giovedì 11 settembre 2014

Recensione: "Mi sono scordata di fidanzarmi con te" di Laura Tait e Jimmy Rice

Salve a tutti, quanto in fretta si avvicina il weekend, vero? In questo periodo le letture sono un po' rallentate, soprattutto per la necessità di riprendere i ritmi al ritorno dall'estate. Non avere altro pensiero che leggere era molto più divertente! Partecipando a un concorso sulla De Agostini, ho avuto la possibilità di vincere una copia di "Mi sono scordata di fidanzarmi con te", gentilmente offerta dalla casa editrice, che ringrazio calorosamente per la gentilezza in cambio d una recensione onesta.



Lui: bello, serio, preciso, ordinato e affascinante quanto basta. Lei: tutta curve e battute sferzanti, con spruzzata di lentiggini. Vivono in una piccola città della campagna inglese, si conoscono da sempre, sono amici del cuore e sono fatti l'uno per l'altra, ma non lo sanno, o meglio, non hanno mai avuto il coraggio di confessarselo. Tra varie occasioni mancate, gli anni passano, Holly e Alex prendono strade diverse, ma la vita ha in serbo una sorpresa. Undici anni dopo, sulla soglia dei trent'anni, si rincontrano a Londra. Ed è l'appuntamento con il destino. Una commedia romantica per tutte le sognatrici che non hanno mai smesso di credere al cuore.


La mia recensione:
Holly e Alex vivono a Mothston, un piccolo paesino di provincia e si conoscono da quando sono piccoli, aiutandosi l'un l'altra nel momento del bisogno. La verità è che i sentimenti sono sempre dietro l'angolo e che fra loro nasce l'amore. Il problema quando hai un migliore amico/a per cui provi dei sentimenti  la paura di esprimerli e ciò porta i nostri amici a separarsi dopo il liceo per ben undici anni. Quando si rincontrano, Holly e Alex sono cambiati o almeno è quel che credono. Holly ha una relazione con il suo capo, tenuta rigorosamente segreta, non ha più viaggiato in giro per il mondo come aveva sempre desiderato e fra i tanti sogni di adolescente, è finita a fare l'assistente personale o meglio la segretaria. Alex è rimasto a Mothston, ma complice la necessità del padre di cambiare vita, si decide a trasferirsi a Londra ed è lì che ritrova la passione per l'insegnamento della letteratura e anche la sua migliore amica. Il rapporto fra Holly e Alex è molto particolare, si dicono tutto e non hanno paura del giudizio reciproco. Quando Melissa, collega di lavoro di Holly, si invaghisce di Alex e cominciano a frequentarsi, la protagonista si rende finalmente conto dei suoi sentimenti. Dopo undici anni, riusciranno finalmente a trovare le parole che li uniscano per sempre?


"Non dice nulla.Sostiene ancora il mio sguardo, con il bicchiere poggiato contro il mento, ma non capisco cosa pensi. Poi la facciata va in mille pezzi.Una lacrima le spunta dall'angolo di un occhio e inizia la sua solenne discesa lungo la guancia. Mi avvicino per abbracciarla, per confortarla e chiederle cosa c'e che non va, ma all'ultimo istante lei gira la testa. Il bicchiere di vino, ancora contro il suo mento, è l'unica cosa che divide le nostre labbra. E poi sta succedendo. Tengo il suo viso tra le mani, come se fosse la cosa più preziosa al mondo. Stringe ancora il bicchiere e cerca di posarlo sul tavolino senza staccare le labbra dalle mie."



Il libro è scritto a quattro mani, la trama non è delle più originali ma i due autori sono riusciti a rendere piacevoli un paio di ore di lettura. Holly e Alex sono due personaggi estremamente diversi fra loro, ben caratterizzati e soprattutto davvero molto teneri. La loro storia d'amore è così romantica: insomma, amarsi ancora dopo una vita passata insieme è sempre una sfida! Dal punto di vista stilistico, tutto accade fin troppo lentamente e forse è un libro da cui complessivamente ci aspetta molto di più. Oltre ai protagonisti, nel romanzo compaiono numerosi personaggi: Kev, migliore amico d'infanzia di Alex e unico a conoscenza dei sentimenti di Holly, Melissa, Richard, Danny e Jemma, colleghi di lavoro e ancora Kenny e Gareth, alunni problematici della scuola di Alex. Insomma, un libro condito da situazioni divertenti e tragicomiche, che finisce in un dolce lieto fine pur tuttavia mancando di qualcosa di fondamentale.


Verdetto: Non male!


   

Nessun commento:

Posta un commento