvezza!
Fatemi sapere cosa ne pensate, se vi interessa leggerlo o se l'avete già letto. 
Vi aspetto nei commenti!
Baci, Cris






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