giovedì 2 gennaio 2020

Recensione: 'Dark' di Victoria Scwhab

Buongiorno lettori, ci siamo! E' iniziato il nuovo anno, augurandovi che sia ricco di letture interessanti e pieno di avventure!
A inaugurare il mio 2020 libroso ci pensa 'Dark' di Victoria Schwab che conclude la serie A dark shade of magic, la trilogia che ha per protagonista Kell e la magia Antari. 


Come si uccide un dio? Questa è la domanda che tormenta Lila e Kell mentre l’oscurità minaccia la loro casa. Londra Bianca, Londra Rossa, Londra Grigia e Londra Nera sono realtà alternative che rispondono a leggi magiche diverse. Solo gli Antari, esseri umani dotati di poteri particolari, possono viaggiare tra questi universi paralleli. I quattro regni sono vissuti in pace per anni, grazie alla magia che ha sigillato le forze del male impedendo loro di riversarsi sui regni. Almeno fino a ora. Osaron, la più oscura entità di Londra Nera, si è impossessato di Londra Rossa. E desidera essere venerato. Neppure i maghi più forti dell’impero possono competere con lui, così Kell e Lila si lanciano in un’impresa  disperata. Insieme al pirata Alucard Emery e al redento Antari Holland intraprendono la ricerca di un artefatto magico in grado di sconfiggere Osaron definitivamente e impedire l’avanzata delle ombre in tutto l’impero.

Il libro riprende le fila dal momento in cui ci ha lasciato il volume precedente, il quale pubblicato a quasi due anni di distanza, rende difficile entrare subito in medias res nella storia. 
Avrei preferito fare una rilettura prima di leggere questo romanzo e lo consiglio a quanti di voi non ricordano bene ciò che è successo. 
Kell ha seguito il messaggero di Holland ed è finito a Londra Bianca ma invece che trovarsi di fronte un regno perduto, grigio, morto, scopre che Holland, che tutti credevano morto, è sopravvissuto ed è posseduto da un'entità di  magia oscura, Oseron. 
Privato della sua magia e legato a doppio filo a Rhy, morente nel suo letto, è il provvidenziale aiuto, ancora spregiudicato e folle, di Lila Bard a salvare il nostro giovane eroe. 
Tornare a casa porta rimpianti e nuove consapevolezza: grazie al corpo di Holland, questa magia crudele può spostarsi tra i mondi e può distruggere ogni cosa o appropriarsi di ciò che desidera: il potere, un nuovo regno. 
Kello, Lila, Alucard dovranno imboccare un nuovo sentiero affinché la minaccia di Oseron venga estirpata.
Questa ricerca cambia gli equilibri dei rapporti, permette una certa maturazione dei personaggi pur restando fedeli a se stessi. 
Ognuno dei personaggi della Scwhab nasce con diverse sfaccettature e durante ciascun libro abbiamo potuto conoscere e toccare con mano punti di forza e debolezze di ciascuno. 
Kell è fragile, Lila è impavida, Rhy è coraggioso. Persino Holland non rappresenta un unicum: la sua vita, che conosciamo meglio grazie a dei flashback, è stata intensa, difficile e amara. Il suo desiderio di fare del bene, di essere importante per la sua gente, il suo popolo, la promessa che un dio potesse aiutarlo in questo sogno è, nonostante tutto, comprensibile, giustificabile. 
Il ritmo della narrazione è serrato nonostante la lunga mole del libro e posso dire con certezza che, dopo le remore che avevo dimostrato sulla scrittura in Magic, Legend e Dark rappresentano una passeggiata. Scorrevole ma non scontato, affascinante ma non frivolo, lo stile della Schwab alterna momenti di azione e adrenalina a più teneri gesti di amore profondo. 
Di questa serie, che ho amato profondamente, terrò nel cuore tutto: l'ambientazione, le ship, l'affetto fraterno ed invincibile tra Rhy e Kell e soprattutto la descrizione della magia, viva forte e indipendente che rende la storia davvero originale e interessante. 
Nonostante non vi sia un vero e proprio lieto fine, merito di un'autrice che ha fatto sua la scelta di uno stile narrativa particolare e oscuro, il libro ha un bella conclusione, con diversi picchi emotivi. 
Assolutamente consigliato!

                                                       Verdetto: Assuefatto! 

Vi ho convinti? Con quale libro avete iniziato l'anno? 
Un bacio, Cris




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