Buongiorno lettori e buona festa dell'amore! Come potevo festeggiare se non raccontandovi di un libro rosso passione come Brace sulla pelle di Maria Diletta Veluti? State pronti perché state per conoscere Damian e Tessa.
1966.Il circo Morel segue il richiamo del vento. Nessuno saprebbe dire in anticipo dove andrà, se mai lo vedrà. È un incanto sfuggevole che, una volta lontano, fa quasi credere agli spettatori di non averlo mai scorto.
Ed è proprio il vento ad aver guidato Tessa al di sotto dell’ombra del tendone cremisi. Tessa, la pattinatrice a rotelle, scappata dal fuoco, che tutt’ora la insegue.
Dopo un incendio che ha trasformato il circo in cenere, il direttore Nobile Morel ingaggia i fratelli del Trio delle Meraviglie Rubio, noti come i migliori trapezisti al Mondo, come supporto. Tra di essi, Damian Rubio rimarrà incantato da Tessa e dai misteri che la stessa cela sotto la mezza maschera di ceramica che porta fissa in volto.
Ma Damian scoprirà presto che avvicinarsi troppo al fuoco, o alla brace che ne rimane, può essere pericoloso.
Maria Diletta è l'emblema della perseveranza. La conosco da tantissimi anni, da quando parlava di libri e se c'è una cosa che ho imparato su di lei in questi anni è che nulla può fermarla. Era ed è rimasta una cantastorie dall'animo romantico e misterioso e mette tanto di se stessa e della propria esperienza personale nei suoi romanzi. Quando ho letto La sirena di Bellaere, era ancora un bozzolo di creatività e impegno che attendeva solo di fare il suo ingresso sul mondo. Oggi con Brace sulla pelle, l'autrice compie un passo in più verso una strada che può solo condurla ancora più lontano.
A livello di stile, infatti, Brace sulla pelle è un libro curato, preciso, pulito e scritto in maniera disinvolta e scorrevole. I capitoli di Damian e Tessa si alternano senza difficoltà, creando una buona introspezione dei personaggi e rendendo di fatto il lettore un loro confidente. Non ci sono particolari sbavature e ha dimostrato una certa sicurezza nel gestire i plot twist e il ritmo della narrazione. Assistiamo alla storia come comparse di uno spettacolo affascinante e già scritto.
Damian e Tessa sono due atleti, hanno in comune una forte inclinazione all'impegno, alla costanza, alla fatica, ma i loro caratteri non potrebbero essere più diversi.
Damian è un ragazzo gentile, profondamente buono, legato alla propria famiglia. Tessa è un animale ferito, la vita l'ha presa a sberle così tante volte che preferisce nascondersi, essere invisibile, piuttosto che lasciarsi andare. Dal primo sguardo i loro occhi si riconoscono e si costruisce un sentimento puro, fatto di passione per lo sport ma anche per il corpo e l'anima dell'altro. Mostrano insieme il loro io più vero, spingendosi fuori dalla propria zona di comfort. Tessa acquisisce coraggio, determinazione, forza. Damian sviluppa una resistenza ai pensieri intrusivi altrui.
É a mani basse il mio preferito tra i suoi romanzi.
Tuttavia penso che Diletta sia arrivata al punto di svolta, era un bozzolo, ma ora è venuto il momento di volare.
Il suo romanzo è buono, ma con la sua originalità, l'ambientazione che ha creato, i personaggi secondari che ha creato, poteva fare di più. Ci sono alcuni snodi narrativi che sono frettolosi o lasciati senza risposta e se non sapessi che è uno standalone, avrei potuto pensare che fosse voluto per preparare altri romanzi del circo Morel.
Quando ho terminato il romanzo, la sensazione che mi ha accompagnato è stata quella di incompletezza. Questo romanzo ha potenzialità inespresse, che non sono venute del tutto fuori, soprattutto con riferimento alla linearità narrativa. Sono veramente onorata di aver letto Brace sulla pelle, è stata una esperienza breve ma intensa.
Credo che Diletta sia pronta a brillare, deve solo mettere una volta i pattini e lasciarsi trasportare.
Verdetto: Stuzzicante!
Ringrazio Maria Diletta per la fiducia dimostratami negli anni, leggete Brace sulla pelle.
Con amore,
Cris