Buongiorno lettori, come state? E' arrivata anche da voi questa fresca aria autunnale? Allora è il momento giusto per leggere un buon giallo con una tazza di thè caldo tra le mani. Grazie alla Giunti ho potuto infatti leggere Annabella Abbondante. L'essenziale è invisibile agli occhi, secondo libro della serie dedicata alla giudice sorrentina.
Non potevo dire di no a questo romanzo perché da aspirante magistrato, la figura di Annabella mi incuriosiva ed affascinava. Parto subito col dire che non conoscevo la protagonista né il primo racconto a lei dedicato e credo sia fondamentale seguire l'ordine per poter affrontare la lettura con un maggior trasporto verso la protagonista.
Difatti, nonostante Annabella possieda innumerevoli qualità, gran parte delle indagini e del 'giallo' si intrecciano con la sua vita personale e lavorativa. Normalmente non mi sarebbe dispiaciuto se non fosse che il libro è inopportunamente lungo, a causa di scene piuttosto ripetitive o di intermezzi eccessivamente caricati al fine di far ridere chi legge.
Il giallo vero e proprio parte oltre le cento pagine e su un libro di circa trecento, a mio avviso è una mancanza perché si va avanti per inerzia cercando di capire cosa succederà. Tuttavia, una volta introdotto, le indagini e le supposizioni si fanno appassionanti e il libro scorre molto più velocemente.
Devo ammettere che mi aspettavo un maggior coinvolgimento di Annabella, soprattutto perché è una donna intelligente, di buon cuore e perspicace, ma spesso le sue ipotesi erano convalidate dal lavoro di altri, come dei suoi amici poliziotti o del suo cancelliere Dolly.
Ciononostante devo dire che Annabella è stata veramente una bella protagonista: irriverente, autoironica, buffa, a tratti goffa, divertente e leale. E' il punto di forza del romanzo e anche il centro focale, diviso tra carriera e vita sentimentale.
Ho apprezzato molto come è stato mostrata la vita del magistrato. Spesso le persone pensano erroneamente che chi fa un lavoro come quello di Annabella, lo faccia in barba alle persone. Invece è il contrario. Tutto ciò che è il processo riguarda la vita delle persone, indifferentemente se si tratti di vittime o carnefici.
E' stata un'avventura lunga, a volte tediosa, altre invece ironica e divertente, ma se volete provare un giallo made in Italy, potrebbe fare al caso vostro.
Verdetto: Stuzzicante
Vi invito a fare un salto alle recensione delle mie colleghe blogger, sono sicura che sapranno convincervi a leggere questo romanzo.
Baci,
Cris
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