sabato 12 luglio 2014

Recensione: Jane Austen Book Club di Karen Joy Fowler

Ragazzi miei, questi giorni sono stati incasinatissimi, ho avuto qualche problemino e il blog ne ha risentito! Chiedo scusa u.u Oggi vi parlerò di un libro che mi ha deluso parecchio, cioè Jane Austen Book Club di Karen Joy Fowler.
Come sapete bene, sono una Janeite doc e ho letto molti sequel, prequel e spin off con protagonista sia zia Jane che i suoi meravigliosi personaggi.




 Jocelyn ha passato i cinquanta, ma non smette di partorire un'idea bizzarra dietro l'altra. Sylvia, la sua migliore amica – si conoscono da quando avevano entrambe undici anni – le ha appena confessato che, dopo trendadue anni di matrimonio, suo marito le ha chiesto il divorzio. Trentadue anni di gioie e soddisfazioni svaniti improvvisamente nel nulla, ha detto singhizzando. E Jocelyn che cosa ha fatto? Ha avuto la stramba idea di fondare un club del libro, il Jane Austen Book Club, poiché, ha detto citando Kipling, «non c'è niente di meglio di Jane quando sei nei pasticci».
Che a Jocelyn sia venuta in mente la Austen e nessun altro scrittore o scrittrice è naturale. Jane Austen ha scritto meravigliosi romanzi sull'amore e, esattamente come Jocelyn che si prende cura solo dell'amore e delle passioni altrui, non si è mai sposata. Che Sylvia poi abbia accettato è anche questo naturale. Jane Austen è sempre stata per lei una figlia, una sorella, una zia, la scrittrice che scriveva i suoi libri in un salottino affollato e li leggeva ad alta voce ai parenti per rincuorarli.
Sorprendente però l'entusiasmo manifestato all'idea da parte di Bernadette, Allegra, Prudie e Grigg, un bel quarantenne scapolo con i capelli scuri.
Bernadette, sessantasette anni, una donna che se ne frega ormai di tutto e di tutti, una che è stata vista al supermercato in ciabatte e con i capelli sparati sulla fronte come se non si fosse nemmeno pettinata, ha subito detto che lei ama immensamente la Austen di Orgoglio e pregiudizio , la scrittrice che è un grande genio della comicità, capace di scrivere pagine irresistibili, sferzanti e ironiche. Ha proposto perciò di inaugurare il club con la lettura di questo romanzo, ma Jocelyn ha scartato subito l'idea. Come si fa a propinare un tipo così sexy come Darcy, il protagonista maschile di Orgoglio e pregiudizio, a una che è nelle condizioni di Sylvia?
Allegra, la figlia di Sylvia, una ragazza che si fa tagliare i capelli corti da parrucchieri costosi e porta scarpe economiche e sexy, e non si lascia sfuggire un'occasione per dichiararsi lesbica, ha confessato che lei adora la Austen, una scrittrice che non manca di mostrare quali terribili conseguenze possano avere le necessità finanziarie sulle vite private delle donne! Prudie, che si è sposata da poco, e ha solo ventotto anni, la pelle bianchissima e le guance scavate, ha sussurrato che la sua Austen preferita è la scrittrice cupa di Persuasione, l'autrice morta a soli quarantuno anni!Grigg, infine, il bel quarantenne scapolo con le ciglia troppo lunghe e fitte per un uomo, si è addirittura presentato alla prima riunione con l'opera completa della Austen sotto al braccio…


  Non mi è piaciuto. E mi dispiace dirlo perché il titolo e la storia sembrano veramente promettenti. Il problema fondamentale è che di Jane Austen se ne parla veramente poco. Tutto si concentra sulle storie dei singoli personaggi e i commenti ai romanzi della scrittrice sono insulsi o completamente fuori luogo. Jocelyn è una maniaca dell'ordine, con un carattere scorbutico e affezionata unicamente ai suoi cani e alla sua migliore amica Sylvia. Prudie è una giovane e bella donna, insegnante di francese anche se in Francia non c'è mai stata. Bernadette è una sessantenne che vive alla giornata, con un abbigliamento da hippie e una vita piena di segreti. Sylvia è una donna speciale, una mamma e una moglie innamorata e felice. Questo almeno prima che il marito Daniel con cui sta dai tempi del liceo la lasciasse per una donna più giovane e indipendente, frantumandola in mille pezzi. Allegra è la figlia di Sylvia e Daniel, lesbica dichiarata e amante dell'estremo, sempre alla ricerca dell'adrenalina e della scarica elettrica. Grigg è un ragazzo bello e simpatico,  cresciuto in una famiglia di sole donne sotto l'ala protettrice delle sorelle maggiori Bianca, Cat e Amelia, ed è un lettore amante della fantascienza. Sei persone. Sei vite incasinate. Sei romanzi. Sei incontri. Sei vite risolte grazie alla penna di un'autrice ottocentesca. 



"Che cosa vi ha indotto a dire che avreste preferito scrivere "Orgoglio e pregiudizio" o "Tom Jones" più di uno qualsiasi dei romanzi di Waverley?
Non conoscevo "Orgoglio e pregiudizio" prima di aver letto quella vostra frase, e allora mi sono procurata il libro e l'ho studiato. E che cosa ci ho trovato? Un accurato e minuzioso ritratto di un volto ordinario; un giardino ben recintato e accuratamente coltivato, con confini ben delimitati e fiori delicati - ma nessun accenno a una fisionomia brillante, vivida - niente spazi sconfinati - niente aria aperta - nessuna collina azzurra - nessun torrente impetuoso. Non mi piacerebbe certo vivere con le sue dame e gentiluomini nelle loro case eleganti ma limitate. Queste osservazioni probabilmente vi irriteranno, ma correrò il rischio."
                                                         Charlotte Bronte su Jane Austen

A ben vedere si tratta di questo. Una serie di racconti messi insieme da un filo conduttore buttato un po' lì a caso. La narrazione si fa veloce solo a partire dall'ultimo capitolo e forse la parte veramente interessante è l'epilogo dove tutti trovano il proprio posto. E' tutto già sentito, il marito che si rende conto dell'errore e torna pentito, la scorbutica che trova l'amore e dove meno se lo aspetta. Non è davvero brutto da leggere se non fosse che il risultato promesso non ha niente a che fare con la sinossi nè tantomeno con zia Jane. Scusate ma  tutto questo è un insulto alle Janeites e sì, una delle ragioni dei miei fangirlamenti è un tipo in calzamaglia (Colin Firth e Mathhew Mcfayden, per citarne qualcuno!)  con una villa favolosa! Ci sono state veramente poche cose che mi sono piaciute di questo libro: una di queste è la Guida per la lettura: comincia male con i riassunti dei romanzi di Jane (volevo morire su Persuasione e Orgoglio e Pregiudizio :'(  ) ma poi si riprende introducendo le REAZIONI di autori, autrici, giornalisti e nobili alle pubblicazioni dei sei romanzi dal 1800 al 2003. Ci sono frasi ciniche, divertenti e altre romantiche e interessanti.

Ecco una donna, agli inizi dell’Ottocento, che scriveva senza odio, senza amarezza, senza paura, senza protestare, senza far prediche. La stessa condizione nella quale scriveva Shakespeare, pensavo, guardando il testo di Antonio e Cleopatra. E quando alcuni paragonano Shakespeare a Jane Austen, forse intendono dire che ambedue erano riusciti a dissolvere nella mente ogni ostacolo; ed è per questa ragione che non conosciamo Jane Austen e non conosciamo Shakespeare, ed è per questa ragione che Jane Austen pervade di sé ogni parola che ha scritto, proprio come fa Shakespeare. Se qualcosa faceva soffrire Jane Austen, questa era la ristrettezza della vita che le veniva imposta. Era impossibile per una donna andarsene in giro da sola. Lei non viaggiò mai. Non attraversò mai Londra su un omnibus, né mai fece colazione da sola in un locale pubblico. Ma forse era nella natura stessa di Jane Austen non desiderare ciò che non aveva. Il suo genio e le condizioni della sua vita si accordavano completamente.
Virginia Woolf su Jane Austen



Verdetto: Mi aspettavo di più...??




Piccola curiosità: Di questo libro hanno fatto anche il film, e sebbene le recensioni siano molto positive, scelgo di non rischiare! Il sottotitolo riassume benissimo le vicissitudini che ho provato leggendo il libro:" Non serve aver letto i suoi romanzi per entrare nel club". Perché il nome di Jane Austen viene messo senza capo nè coda in ogni libro? Evidentemente solo per fini commerciali. Voi avete visto il film o avete letto il libro? Cosa ne pensate?



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