venerdì 21 luglio 2023

Recensione: 'Scholomance. La cerchia d'oro' di Naomi Novik

Buon pomeriggio lettori, oggi si torna per l'ultima volta nel mondo della Scholomance, da un'idea folle di Naomi Novik.

Fuggire dalla Scholomance sembrava un sogno impossibile, invece, in qualche modo, si è avverato per El e i suoi compagni di classe, anche se alla ragazza è costato molto caro. Oltretutto il mondo non è affatto diventato un posto sicuro per tutti i maghi, anzi. La pace e l’armonia sono ancora un traguardo lontano per le cerchie di ogni Paese. Perché qualcuno ha raccolto il progetto di distruggerle una volta per tutte e lo sta portando avanti con fermezza. A questo punto, dopo tanta fatica fatta per uscirne, l’unica soluzione per El sembra proprio tornare indietro, trovare un modo cioè per rientrarci, alla Scholomance.

Scholomance è una serie a cui ci affeziona con il tempo. Se avessi dovuto decidere di continuare dopo il primo libro, probabilmente la prima impressione mi avrebbe fermato e sarebbe stato un peccato perché dopo aver concluso la trilogia, posso dire con certezza che è una delle serie fantasy dark academia più valide in circolazione. 

Una delle cose con cui si deve venire a patti è il cinismo, il sarcasmo e il flusso di coscienza che ci inonda sin dalle prime pagine. Galadriel, El, è unica. Ha un buon cuore, ma è introversa e diffidente. Se nel primo volume essere nella sua mente ci pare disorientante e spesso frustrante e nel secondo volume comprendiamo meglio il suo carattere e il suo modo di relazionarsi, nel terzo volume siamo finalmente a nostro agio. 

El, dopo aver perso Orion, lasciato indietro a combattere contro Pazienza, è triste e apatica perchè proprio nel momento in cui ha cominciato a fare progetti per il futuro con il suo stupido eroe, vede la realtà disfatta davanti ai suoi occhi. 

Ma il tempo per meditare e rannicchiarsi nel torpore è poco. Uno stregone è deciso a distruggere tutte le cerchie ed El sembra l'unica abbastanza potente da provare a fermarlo. Questo libro, a differenza dei precedenti, non si svolge nella Scholomance, ma in giro per il mondo, consentendo una maggiore comprensione sia del funzionamento dei circoli sia del mondo magico in cui El è calata. 

Presa dalla lotta, El non potrà dimenticare che sul suo capo pende una pericolosa profezia mentre dentro di lei si mantiene viva la speranza che Orion sia vivo. Proprio quest'ultimo godrà di una certa rilevanza in questo volume, così come le amicizie e le alleanze che El ha instaurato nell'anno precedente. El non è più sola contro il mondo e coloro che ama sono pronti a ricordarglielo.

Scholomance non è un fantasy ordinario, ma offre un'esperienza singolare senza sforzi, senza fronzoli, senza uno stile troppo arzigogolato. E' onesto, diretto, sui generis. La forza della trilogia è la sua protagonista, El, ma non basta. E' la sua crescita, la sua evoluzione, la vita e le scelte che intraprende che arricchiscono il lettore e rendono questo finale adatto alla serie. 

Verdetto: (Più che) Dipendente


Grazie alla casa editrice per la copia del romanzo in anteprima e a Silvia per aver organizzato l'evento. Passate anche dalle mie amiche per leggere la loro opinione, baci
Cris



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