venerdì 30 ottobre 2020

Recensione: Ragazzi della tempesta di Elle Cosimano


Buongiorno lettori, come state? Per la Rizzoli è in uscita un nuovo fantasy YA di cui vi ho parlato ieri sul mio contatto instagram. Avete già fatto il quiz 'Che stagione sei?'. Io sono una ridente Primavera! Dopo aver giocato insieme, è venuto il momento di parlarvi della mia opinione sul libro. 

Scelta numero uno: vivere o morire. In una gelida notte d’inverno, Jack Sommers è chiamato a scegliere tra vivere per sempre, secondo le antiche leggi magiche di Gaia, o morire. Jack sceglie di vivere e in cambio da quel momento in poi sarà un Inverno. Come le altre Stagioni, ogni anno Jack deve dare la caccia e uccidere chi viene prima di lui. Le leggi di Gaia sono chiare: l’Inverno uccide l’Autunno, l’Autunno uccide l’Estate, l’Estate uccide la Primavera, la Primavera uccide l’Inverno. Questo significa che Jack uccide Amber. Amber uccide Julio. Julio uccide Fleur. E Fleur uccide Jack. Sono tutti addestrati a cacciare e uccidere, e tutti a turno muoiono. Ma quando Jack e Fleur – Inverno e Primavera – sono attratti l’uno dall’altra contro ogni buon senso e regola della natura, la legge spietata che governa le loro vite eterne a un tratto diventa qualcosa di personale e di doloroso. Fleur verrà bandita per sempre, se insieme non troveranno il modo per fermare il ciclo naturale delle cose. Quando le quattro Stagioni si coalizzano, mettendo a rischio la loro immortalità in cambio di amore e libero arbitrio, la loro fuga attraverso il Paese li condurrà in un luogo in cui saranno costretti a difendersi contro un creatore che vuole annientarli.


Quando ho letto la trama di questo romanzo, ho provato una fortissima curiosità: la storia mi appariva estremamente originale, non avevo mai letto nulla di simile. Tuttavia, come mi capita di fare ultimamente per non rimanere delusa, ho mantenuto le mie aspettative basse. 
Questo mi ha permesso di godere a pieno della lettura, nonostante come previsto, non sia esente da difetti. 
Jack e Fleur, i due protagonisti e narratori della storia, sono innamorati. La Cosimano ci trascina all'interno di un rapporto già esistente disseminando ben pochi frammenti che hanno condotto a questo sentimento proibito.
Segreto perchè Jack e Fleur non dovrebbero amarsi, sono due stagioni, l'inverno e la primavera e hanno il divieto assoluto di toccarsi. 
Insieme ad altri due ragazzi, Amber e Julio, relativamente l'estate e l'autunno, godono del privilegio dell'immortalità e dei poteri della loro stagione concessi benevolmente da Gaia, una sorta di figura eterea, una dea. 
L'alternarsi delle stagioni non è armoniosa ma una caccia all'ultimo sangue: l'inverno uccide l'autunno, l'autunno uccide l'estate, l'estate uccide la primavera e la primavera uccide l'inverno in un ciclo perpetuo e senza fine. 

L'amore tra Jack e Fleur è pericoloso per diversi motivi: li rende deboli e Fleur è ormai prossima alla Epurazione e schiavi delle decisioni di Cronos, il Tempo. 
La trinità mistica di questo romanzo (Cronos, il padre, Gaia, la figlia e Ananke, la madre scomparsa) è tratteggiata superficialmente, senza grandi approfondimenti se non attraverso alcuni messaggi enigmatici del professor Lyon.
Il tempo a disposizione della ragazza è minimo, così Jack, un guerriero e un ribelle, decide di provare il tutto per tutto, realizzando un piano per scappare. 
Chiamarla strategia è tuttavia un rischio azzardato, così durante la fuga siamo trascinati da un luogo all'altro. Il motivo di questa scelta è presto detto: i ragazzi vivono - ciascuno nella propria area - nel proprio distretto all'Osservatorio, sorvegliati non solo dalle telecamere ma anche dalle precedenti stagioni che, una volta resisi inutili allo scopo, diventano elementi della natura, spie al servizio di Gaia. 
La forza del piano è quindi l'improvvisazione e il desiderio di libertà, di vedere il mondo oltre quei tre mesi concessi ogni anno. 
L'aspetto che senza dubbio mi è piaciuto di più è il background che l'autrice ha instillato in ognuno dei quattro ragazzi e credo che unire ai PoV di Fleur e Jack, quelli di Amber e Julio, sarebbe stato estremamente interessante. 
Passando, infatti, strettamente alla caratterizzazione dei personaggi, devo dire che ho fortemente empatizzato con questi ultimi due, a discapito dei protagonisti. 
Amber è una stagione da oltre 50 anni ed è scomparsa che era solo una ragazzina scappata di casa. E' cresciuta, la salvezza arrivata da Gaia le ha impartito una grande lezione di vita e vorrebbe rivedere un'ultima volta la madre prima che muoia. 
Julio è innamorato di Amber ma non le ha mai svelato i suoi sentimenti, anzi li nasconde dietro un sorriso spavaldo e un atteggiamento aperto e cordiale. 
Fleur è generosa e gentile, determinata e fiduciosa ma avrei preferito che mostrasse più intraprendenza e forza. Doti che di certo non mancano a Jack, curioso, ribelle e con una certa propensione al trasgredire le regole. 
La prima parte del romanzo mi è piaciuta moltissimo: l'ho trovata dinamica e interessante seppur con alcuni buchi sulle origini. La seconda parte, quella della fuga vera e propria, non mi è dispiaciuta ma l'ho trovata di sicuro più carente. 
Ciononostante, questo libro è ricco di riferimenti letterari e seppur pensato per ragazzi, non è scritto con uno stile complesso, ma semplice e immediato, senza risultare banale. 

                                                        Verdetto: Dipendente


Ringrazio la Rizzoli per la copia cartacea e per la fiducia nell'organizzare l'evento ad esso dedicato. Spero di avervi incuriosito, un abbraccio
Cris





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