Sono qui per fare le presentazioni e per informarvi che ci sarà un bellissimo Giveaway!
Uno tra di voi che commenterà il mio o gli altri post del blogtour in questi giorni, potrà vincere una copia cartacea del romanzo!
Prezzo: € 2,99 edizione digitale € 11,99 edizione cartacea
Link preorder: http://bit.ly/lamorenuocegravementeallasalute
Pagine: 152
Editore: More Stories
Disponibile dal 28/02 solo su Amazon e gratis per Kindle Unlimited
Gaia, ventisei anni, un monolocale sottosopra, il sorriso contagioso e la risposta sempre pronta.
È convinta che la sfortuna sia una questione di punti di vista, poco importa che il suo fidanzato storico l’abbia lasciata o che i colloqui di lavoro siano sempre un buco nell’acqua.
Tra un corso di aggiornamento e l’altro, passa i suoi fine settimana facendo la barista in un pub nel cuore di Firenze e per arrotondare si dedica alla più insolita delle attività: il riordino degli spazi altrui.
Nonostante la sua vita non stia andando proprio come aveva progettato, Gaia è convinta di potercela fare e piangersi addosso è la cosa che le piace meno al mondo, ma quando i suoi vecchi compagni di liceo la invitano a cena per una rimpatriata, sente il bisogno di correre ai ripari.
Per una sera soltanto reciterà la parte della Dottoressa Gaia Borlotti, laureata con lode e assistente personale del dirigente di un’azienda fiorentina di spicco.
Jacopo Casadei, il ragazzo bello e impossibile che un tempo era il più ambito della classe e dell’intera scuola, invece, non ha nessun bisogno di fingere.
Grazie alla prestigiosa laurea ottenuta alla Bocconi, ricopre una posizione davvero invidiabile, abita in centro e guida un’auto sportiva.
Dopo un incontro molto ravvicinato quasi finito in tragedia, sarà proprio Jacopo che Gaia si troverà di fronte, pronto a esaminarla nel giorno del colloquio più importante della sua vita.
Biografia autrice: Denise Aronica, classe 1991, coltiva la passione per i libri fin da bambina. Cresciuta tra fiabe, mondi magici e Piccoli brividi, a un certo punto ha sentito l’esigenza di creare delle storie tutte sue. Scrivere è il suo modo di evadere e sfogarsi, di esprimere quello che ha dentro. Quando è lontana dai libri, nutre la sua natura nerd e si diverte a guardare più serie TV di quante non riesca a seguirne.
Pagina facebook: https://www.facebook.com/denisearonicaautrice/
Profilo Instagram: @denise_aronica
E ora, per incuriosirvi, vi lascio l'incipit del romanzo:
"Vorrei, ma non posso. Mi piacerebbe, ma non ne ho l’opportunità. Sarebbe un sogno, ma non me lo posso
permettere. Eccola qua: la storia della mia vita. Verrebbe da pensare che sia una tristezza, ma in realtà non
è così. Tra la miriade di cose che vorrei e non posso avere, e le opportunità agognate e sempre negate ci sono
anche altre cose. Cose buone e cose belle, di quelle che ti riempiono il cuore e che non si comprano.
Ventisei anni, un diploma in ragioneria, un ammasso di ricci poco collaborativi sulla testa, un lavoro come
barista nel fine settimana in un vecchio pub, la passione per il riordino e l’organizzazione del disordine altrui,
e un monolocale. Cassetti, armadi – e qualsiasi altro buco libero sia possibile scovare nei miseri trentadue
metri quadrati in cui abito – troppo stracolmi di roba, senza spazio per i sogni. A quelli ho rinunciato tempo
fa, semplicemente non c’era posto e alla fine, senza che nemmeno me ne accorgessi, li ho lasciati andare.
Lo so, piangersi addosso è di cattivo gusto, ci sono persone che stanno peggio di me eccetera, eccetera,
eccetera. Ma come insegna quel detto che ho rinvenuto in un biscotto della fortuna trovato sul fondo di un
vecchio mobile quando ho risistemato, tutti hanno il diritto di lamentarsi.
Insomma, essere infelici è lecito, ma io non sono triste per la mia infelicità. La maggior parte delle persone
infelici finisce nel tunnel senza fine della depressione. Al pub passano persone con le storie più disparate.
Buona parte di loro si lascia scoraggiare da cose così insignificanti che, se non fosse che ho un bisogno
disperato di lavorare, prenderei tutti a schiaffi fino a farli rinsavire.
Mi piace pensare di essere una persona matura, una dura che affronta le avversità della vita a testa alta, ma
in realtà ho solo avuto fortuna alla lotteria genetica, o astrale, a seconda dei punti di vista. Quantomeno non
sono una che passa troppo tempo a crogiolarcisi, nella sua banale insoddisfazione. Anche se la mia vita non
è come la vorrei non ne faccio una questione di Stato, ma mi capita spesso che certi pensieri scomodi saltino
fuori nei momenti meno opportuni, proprio quelli in cui sono più vulnerabile. Come quando rientro dal
Chelsea alle quattro del mattino ogni domenica, stanca da morire, con i piedi doloranti e gli occhi che si
chiudono da soli. Mi lavo i denti, mi lascio cadere sul letto senza nemmeno togliermi i vestiti, troppo esausta
per mettermi il pigiama, e proprio allora, quando non c’è più nulla che mi impedisca di crollare e sprofondare
nel leggendario sonno lungo e profondo, una sorta di lampadina che emette un’accecante luce rossa a
intermittenza, accompagnata da una sirena stridula e assordante, prende vita e per il mio cervello è guerra.
Non riuscirei a ottenere lo stesso effetto nemmeno con la droga. Credo.
La verità è che raccontare i miei problemi agli altri non mi piace, così finisco sempre col tenermi tutto dentro
per poi sbottare con niente alla prima occasione, quando sono satura. Il che avviene circa ogni tre mesi.
Mamma lo ha ribattezzato il giorno blu. Perlopiù però sono una persona a modo, una ragazza come tante. In
fondo, diciamocelo, il concetto di sfortuna è del tutto relativo."
Allora, cosa ve ne pare? Gaia ha saputo accendere la vostra curiosità? Volete sapere quante ne combinerà?
Seguite il blogtour e provate a vincere una copia del romanzo!
Ringrazio l'autrice e la casa editrice per la loro disponibilità e questa meravigliosa grafica.
Un abbraccio,
Cris