giovedì 1 ottobre 2020

Recensione: 'Alla ricerca del principe Dracula' di Kerri Maniscalco

 


Buongiorno lettori, con l'arrivo del mio mese preferito sono qui per parlarvi di un romanzo dalle tinte fosche, lugubri, adatto all'atmosfera autunnale. Si tratta del secondo romanzo della serie di Kerri Maniscalco, Alla ricerca del principe Dracula. 


Dopo aver scoperto con orrore la vera identità di Jack lo Squartatore, Audrey Rose Wadsworth lascia la sua casa nella Londra vittoriana per iscriversi – unica donna – alla più prestigiosa accademia di Medicina legale d’Europa. Ma è davvero impossibile trovare pace nell’oscuro, inquietante castello rumeno che ospita la scuola, un tempo dimora del malvagio Vlad l’Impalatore, altrimenti noto come Principe Dracula.

Strane morti si susseguono, tanto da far mormorare che il nobile assetato di sangue sia tornato dalla tomba. Così Audrey Rose e il suo arguto compagno, Thomas Cresswell, si trovano a dover decifrare gli enigmatici indizi che li porteranno all’oscuro assassino. Vivo o morto che sia.

Dopo aver scoperto la verità sugli omicidi di Jack Lo Squartatore, Audrey Rose subisce un vero e proprio tracollo emotivo: non riesce a stare accanto a un cadavere senza vedere ciò che è accaduto nel laboratorio, senza provare dolore ed è solo il profondo desiderio di realizzare se stessa negli studi di Medicina Legale che riesce a spingere la ragazza fuori dalla spirale di lutto che l'ha catturata. 
L'accademia in Romania che deve frequentare e ovviamente, il suo compagno di viaggio, l'affascinante Thomas Cresswell.
Peccato che anche in questo romanzo, la morte sembra seguire i due giovani protagonisti che si avventureranno nel villaggio di Brosov e nei meandri del castello per scoprire la verità.
Rispetto al primo romanzo, la storia subisce sicuramente un'evoluzione. 
Audrey Rose è la vera protagonista del romanzo e si lancia in avventure pericolose con forza di volontà e molta imprudenza a dimostrazione del fatto che il suo carattere irruento, la sua 'diversità' rispetto alle donne del suo tempo e sopra ogni cosa la sua intelligenza non sono semplici bandiere a cui lei si affida per affermare la propria libertà. 
Audrey Rose tiene davvero ai suoi studi, tanto da illuminarsi nel vedere tomi di scienze rilegati in pelle o studiare manuali di anatomia fino a tarda sera. 
Per lei, non è un gioco, è passione. 
Meno sicura è invece rispetto al suo compagno di viaggio, Thomas. 
In queste pagine, si dimostra davvero dolcissimo e profondamente innamorato e io non ho potuto fare a meno di apprezzarlo. Siamo stati abituati a vederlo freddo e calcolatore, a tenere le sue emozioni lontane, eppure quando c'è di mezzo una giovane donna dai capelli corvini e gli occhi verdi, anche il bel mascalzone tenebroso si scioglie. 
Ho trovato che il suo modo di dichiararsi a Audrey Rose sia stato davvero buffo in certe occasioni e dona una leggerezza a un'atmosfera altrimenti lugubre.
Tuttavia la ragazza è in dubbio, non sa se immaginare o meno un futuro insieme a lui e l'idea di sentirsi in gabbia, vincolata nei suoi movimenti e limitata nell'esprimere la sua opinione, osteggia spesso il reciproco affetto. Non ci sono dubbi, infatti, sul fatto che la protagonista sia innamorata. 
Questo aspetto , sebbene sia verosimile e importante ai fini della storia, non credo sia stato gestit al meglio. Audrey Rose finisce per sembrare volubile e uterina, per questo spesso ho faticato a sopportare i suoi continui tira e molla. 
La storia di Dracula, il temibile principe che succhiava i sangue dei suoi nemici, degli strigoi e della foresta incantata è descritta con dovizia di particolari e non vi nego che talvolta mi ha spiacevolmente impressionato. Com'è giusto che sia!
L'autrice non ha dimenticati lupi mannari e pipistrelli né altre leggende folkloristiche tipiche del

paese rumeno.
E' chiaro quindi che Kerri Maniscalco ha fatto tesoro delle critiche mosse al primo libro perché questo secondo volume è davvero convincente sotto ogni punto di vista: ambientazione, mistero, stile e personaggi secondari. 
Ebebne sì, in questo romanzo, facciamo la conoscenza di diversi personaggi secondari, in particolare di Daciana, la sorella di Thomas altrettanto affascinante e scanzonata e Ileana, una cameriera che diventerà una buona amica per Audrey Rose. 
Non posso dirvi di più senza in qualche modo svelare più del necessario, ma posso ritenere apprezzabile l'entrata in scena di elementi nuovi nella narrazione che consentono alla storia di non ruotare unicamente attorno ai dialoghi tra i due ragazzi, che avrebbero potuto stufare il lettore. 

Anastasia, poi, mi ha ricordato la cugina di miss Wadsworth, Liza, con un pizzico di senso dell'avventura in più. Aiuta che sia nipote del direttore dell'Accademia, Moldovenau, e che quindi abbia un accesso diretto a pettegolezzi e informazioni secondarie. 

Sono piuttosto soddisfatta di questa lettura perché ha rappresentato per me un'evoluzione sia dei personaggi che dell'impostazione 'mistery' della storia. Approvato

Verdetto: Dipendente (4.25)










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